Gennaio 2009
Osservo l’immagine davanti a me e vedo la donna che sono anche se in alcuni tratti noto la bambina che c’è in me. Perché per quanto il tempo avanzi e pensiamo che diventiamo grandi, adulti, dentro di noi rimarrà sempre una piccola, o grande, parte infantile.
Vestita così elegante era da troppo tempo che non mi vedevo.
Devo accompagnare Daniel al matrimonio di sua cugina, che per giunta ho aiutato ad organizzare. Dal nulla mi sono riscoperta wedding planner.
È stato molto divertente!«sei un incanto» annuncia alle mie spalle Daniel.
Mi volto a osservarlo ed è raggiante. Il ragazzo perfetto che casualmente è diventato il mio migliore amico. L’inizio di questa nuova vita la devo solo ed esclusivamente a lui. Chissà cosa avrei fatto se non ci fossimo incontrati su quel treno, chissà dove sarei finita e cosa ne avrei fatto della mia esistenza. Non so se sarei riuscita ad arrivare a tanto, lui ha fatto tantissimo per me sia a livello economico ma anche morale e, soprattutto, psicologico.
Tante volte sono caduta e lui era pronto a rialzarmi.
Mi avvicino a sistemarli il nodo della cravatta e annuncio: «anche tu non sei affatto male.»In cambio ricevo uno dei suoi splendidi sorrisi.
«prima di andare ho due notizie da darti una buona e una cattiva, quale vuoi sapere per prima?» domanda preoccupato.
Senza esitare annuncio: «la buona, grazie»
«io e Lara ci siamo riappacificati e siamo ufficialmente tornati insieme»
Avvolgo le mie braccia al suo collo e lo stringo forte per la gioia. Mentre lui cercava di tirare su il mio morale il suo era a terra. Si era lasciato poco prima di conoscerci con la ragazza che amava da dieci lunghi anni. Lei era andata a Pisa per proseguire gli studi e non reggeva la distanza così aveva deciso di troncare il loro rapporto con un messaggio e nulla di più. Lui dopo aver sofferto in silenzio non si è dato per vinto, ha fatto di tutto per riaverla.
Ha lottato per il suo amore.
Ha lottato e ha vinto.
Sapevo che sarebbe arrivato al suo traguardo perché lui era troppo deciso a riprenderla e poi sono fatti l’uno per l’altra.
Bisogna lottare in questa vita, nulla è ovvio o scontato.
I traguardi si raggiungono solo così, lottando e la regola principale è “non arrendersi mai”.
Perché ci saranno tanti, troppi ostacoli a intralciare il tuo cammino ma bisogna sempre cercare la forza dentro di noi. È li che si nasconde la spinta più grande è dentro di noi. Pensiamo che non c’è la facciamo a superare un esame o uscire dalla fine di un amore, ma poi ci riusciamo perché siamo forti.
Nell’attimo in cui incrociamo la difficoltà prevale la paura, ma poi serve un respiro, due, tre.. e quanti vogliamo e la forza risale per combattere le paure, le insicurezze emerse dentro di noi. Nulla è impossibile, tutto è possibile.«non vuoi sapere la brutta notizia?» chiede Daniel riportandomi alla realtà.
«visto che è brutta preferirei di no, ma se proprio devi dirmela ti ascolto.»
«ecco dovrai andare in macchina con mio cugino Andrea in quanto io vado con Lara»
Lo osservo in attesa che prosegua il discorso.
«quindi? Non dici niente?» domanda.
«ehm Dani questa sarebbe la brutta notizia? » domando sorpresa in quanto non riesco a capire.
«eh sì, ti avevo promesso che ti accompagnavo e ora mi tocca scaricarti a mio cugino che è un montato rompiscatole»
Accenno un sorriso prima di rispondere: «tranquillo Dani, farò questo sacrificio l’importante che tu sei felice.»
«sei fantastica Julia!» afferma lasciando la stanza.
«tu di più.. » grido per farmi sentire.
«io di più cosa?» domanda affacciandosi alla porta un volto famigliare.
Quegli occhi neri come la pece, capelli castani scuri, il corpo statuario, sono tutte caratteristiche indimenticabili.«piacere Andrea» aggiunge avvicinandosi e porgendomi la mano che osservo per qualche attimo.
«Julia» dico stringendo la sua mano. Una scia di brividi pervade la mia schiena.
Il suo sguardo penetrante è quasi imbarazzante.«quindi io di più cosa?» chiede in cerca del mio sguardo che ho spostato a causa del suo effetto su di me.
«niente, stavo parlando con Daniel» rispondo frettolosamente mentre recupero la pochette e mi avvio all’uscita.
Esco dalla struttura e recupero l’aria che sentivo mancarmi. Ha un effetto strano, assurdo su di me. Forse il timore di Daniel non era insensato, d’altronde lo conosce meglio di me.«stai bene?» chiede avvolgendomi un braccio intorno alla vita.
Faccio un salto di paura e mi distacco immediatamente dalla sua presa.
«non toccarmi mai più» dico a denti stretti e rabbiosa.«miss acidità ti ho solo fatto una domanda, andiamo va» si allontana da me per raggiungere l’auto mentre io ripenso alla mia reazione.
Forse è stata troppo esagerata.
Non mi riconosco più.
Non sono una persona acida.«hai intenzione di andare al matrimonio o no?» domanda avvicinandosi con l’auto.
Senza rispondergli salgo sul mezzo, metto la cintura di sicurezza e volto lo sguardo dal lato opposto al suo. Mi dispiace sia cominciata così la nostra conoscenza, non so nemmeno perché ho reagito in questo modo, non riesco a spiegarmi il mio comportamento.
Dopo circa un quarto d’ora di viaggio, appena fermati ad un semaforo Andrea accende l’autoradio e le note del brano di Max Pezzali “Eccoti” si diffondono intorno a noi.
Canticchio sotto voce il testo che conosco a memoria e realizzo che anche Andrea sta facendo altrettanto.
Ci guardiamo occhi negli occhi ed esplodiamo in una risata fragorosa.«allora non sei acida come vuoi far sembrare» dice.
«nemmeno tu sembri il tipo che ascolta Max Pezzali» dico e la sua risata aumenta.
Finito il pezzo realizziamo di essere arrivati a destinazione.
Parcheggiata l’auto ci avviamo in cerca di Daniel che noto subito abbracciato a Lara.«finalmente si sono riappacificati» annuncia Andrea.
“sono felice per loro” pronunciamo all’unisono.«ehi ce l’avete fatta» esclama euforico Daniel venendoci incontro.
“si ce l’abbiamo fatta” annunciamo di nuovo contemporaneamente.
«e vi siete anche sincronizzati nelle risposte, mi fa piacere» dice felice.
«sei molto simpatico Dani, vado a prendere qualcosa da bere a dopo ragazzi» raggiungo l’angolo bar e ordino un analcolico.
Mentre attendo la mia ordinazione osservo le persone intorno a me e lo sguardo si sofferma sullo sposo, è bella l’adrenalina che emana prima di pronunciare quelle due lettere che gli cambieranno la vita per sempre.
Una consonante e una vocale, S e I, unite da oggi faranno di lui e lei un nuovo inizio, un viaggio insieme fatto di gioia e dolore, alti e bassi, cadute e salite, perché l’amore è questo, il matrimonio rappresenta questo.«avrei voluto vivere un momento del genere con te anche io» esclama venendomi incontro Luca.
«tu che diavolo ci fai qui?» domando sbalordita.
«ho accompagnato Anna, ma non è come pensi siamo solo amici»
«quindi tu accarezzi e baci le tue amiche in quel modo?» chiede Andrea avvicinandosi a noi.
«tu chi sei? E che ne sai di me?»
«non importa chi sono io e di te non voglio sapere nulla. Tu invece devi sapere una cosa, da ora in poi dovrai stare distante da lei, intesi?»
Mi avvolge tra le braccia e mi accompagna lontano dal luogo della cerimonia.
Mi ritrovo in uno stato di confusione totale.
Non riesco a proferire parola e nemmeno a rifiutare il suo contatto. Raggiunta la spiaggia che dista pochissimo dal luogo della cerimonia ci accomodiamo sulla sabbia mentre Andrea mi stringe al suo petto e rimaniamo in silenzio ad osservare il mare.Spazio autrice:
Eccoci con un nuovo aggiornamento.
Cosa ne pensate?Al prossimo capitolo.
❤
STAI LEGGENDO
© L'amore è
RomanceINIZIO PUBBLICAZIONE 10/03/2021. L'AMORE È nasce da piccoli attimi di felicità che unendoli creano la gioia immensa di amare ed essere amati. Perché dalle piccole cose si raggiungono i grandi traguardi. L'AMORE È non vuole insegnare cos'è l'amore...