Dopo una settimana di giri per location, finalmente la principessa ha deciso dove vuole sposarsi.
È esattamente dove avrei voluto anche io!
Oggi arriva il suo fidanzato e domani andremo a mostrare anche a lui il luogo che gli cambierà la sua esistenza per sempre. Io dovrò accompagnarli in quanto lì porteranno anche gli abiti da far provare a Silvia e vuole un parere femminile.
Sto per lasciare il parcheggio dopo una giornata estenuante di lavoro quando mi appare davanti Silvia molto agitata.
«tutto bene?» domando affacciandomi al finestrino.
«Julia scusami ho bisogno di un passaggio all'aeroporto, sta arrivando il mio fidanzato e la mia macchina non parte.»
«ok» rispondo.
Dopo un'intera giornata dietro a lei e ai suoi capricci mi mancava solo questo, farle da tassista.
«basta solo che mi lasci lì davanti poi per il ritorno prenderemo un taxi.»
«se vuoi posso aspettarvi» dico in tono non molto convinto.
«no tranquilla, grazie.»
Arrivate davanti all'aeroporto lei scende, correndo incontro al suo amore mentre io riparto in direzione casa anche se, dopo pochi metri, una sensazione strana si impossessa del mio corpo. Inizio ad avere la vista offuscata e sento mancare l'aria accosto l'auto e decido di andare a prendere una bottiglia d'acqua.Mi ritrovo all'interno dell'aeroporto, dopo aver bevuto un po' d'acqua mi avvicino all'uscita dei passeggeri e lo sguardo si immobilizza di fronte all'ultima persona che pensavo avrei visto oggi.
«A.. » provo a parlare ma le parole muoiono prima di uscire.
Tento di richiamare la sua attenzione, ma il mio fisico non reagisce. Il mio corpo non risponde ai miei comandi. Dopo pochi attimi la vista diventa nera.«signorina.. Signorina tutto bene?» Allontanatevi, la soffocate.
Sento delle voci irriconoscibili intorno a me.
«signorina sta bene?»Qualcuno continua a scuotermi cercando di riportarmi alla realtà.
«guardi la ragazza è all'aeroporto, è svenuta» annuncia una signora con il mio telefono in mano.
Mi guardo intorno e vedo solo volti a me sconosciuti.
La signora mi passa il telefono e noto sullo schermo la chiamata di Alessio.
«sto bene!» comunico con un filo di voce.
«tra cinque minuti sono lì» annuncia lui molto agitato.
"la ragazza è svenuta" la frase della signora mi risuona in testa.
Sono svenuta.
Alla vista di Andrea ho perso i sensi, ho perso il controllo del mio corpo.
Giurerei che anche lui mi abbia vista, non ne sono sicura ma credo fortemente che si sia accorto di me.Decido di mandare un messaggio a Dani: «ci dobbiamo vedere il prima possibile, raggiungimi dalla casa di Andrea, io parto a breve dall'Aeroporto».
Mi alzo dalla sedia dove sono stata appoggiata, porto le mani alla testa che sento scoppiare e decido di incamminarmi in direzione della macchina. Due braccia mi avvolgono la vita e per un attimo spero sia Andrea ma la realtà non tarda a farsi vedere.«Alessio? Che ci fai qui?»
«come che ci faccio qui? Sono venuto a salvarti!»
Accenno un sorriso amaro, quanto vorrei fosse vero, quanto vorrei essere salvata, ma purtroppo lui non è l'eroe che immagino io.
«devo incontrare Dani, ci vediamo dopo!» annuncio staccandomi dalla sua presa.
«non puoi guidare in queste condizioni, ti accompagno!»
«non posso lasciare la macchina qui!»
«guido io la tua macchina, ho prestato a mia sorella la mia auto, il suo fidanzato non stava bene»
«a proposito lo sapevi che Silvia era qui?»
«sì, l'ho accompagnata io!»
Recuperata la mia auto procediamo in direzione di Daniel.
«prenditi pure la mia auto, domani dovrai passare a prendermi» comunico ad Alessio con un sorriso leggermente sforzato, cerco di non esprimere le mie vere emozioni. Provo a non mostrare l'uragano che si è scatenato in me.
Lui si allontana senza aggiungere altro, a parte una carezza sulla testa e un bacio sulla guancia.
Mi volto in direzione del caseggiato e noto Daniel che ci osservava.
«è tornato!» annuncio con le lacrime che iniziano a rigarmi il volto.
«Dani è tornato»
«chi è tornato?» chiede frastornato.
«Andrea è tornato, l'ho visto!»
«dove lo hai visto?»
«sei sicura?»
Il mio pianto aumenta mentre il suo telefono inizia a squillare.
«Andrea? Sei tu?» domanda Daniel al telefono e il mio sguardo interrogatorio arriva dritto a Daniel che decide di impostare il vivavoce della chiamata.«Daniel io non sono codardo come te, dico le cose senza farmi paranoie, ti volevo avvisare che la tua fidanzata è venuta all'aeroporto, non so come abbia saputo del mio ritorno, ma sta di fatto che era lì.»
Io e Daniel ci osserviamo increduli.«per favore tienila alla larga da me, vi ho lasciati liberi di vivervi la vostra storia senza la mia presenza e vorrei lo stesso da parte vostra.»
«Andrea di chi stai parlando?»«di chi devo parlare se non di Ju..
<Sento che si blocca e respira fortemente>
Parlo di Julia dannazione, era lì!
Non può continuare ad uccidermi così dopo tutto questo tempo!»«Julia non è la mia fidanzata, non lo è mai stata, di cosa diavolo stai parlando? Lei sta uccidendo te? Lo sai come l'hai lasciata? Lo sai come vive, anzi, sopravvive senza di te?»
Andrea non esprime nulla mentre Daniel decide di impostare il telefono muto per chiedermi cosa ci facessi all'aeroporto.«ho accompagnato Silvia» annuncio tra le lacrime.
«non sapevo del suo ritorno, non sapevo nulla.»
Ci siamo attratti, come calamite, i nostri poli hanno avvertito il bisogno di unirsi.
Anche lui, come me, si è accorto della mia presenza e si è sentito male.
«Daniel lo so che sei diventato padre e sapevo della sua gravidanza prima di partire.»
Porto la mano alla pancia mentre Daniel cerca il mio sguardo. Mi prende il volto tra le mani.
«Julia?» domanda, mentre Andrea dall'altra parte della cornetta risponde: «sì Daniel, la mamma di tua figlia».
Lo sguardo di Daniel esprime tutto il dispiacere che la sua anima sta provando.
«Andrea cosa hai fatto?»
«Julia non è la mamma di mia figlia, io non sapevo nulla della sua gravidanza, lei dopo la tua sparizione è tornata da sua madre a Milano.»
«Julia?» domanda disperato Daniel.
«Julia cosa ti ha fatto fare?» continua a domandare al mio silenzio.
Io sono chiusa in me stessa e non riesco a proferire parola.
«Daniel è lì con te? Julia è lì?» domanda Andrea.
«Andrea non mi spiego il tuo comportamento, ma ti assicuro che ti pentirai di tutto.»
«è una vostra invenzione vero? Non vi credo più, non mi fido di voi, lasciatemi in pace avete capito?»
«dovete lasciarmi in pace, sto per sposarmi e non vi voglio tra i piedi» comunica prima di chiudere la chiamata.
Mentre io crollo sul pavimento in lacrime.
«perché non mi hai detto niente? Perché non hai chiesto il mio aiuto?»
Daniel mi riempie di domande mentre io sono bloccata dal pianto.«cazzo Julia per quello stronzo porti dentro tutto questo peso?»
"Dannazione!"
"ringrazia che non sei di fronte a me perché ti spaccherei la faccia, cretino"
Daniel continua a imprecare mentre io piango ininterrottamente.
Quanti pianti ho fatto dopo la sua sparizione, quanta sofferenza ho vissuto, quanta negatività avvolgeva il mio corpo e come poteva una creatura indifesa fare fronte a tutta la tristezza che stavo vivendo.
Non poteva farcela e non ce l'ha fatta! Andrea sapeva e se ne è andato lo stesso. Mi ha lasciata di proposito.
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© L'amore è
RomanceINIZIO PUBBLICAZIONE 10/03/2021. L'AMORE È nasce da piccoli attimi di felicità che unendoli creano la gioia immensa di amare ed essere amati. Perché dalle piccole cose si raggiungono i grandi traguardi. L'AMORE È non vuole insegnare cos'è l'amore...