MAYA POV
"Mi hai portato in spiaggia!"
Inizio a saltellare per la spiaggia alzando un po' di sabbia mentre Jisung mi guarda sorpreso. Solo ora mi rendo conto di quanto io possa risultare infantile e probabilmente molta gente mi starà guardando male.
"Stai pensando che mi sto comportando come una bambina, vero?"
"Maya smettila di focalizzarti su cosa gli altri pensano di te e cosa c'è di male nel comportarsi come i bambini?"
"Non odiavi i bambini?"
"Non li odio! Sono loro a non andare d'accordo con me"
"Con quel faccino da scoiattolo? Non ci credo minimamente!"
Per una frazione di secondo credo di aver visto le guance di Jisung colorarsi di rosso ma non faccio in tempo a costatarlo che si allontana un attimo da me per poi tornare con in mano un bastoncino di legno.
"A cosa ti serve?"
"Vedrai"
Jisung mi supera ed io lo seguo in silenzio. Si ferma prima che le sue scarpe entrino a contatto con la sabbia bagnata e scrive qualcosa con il bastoncino. Non faccio in tempo a leggerlo che un'onda copre tutto.
"Quando ho bisogno di schiarirmi le idee vengo qui. Ti è mai capitato di non riuscire a buttare fuori qualche pensiero per paura di prenderne consapevolezza?"
"Tante volte"
"Con il bastoncino scrivo quello che penso e mi è di grande aiuto perché ho la consapevolezza che qualche secondo dopo quel pensiero viene spazzato via dalle onde, questo 'metodo' mi dà la forza di non scappare"
"Tu? Scappare? Sembri così sicuro di te"
"Tutti ogni tanto hanno bisogno di scappare ed io non sono da meno. Per ora però non è importante questo, ti chiederai perché ti ho portato proprio qui"
Annuisco dubbiosa, mi lancia il bastoncino e appena lo afferro capisco. Vuole che faccia la stessa cosa?
"Scrivi tutto quello che pensi, se vuoi mi giro e non leggo nulla"
Resto con il bastoncino in mano senza sapere cosa scrivere. Osservo la sabbia che continua ad essere travolta dalle onde pensando a cosa poter scrivere.
Come posso non sapere cosa scrivere?
"Hai sicuramente qualcosa da scrivere, prenditi tutto il tuo tempo. Io nel frattempo vado a prendere un gelato, hai delle preferenze?"
"Vaniglia e fragola"
Appena va via mi siedo e penso a cosa scrivere. Poggio le ginocchia per terra e inizio a scrivere.
Asociale
Strana
Non faccio in tempo a rileggerle che le onde portano via subito quelle scritte. Tiro un sospiro di sollievo e posso sentire quel peso finalmente alleggerirsi. L'acqua porta via con sé tutte le parole che in tutti questi anni mi hanno torturato.
Menefreghista
Noiosa
Sento gli occhi lucidi ma continuo a scrivere tutto quello che mi passa per la testa. Quanto mi ha fatto male non essere compresa in tutti questi anni? Me ne rendo conto solo ora.
Apatica
Vanitosa
Ricordo alla perfezione ogni commento negativo fatto sul mio carattere e non solo. Poggio le mani sulla spiaggia per sorreggermi meglio. Percepisco subito il freddo della sabbia a contatto con le mie mani calde, inevitabilmente qualche brivido sale per tutto il corpo.
Ma ancor di più per la prima volta ripenso ad un ricordo in particolar modo. Quello che ha dato inizio a quella che sono oggi.
Chiudo gli occhi per qualche secondo, mi concentro sugli applausi che le persone mi dedicano. L'intera palestra cade nel buio, l'unica ad essere illuminata sono io. Il cuore mi batte a mille, non posso permettermi di sbagliare.
Scuoto la testa per togliermi quel ricordo dalla testa e lancio il bastoncino il più lontano possibile da me come se scottasse. Ad ustionarsi non è stata la mano ma solo il mio cuore, quel piccolo organo è stato l'unico a subirne le conseguenze.
L'ansia torna a divorarmi dall'interno quando noto gli sguardi che hanno le persone di fronte a me. C'è chi cerca di non ridere, chi mi guarda disgustato, chi copre le sue orecchie con le mani, chi sussurra qualcosa nell'orecchio dell'amico. Non c'è modo di fuggire da tutti quegli occhi che mi fissano giudicandomi in silenzio...
Mi alzo di scatto, con le mani tolgo la sabbia che è rimasta attaccata al tessuto del pantalone ed inizio a camminare velocemente senza neanche sapere dove andare. Sento lo sguardo di tutti addosso ma probabilmente è solo la mia mente ad elaborare tutto così.
Un ragazzo ed una ragazza mi passano vicino e li sento ridere. Cammino a testa bassa e ad ogni risata immagino mille motivi che li hanno portati a ridere di me.
Mi hanno vista piangere?
Ho ancora la sabbia sui pantaloni?
"Maya!"
Sento la voce di Jisung urlarmi dietro ed aumento il passo alzando ogni tanto la testa per cercare il primo posto isolato, lontana dagli occhi di tutti.
"Maya, dove vai?"
Inizio a correre spostando freneticamente la testa a destra e a sinistra. Sento il cuore esplodermi e la testa girarmi leggermente.
Appena sorpasso un cespuglio abbastanza grande sto per andarmermene ma vedo una piccola panchina verde che si mimetizza con il cespuglio. Mi siedo, porto le gambe al petto e poggio la fronte sulle ginocchia.
Almeno qui sono sola...Chiudo gli occhi ed inizio a prendere respiri profondi. Immagino di essere nella mia cameretta con le cuffie alle orecchie ed eternally dei TXT a palla.
Porto le braccia intorno alla mia testa per limitare ogni suono che viene dall'esterno.
Questa è la dimostrazione che non riuscirò mai a superare questa mia stupida paura.
Posso nasconderla per un po' ma lei torna sempre.
"Maya..."
"Jisung ti prego, resta solo in silenzio"
Mi concentro sul mio respiro che ormai aveva dimenticato di seguire il suo flusso costante.
Ispiro. Espiro.
Ispiro. Espiro.
Ispiro. Espiro.
Dopo cinque minuti buoni riesco a riprendermi e ad alzare la testa sullo sguardo preoccupato di Jisung.
"Ti dispiace se restiamo qui fino a questa sera?"
"Vorrei ma stasera non partono più i pullman, è un piccolo paesino e l'ultimo pullman che passa è tra un'ora"
"Faccio venire mia madre, non... non voglio prendere il pullman"
Jisung sembra capire ed apprezzo che non mi faccia nessuna domanda invadente.
"Vuoi ancora il tuo gelato?"
Il biondino mi porge il gelato e non posso che accettarlo.
***
Heyy🙋🏽♀️
Ultimamente sono impegnatissima con la scuola e non ho potuto pubblicare nulla:(
Potrebbero esserci degli errori perché non ho riletto il capitolo ma volevo proprio pubblicarlo. Domani mi dedico alla correzione di eventuali errori.
👋🏼👋🏼
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X || Ricomincio Da Me ~ Han Jisung
Fanfic[COMPLETA] All'età di 18 anni Maya Evenson non sa neanche cosa significhi avere una relazione con il mondo esterno. È come se sul viso di ogni persona ci fosse un adesivo a forma di X. Maya preferisce sempre guardare il pavimento piuttosto che guard...