MAYA POV
Appena sento la campanella suonare mi alzo per mettere tutto nello zaino.
"Devo chiedervi un'ultima cosa, avete iniziato il progetto di coppia?"
Mi giro disperata vero Jisung, dobbiamo consegnarlo tra cinque giorni e non abbiamo ancora iniziato.
Qualcuno alza la mano per chiedere alcuni consigli al professore. Il mio stomaco brontola e involontariamente porto la mano ad accarezzare la pancia.
Aspetta solo un altro po'.
"Ora vi lascio andare, buona giornata"
"Jisung! Il progetto..."
"Dobbiamo assolutamente iniziarlo. Dato che oggi sono a pranzo da te dopo che ne dici di iniziare?"
"Si non abbiamo molti com- ASPETTA IN CHE SENSO MANGI A CASA MIA?"
"Non ricordi che tua madre mi ha invitato? Eri anche d'accordo in macchina"
Ci alziamo per dirigerci in mensa mentre cerco di ricordare questa conversazione.
"Quando avrei detto che mi andava bene?"
"Hai annuito, effettivamente stavi guardando il telefono ma credo che tua madre abbia pensato che fossi d'accordo"
"Si scusa non è per te, sono felice tu venga ma non ho mai portato nessuno a casa e sarà un po' imbarazzante"
Eric ci fa segno di avvicinarci al suo tavolo e lo raggiungiamo.
"Parlate del pranzo? Tua madre cosa ci cucinerà?"
Ancora una volta mi giro sconvolta verso Jisung. Anche Eric è invitato? Impossibile lo abbiano chiamato perché me ne sarei accorta.
"Mi ha detto di invitare tutti gli amici che ti sei fatta ed Eric era l'unico perciò..."
Appoggio la fronte al tavolo e la sbatto più volte. Come le viene di invitarli senza dirmi nulla?
Tecnicamente lo avrebbe fatto ma lo sa che quando sono al telefono non bado a quello che succede esternamente almeno che...
"L'ha fatto apposta! Ma quella... Maya mantieni la calma. Voi due - punto il dito ai due ragazzi di fronte - non vi azzardate a fare comunella con mia madre"
"Perché? Tua madre mi piace"
Jisung mi fa l'occhiolino con un sorriso divertito sulle labbra. Ha già capito quando spesso mi metta imbarazzo quella donna con le sue domande.
"Tu! Smettila di analizzare ogni cosa che faccio o finirò per rovinarti quel bel faccino che ti ritrovi"
"Wooo, Maya lui è uno scoiattolino"
"Anche tu noti la somiglianza?"
"Ovvio, è così palese"
Prende a coppa il viso di Jisung e lo analizza dal lato sinistro e dal lato destro.
"Vedi?"
I miei occhi seguono il viso del ragazzo e mi concedo di guardarlo bene con la scusa di analizzare il suo volto.
È divertente come Eric premi le mani sulle sue guance mentre Han lo guarda male per poi allontarlo dal suo viso.
"Hai finito di fare lo stupido?"
***
Chiudo un secondo gli occhi per prepararmi mentalmente al pranzo e poi suono al campanello.
Fortunatamente ad aprire è mio padre che ci fa sedere sul divano in attesa che mia madre finisca di preparare tutto.
"Piacere sono il padre di Maya, Flynn Evenson"
La storia d'amore di mia madre e mio padre è stupenda o forse sono io a reputarla tale solo perché sono la figlia? Comunque non è questo l'importante. Si sono conosciuti alle superiori a Seoul ma mio padre non parlava ancora bene il coreano mentre mia madre era negata per l'inglese o almeno prima di conoscere mio padre. Per comunicare hanno iniziato a mischiare le due lingue e per questo motivo spesso alle interrogazioni confondevano i vocaboli.
Alla fine papà, che doveva fare sono un anno in Corea, si trasferì qui e qualche anno dopo chiese a mia madre di sposarla.
"Loro sono Eric e Jisung, due miei amici"
"Finalmente conosciamo qualche tua amico! Tra un po' mangeremo, mia moglie ha voluto fare tutto alla perfezione"
"Non doveva disturbarsi così tanto solo per noi!"
"Invece dovevo, prego possiamo iniziare a sederci"
Mentre mangiamo mia madre non perde tempo per fare qualche domanda.
"Anche tu sei in classe con Maya?"
"No, abbiamo la stessa età ma sono in un'altra classe. L'ho conosciuta per caso nei corridoi"
Mi sorride divertito, sicuramente ora mia madre vorrà sapere come.
"Ci siamo scontrati nel corridoio e poi ho scoperto che fosse l'amico di Jisung"
"Vi piacciono gli spaghetti? È la prima volta che provo questa ricetta italiana"
"Sono buonissimi, c'è anche della carne macinata dentro?"
"Esatto"
"Mamma, oggi Jisung resta a studiare qui. Abbiamo un progetto scolastico da iniziare"
"Va benissimo, Eric tu non resti?"
Nonostante a volte odi il modo di fare di mia madre in realtà la invidio tanto. Lei riesce a parlare senza farsi problemi e tutti hanno da subito una bella impressione di lei.
"No, purtroppo devo studiare"
Mia madre si è impegnata così tanto e sembra così felice di vedere qualche mio amico. Vedendoli si è messa il cuore in pace, non era sicura che fosse tornato tutto alla normalità.
Come lo so? In Giappone una sera, al ritorno dalla mia finta uscita con i miei amici, l'ho sentita parlare con papà proprio della sua paura che in realtà non mi fossi ripresa. Questo perchè a casa sono una persona molto solare e spontanea e ai loro occhi uscivo quasi ogni giorno con tante persone ma ovviamente, non portando mai nessuno a casa, hanno iniziato a dubitare.
Poi fortunatamente aveva anche scoperto di Jiwon e probabilmente si è rilassata almeno un pochino.
"E se stesse facendo una finta solo per rendere felici noi? Io voglio la sua felicità ma non so come parlarle"
Queste sono state le parole che più mi hanno spinta a desiderare il cambiamento. Il desiderio di sentirmi libera e felice anche fuori dal mio nido familiare.
Non voglio essere come Giovanni Pascoli che si rifiutava di entrare in relazione con il mondo esterno, che ricavava affetto solo da quel nido, che guardava negativamente tutto quello che c'era nel mondo.
Io voglio davvero imparare a relazionarmi con il mondo e tutte le sue bellezze. Non voglio vivere come Pascoli che in tutta la sua vita si aggrappò alle sue due sorelle. Nella vita non bisogna aggrapparsi a nessuno che non sia te stesso perchè non esiste nessuno al mondo che possa aiutarti e volerti bene come puoi farlo tu.
Può donarti tutto il suo affetto ma non sarà mai paragonabile all'amore che tu senti di avere per te stessa, un amore che puoi ottenere solo se inizi a desiderare di volerlo davvero.
Pascoli ero solo troppo codardo per buttarsi nella mischia e farsi valere, io lo sono stata ma posso ancora cambiare tutto e da quando ho conosciuto Jisung sento che mettere in pratica questi pensieri stia diventando sempre più semplice. Che sia la volta buona?
STAI LEGGENDO
X || Ricomincio Da Me ~ Han Jisung
Fanfiction[COMPLETA] All'età di 18 anni Maya Evenson non sa neanche cosa significhi avere una relazione con il mondo esterno. È come se sul viso di ogni persona ci fosse un adesivo a forma di X. Maya preferisce sempre guardare il pavimento piuttosto che guard...