4. Topo da biblioteca

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Maya.

Ero seduta sul puff color viola di quella camera giocherellando con un pupazzo che Giulia mi aveva regalato per i miei diciassette anni. Avevo portato con me tutti i miei ricordi più belli. Jess se ne stava da ore accovacciata sul letto a leggere pagine e pagine di un libro. Era insolito che io notassi la bellezza di una ragazza, ma c'era da ammettere che gli occhiali da vista le davano un aspetto davvero sexy. La casa era deserta, non si sentivano rumori, il che rendeva un posto così grande abbastanza inquietante. Dovevo andare via di li!
Mi accomodai sul letto accanto a lei.
《Usciamo》le dissi.
Si abbassò gli occhiali sulla punta del naso e mi osservò per alcuni secondi.
《Per andare dove?》Mi chiese.
《Non so, avrai degli amici no? Ci sarà un posto carino da queste par.》non riuscii a terminare.
《Scordatelo》disse in fretta posando di nuovo lo sguardo sulla pagina di quel libro.
《Andiamo, Jess!》sbuffai.
《Sta zitta! Mi hai fatto perdere il segno》si lamentò scrutando con gli occhi la pagina.
Le sfilai dalle mani il libro e lo chiusi.《Voglio che mi guardi in faccia quando ti parlo!》alzai leggermente la voce. Da dove veniva fuori quel tono autoritario?
《Se vuoi uscire alza il culo e va via, nessuno mi obbliga a venire con te》ribattè, stranamente senza gridare ancor più di me.
Abbassai lo sguardo delusa e sospirai:《Posso sapere perché ti comporti così?》
《Così come?》Spostò di nuovo lo sguardo altrove scocciata.
《Eviti la gente, la attacchi, la disprezzi...》
non rispose, ma ebbi l'impressione che in un modo o nell'altro avrei saputo la risposta.
《Sto solo cercando di capire come sopravvivere qui, mi piacerebbe se per una volta tu fossi un po' più di compagnia》le dissi.
Lei sollevò lo sguardo al cielo e si alzò dal letto sfilandosi gli occhiali da vista.
《Vestiti, hai un ora. E non metterti nulla di provocante, non mi faccio vedere in giro con le troie di solito.》
Sorrisi soddisfatta.《Gentile come al solito》,pronunciai a voce bassa.
Scelsi una camicetta senza maniche ed una mini gonna stretta, e per non mettere in mostra troppa carrozzeria coprii le gambe con un paio di collant neri. Infine i miei inseparabili tacchi.
Jess iniziò a svestrirsi ed a provare alcuni capi che aveva scelto avanti ai miei occhi, ero davvero imbarazzata e tenevo lo sguardo basso. Alzai gli occhi appena per notare un piercing sul suo ombelico e rimasi stupita, non pensavo fosse da lei.
Dopo un pò di tempo la vidi apparire con un leggins di pelle lucido ed un top bianco con scollo a cuore, i capelli castani erano raccolti sulla spalla destra ed il make-up era davvero fatto bene. Nulla a che fare con le sue solite felpe da appartamento. Rimasi a bocca aperta nel notare il cambiamento. Afferrò le chiavi della Mercedes di suo padre e dopo avermi fatta accomodare sfrecciò via.
《Ed io che pensavo tu fossi un topo da biblioteca》ridacchiai e lei mi guardò con un'espressione seria, quasi scocciata.
Ci fermammo all'entrata di quella enorme villa. Dalle finestre si notava che era piena zeppa di gente. Alcuni ragazzi sorseggiavano birra e fumavano spinelli proprio d'avanti a noi, e caspita se erano carini!
《Abbiamo un po' di carne fresca qui!》disse uno di loro osservandoci dall'alto al basso.
《Spostati coglione!》rispose con il suo solito tono Jess facendosi strada all'interno della villa.
Il ragazzo la guardò intensamente.
《Quella è Jess》disse ad i suoi amici con una faccia basita, poi spostò lo sguardo su di me, allibito.
Feci spallucce in tutta risposta.《Scusala, non è di ottimo umore ultimamente》la giustificai, poi corsi dentro da lei.
《Devi essere sempre cosi scontrosa?》le chiesi.
《Stai alla larga da quei ragazzi》mi disse seria posando la sua mano destra sulla mia mandibola, ed avvicinandosi al mio volto mi fissò con i suoi occhioni verdi, pieni ed intensi.
Un brivido mi percorse la schiena al suo tocco, non ressi il suo sguardo. Avete presente quelle persone che sembrano sprizzare trecento tipi di energie contemporaneamente? Jess era una di quelle, e quando le ero vicina riuscivo a sentirlo bene. Da un certo punto di vista mi affascinava!
《Ci vediamo qui tra due ore, non metterti nei guai, e se mi sbocchi in macchina al ritorno sei morta》disse allontanandosi.
Rimasi spaesata in mezzo a quella musica assordante e quei ragazzi ubriachi. Mi aveva lasciata lì da sola. Che grande stronza!
Derek si avvicinò a me porgendomi un bicchiere di birra che afferrai.
《Che ci fai tu qui?》mi chiese mentre la sorseggiavo.
《Sono insieme a Jess》risposi.
Il ragazzo spalancò gli occhi stupito.《Jess è qui?》
《Si, non è da lei vero?》
Mi mostrò uno dei suoi spettacolari sorrisi.《Diciamo di no》,rispose.
Sorrisi timidamente senza commentare oltre.《Vieni, ti presento qualcuno》disse strattonandomi in mezzo alla mischia e porgendomi un altro bicchiere pieno.
I minuti passavano e con essi anche i bicchieri tra le mie mani. Derek si era allontanato già da un po' ed io ragionavo davvero poco ormai. Un'altro ragazzo posò una mano sulla mia spalla, l'avevo già visto all'entrata, forse.
《Mi sa che ne hai bevuti un pò troppi di quelli》mi tolse il bicchiere dalle mani.
Mi guardò dall'alto al basso con aria maliziosa e mi prese la mano.
《Vieni con me, andiamo a divertirci》disse portandomi, o meglio trascinandomi al piano superiore.
Non avevo ben capito le sue intenzioni e non avrei comunque avuto la forza di reagire. Infondo non mi era parsa una cattiva persona, si era persino preoccupato di quanto avessi bevuto!
Mi spinse in una sorta di sgabuzzino che odorava di vernice, mi bloccò le mani ed iniziò a baciarmi violentemente passando la sua mano destra sul mio corpo. Rimasi paralizzata e senza forze per reagire. Sentivo il suo membro premere sul mio addome e la cosa, persino in quello stato, mi disgustava a morte.
Mugugnai qualcosa, sperando che bastasse a farlo andare via, ma ovviamente non gli importò e continuò a muoversi lungo il mio corpo.
Pregai col pensiero che qualcuno mi tirasse fuori di li.

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