Jess.
La lettera era li sul mio letto, ancora chiusa, ed io ero tremendamente in ansia.
La afferrai tra le mani camminando sotto e sopra la stanza e sbruffando, il cuore mi martellava nel petto.
"Da te potrebbe dipendere il mio futuro." Pensai, e dopo aver preso un enorme respiro scartai la lettera a la aprii.
I miei occhi si posarono sulla prima frase:"Siamo lieti di poterle comunicare che la Stanford University ha accettato la sua richiesta d'ammissione."
Rimasi li paralizzata. Una parte di me avrebbe voluto gridare dalla felicità, mentre l'altra era a pezzi.
Aprii un cassetto e ci infilai la lettera scendendo al piano inferiore. Avevo urgente bisogno di un consiglio.
La mamma era li, indaffarata ai fornelli, come al solito.
《Mamma, ho bisogno di chiederti alcune cose》dissi prendendo posto su una delle sedie del tavolo da pranzo.
《Dimmi cara》mi disse lei mollando il da fare, sedendosi accanto a me e fissandomi con un espressione al contempo stupita e preoccupata.
Effettivamente non era proprio da me chiedere consigli a mia madre.《Per primo, mi hanno accettata alla Stanford.》
《Ma è fantastico, dobbiamo festeggiare!》esclamò mia madre abbracciandomi.
《E per secondo?》continuò dopo aver allentato la presa.
《Ecco, se tu dovessi decidere tra il coltivare e far crescere il legame con una persona, o farlo con la tua carriera, cosa sceglieresti?》
La mamma sorrise quasi compassionevolmente.《In realtà mi stai chiedendo se mollare o meno il tuo ragazzo per poter andare all'università, vero?》
《Il mio ragazzo?》chiesi tra me e me.
《Oh già, Erik》continuai malinconica. Se solo avesse saputo..
Pensai per un attimo di dirle come stavano le cose in realtà, ma ci ripensai subito. Temevo la sua reazione.《Diciamo di si.》
Lo sguardo di mia madre si fece serio in un istante.
《Ascolta Jessica, ormai sei una donna, non c'è bisogno che io ti racconti favole, quindi ti dirò esattamente come la penso. Per me abbandonare l'opportunità di frequentare un posto come la Stanford, una brillante carriera ed una propria autonomia per un ragazzo è una scelta pessima. Di ragazzi ne incontrerai un milione, ma queste opportunità le avrai solo una volta nella vita》spiegò mia madre senza mezzi termini.
Mi sentii una terribile morsa allo stomaco, non era quella la risposta che volevo, ma forse aveva ragione lei.
《È così facile liberarsi di qualcuno che si ama?》chiesi ancora.
Mia madre mi si avvicinò leggermente come a volermi dire un segreto, e mi venne spontaneo fare lo stesso per ascoltarla.
《No, non lo è per niente》mi sussurrò alzandosi per tornare ai fornelli.《So che farai la scelta giusta》continuò.
Quando mi accorsi che quella conversazione stava portando altro caos nella mia testa, ringraziai mia madre e mi diressi verso il bagno riempiendo la vasca d'acqua e schiuma.
Lasciai scivolare tutti i dubbi, tutte le paure e le indecisioni come l'acqua sulla mia pelle e mi rilassai profondamente. Mi serviva davvero in quel momento.
No, non poteva andare così.
Dopo una mezz'ora uscii dalla vasca asciugandomi e rivestendomi. Afferrai il cellulare, dovevo parlarne con lei.《Si, pronto?》la voce di Maya mi regalò un brivido lungo la schiena. Stavo facendo la cosa giusta?
《Maya, buongiorno! Ho bisogno di parlarti adesso, sono da te tra un quarto d'ora.》
《Va tutto bene?》mi chiese preoccupata.
《No, ma non ti agitare, ti spiego appena arrivo.》
Misi in moto l'auto sfrecciando verso casa sua, lei salì a bordo guardandomi con aria innocente.
Avrei voluto parlare diretta e chiara, ma i suoi occhi mi quasi ipnotizzarono, così mi lasciai rapire qualche secondo dalle sue labbra. 《Spero non mi reputerai una stronza appena ti dirò cosa sta succedendo》le dissi con un terribile nodo alla gola restando a pochi centimetri dal suo volto.
《Sono confusa Maya, è tutto un casino.》Maya.
Non sapevo cosa pensare.
Lei era li di fronte a me, e per la prima volta da quando la conoscevo non aveva il coraggio di guardarmi negli occhi. Cosa poteva essere successo? Allora qualcosa che riusciva ad intimorire anche lei esisteva!
《Sono stata accettata alla Stanford University, se decidessi di entrare a farne parte dovrei trasferirmi a Los Angeles e lasciare questo posto.》
Il mio cuore fece un balzo.
《E tu cos'hai intenzione di fare?》
《Non lo so》,rispose freddamente. Restai in silenzio per qualche secondo, o forse per parecchi minuti.
La vidi mordersi con forza le labbra e l'abbracciai.
《Ehi, sta calma, non sta morendo nessuno!》,le dissi accarezzandole il volto.
Mi accorsi che aveva gli occhi colmi di lacrime, prima di allora non immaginavo quanto lei ci tenesse.
《No Maya, devo assolutamente capire cosa fare.》
La guardai ed abbassai lo sguardo abbattuta. Non potevo rendermi più utile di tanto. Stava tutto nella sua decisione. Che stessi già perdendo Jess? No, quella non poteva, non doveva essere un'avventura come altre. Jess non lo era.
《Sono qui, di qualunque cosa tu abbia bisogno.》
《Ho bisogno solo di riflettere per bene e prendere la decisione migliore》sollevò gli occhi spalancandoli per non farsi scappare qualche lacrima.
《Non sopporto vederti in questo stato.》Era frustrante.
Rimase in silenzio per un po'.
《Prediamo le cose con calma, Maya. Ma non odiarmi, ti prego.》
La guardai mentre la mia gola si annodava ed un senso di tristezza mi pervadeva.
《Non posso stare con qualcuno che non è sicuro di voler affrontare tutto questo con me. È faticoso, troppo pesante da portare sulle mie sole spalle, capisci? Prenditi altro tempo, Jess. E non ti odierei mai, lo sai bene. Ti amerei in qualsiasi caso》,dissi baciandole una guancia e facendo per uscire dall'auto.
Lei mi fermò un braccio.
《Non smettere di farti sentire》disse.
Annuii tirando più che potevo un sorriso.
Dopo alcuni giorni passati aspettando solamente le sue chiamate, alcune notti passate in bianco ed alcuni clienti spaventati dai miei scatti d'ira, mi ritrovai ancora al Kiras. Dopo aver finito il mio turno Josh mi fermò presentandomi un altro ragazzo della sua età.
《Lui è Peter》disse.
Il biondo dagli occhi cerulei mi strinse calorosamente la mano.
《Sai chi è lui?》mi chiese Josh non troppo felice, ed io lo guardai confusa.
《Lui è colui che gestirà questo locale tra tre mesi.》
Strabuzzai gli occhi. Il Kiraa stava per cambiare gestione?!
《Cosa?!》chiesi incredula.
《Il Kiras cafè chiude i battenti Maya》disse Josh gettando un panno umido sul bancone con rabbia ed uscendo a fumare una sigaretta.
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The otherside
RomanceJessica Books e Maya Riva sono due ragazze con vite e passati diversi che il destino decide di far scontrare e come il Big Bang, questo scontro da vita a molto più di ciò che queste ragazze avrebbero mai potuto immaginare. Un caffè rovesciato addoss...