13. Diverse reazioni alle provocazioni

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Jess.

Dopo alcuni strazianti giorni passati in quella puzzolente stanza d'ospedale ero finalmente libera di andare. Maya era stata tutto il tempo a lei possibile assieme a me, così mentre i miei genitori erano a lavoro decise di riportarmi a casa con la nuova Volvo che suo padre si era deciso ad acquistare proprio in quei giorni. Mi rivestii togliendomi di dosso quell'odioso pigiama e passai un filo di trucco sul mio volto; finalmente mi riconoscevo.
《Ciao Jess, rimani figa anche con la testa rotta e le stampelle》dissi fissandomi allo specchio per incoraggiarmi. Sapevo che i giorni seguenti non sarebbero stati una passeggiata. Non riuscivo ancora ad abituarmi alle stampelle che ad essere sincera mi davano un fastidio tremendo, così mi lasciai aiutare da Maya che sembrava più felice di me di vedermi andar via da quel posto. Prendemmo l'ascensore fino ad arrivare al piano terra dove abbandonammo la struttura.
《Wow!》esclamai entrando nella vettura che odorava di nuovo.
《Bella eh?》mi chiese Maya soddisfatta regolando gli  specchietti retrovisori, io annuii.
Mi osservò perplessa, poi smise di fare tutto ciò che stava facendo.
《Cos'hai? Non sei felice di andare via?》mi chiese con un'espressione triste notando la mia freddezza.
《Si, si certo》risposi sforzandomi di sorridere.
《Allora cosa c'è? Avresti preferito rientrare con i tuoi genitori?》
《No, stupita! Sono contenta. È che...》mi fermai.《Che?》mi incitò a continuare.《Mi aspettavo che Derek passasse a farmi visita》risposi con un espressione abbattuta.
Lei tornò a guardare in avanti mettendo in moto la macchina.
《Capisco》disse freddamente, seguì qualche istante di silenzio.
《Non vuoi proprio dirmi cosa è successo tra te e lui?》continuò a chiedere.
《Potrei, ma ti metterei in imbarazzo, ed in difficoltà》le risposi vispamente sorridendo e sollevando un sopracciglio.
《A me? E perché mai?》sorrise tranquilla spostando per un attimo lo sguardo nella mia direzione.
《Perchè sei stata tu a confessargli il tuo interesse nei miei confronti》mostrai la lingua pavoneggiandomi teatralmente, e scoppiai a ridere vedendola avvampare d'avanti ai miei occhi.
Mi sporsi verso di lei respirandole sul collo in modo provocatorio.
《Ehi, rossa...eri avvisata》le sussurrai all'orecchio ridacchiando. Non ero decisamente una brava attrice.
Lei era rigida come un tronco, si schiarì la voce cercando di tenere un tono fermo.
Adoravo comportarmi in modo dispettoso, ed adoravo metterla in difficoltà. Le sue reazioni quasi mi facevano sentire importante, desiderata. E questo mi piaceva, nonostante non fossi sicura al massimo di voler o poter ricambiare. Era un po' da stroza?
《Se non la smetti andremo a sbattere contro qualcosa, ed in ospedale ci finiremo insieme sta volta》disse cercando di rilassarsi.
Io mi allontanai continuando a ridere rumorosamente.
《Credo che la botta in testa ti abbia reso ancora più stronza del normale. Ed io che speravo nell'effetto contrario!》continuò lei storcendo gli occhi. Teoria confermata.
Afferrai la sua mano sul cambio marce dell'auto.
《Dovresti essere fiera di me! Non spartisco come il pane in giro le mie attenzioni...》
《Oh, sono fiera di te!》scherzò tirando su un mezzo sorrisino compiaciuto.《Quindi, in che modo c'entro io con il litigio tra te e Derek?》, sviò; probabilmente il discorso precedente si stava facendo troppo imbarazzante per i suoi gusti.
《Credo che sia molto geloso di te》risposi con fare disinvolto mentre mi accendevo una sigaretta.
Lei sgranò gli occhi incredula.《Derek ha una cotta per te?!》
Mi strinsi tra le spalle sollevandole e tirai dalla sigaretta espirando una nuvola di fumo.

Maya.

Appena entrammo in casa Books le enormi zampe di Near travolsero la povera Jess e la sentii gemere di dolore.
《No Near, vai a cuccia!》ordinai al cane che si sdraiò a terra schiamazzando e facendo gli occhi dolci. Ohw!
Jess si chinò lentamente su di lui tra qualche smorfia di dolore accarezzandolo.
《Non fare sforzi》le suggerii reggendole i fianchi preoccupata.
《Tranquilla, mamma》rise dolcemente e poggiando una mano su una delle mie. In quell'istante, ricordo che mi sentii letteralmente sciogliere.
《Pranzi con me?》mi chiese.
《Solo se ti metti a riposo e mi lasci preparare》proposi.
Lei annuì. C'era solo un problema:conoscevo a mala pena un paio di ricette. Come diceva la mamma:ero un'eterna frana ai fornelli. Così optai per l'unica che mi riusciva più o meno discretamente: pasta, pomodoro e basilico. Tanto per tener fede alla cucina italiana. Jess nel frattempo faceva distrattamente zapping tra i programmi in t.v. poi si fermò su un film a caso: American Pie, che in lingua originale quasi sembrava un'altro film.
《T.V. spazzatura, la migliore di sempre!》esordì ironica.
Presi posto accanto a lei aspettando che l'acqua bollisse.
Iniziammo a ridacchiare entrambe sulle scene di quel film decisamente demenziale. Le cose stupide fanno sempre ridere!
《Che idiozia!》commentai scuotendo la testa.
Mi sentii per un attimo osservata mentre fissavo lo schermo, così mi voltai nella sua direzione.
《Cosa c'è?》chiesi indispettita corrugando le sopracciglia.
《Posso metterti ancora un po' in imbarazzo?》i suoi occhi verdi sembravano due piccole lucette. Mi chiesi se fossero loro ad illuminare la stanza e, mi risposi che probabilmente in parte lo erano.
《Spara》sospirai.
《Sei mai stata a letto con qualcuno, Maya?》
Arrossii violentemente spalancando gli occhi. In effetti, la sua situazione era stata fin chiara dall'inizio, ma la mia per lei era ancora un taboo.
《Oh...》
Rise.《Fa finta che io non ti abbia chiesto nulla》cambiò canale.
《No... insomma si, è capitato. Solo con degli uomini, se te lo stai chiedendo.》risposi tutto d'un fiato scuotendo la testa. Le mie esperienze sessuali non erano qualcosa di cui amavo particolarmente parlare, semplicemente perché non avevo mai amato neppure loro.
《Mai stato nulla di eclatante, comunque》continuai con fare disinvolto.
《Avevi una relazione con qualcuno in Italia?》chiese, ib effetti non capivo perché tutta quella curiosità di colpo.
《No, le mie relazioni sono state sempre molto corte. Non ho mai amato nessuno in particolare. Solo piccole storielle da poco conto!》
Lei socchiuse la bocca stupita.《È stano che io sia davvero stupita di questo? Ti facevo una molto sentimentale!》
Annuii.《È così, in un certo senso... ma non posso fingere il mio interesse, no?》
Sollevai un angolo della mia bocca in un sorriso malizioso e mi avvicinai a lei.《Non posso fingere》replicai giocando con una sua ciocca di capelli. Lei ricambiò il sorriso e non disse altro, fissando la mia mano intrecciarsi tra i suoi ciuffi.
Perché io mi irrigidivo così tanto alle sue provocazioni, mentre le mie su di lei non avevano effetto? Feci per sollevarmi per tornare ai fornelli, ma lei mi fermò pochi secondi.《Serve una buona dose di pazienza con me, vero?》
Le biaciai una guancia.
《Non ho fretta, Jess. Ho preso la mia posizione a riguardo e non mi muoverò di qui per un po'》dissi, e mi sollevai, sta volta senza essere fermata; intravvidi un sorriso sulle sue labbra carnose.
Dopo aver pranzato la madre di Jess rientrò dal lavoro salutandoci calorosamente. Per me, la signora Books, o  per meglio dire Amanda, era diventata una seconda figura materna. Nonostante le sue insistenze per farmi restare decisi di tornare a casa. Salutai Jess ed uscii dalla grande villa dirigendomi verso l'auto. Dopo averla messa in moto sfrecciai fino a casa mia. Infilai la chiave nella serratura ed aprii la porta facendo qualche passo avanti e rimasi stupita nel notare mio padre già a casa che serviva una tazza di tè ad una donna della sua età dai corti capelli castani ed un appariscente rossetto rosso sulle labbra.《Bentornata Maya!》mi salutò mio padre.
《Ciao papà》risposi perplessa.
《Vieni, ti presento la mia nuova compagna.》
I miei occhi si fecero cupi. No, non avrei mai accettato un'altra donna accanto a mio padre.
《Io sono Bethany》disse la donna sorridendo e porgendomi la mano.

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