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Pedalo più veloce che posso.

Sento il vento che sfiora i miei capelli.
Il Sole che accarezza la pelle del mio viso.
Respiro a polmoni pieni, è un'aria così pulita.

<<Non manca molto?>> domando alla mia guida,

<<In verità no, mancano più o meno dieci minuti.>>

Scendiamo in una discesa lunga con la bici.

<<<Wow!>> grida Josh.

<<Ci faremo male!>> urlo a mia volta.

<<Okay Sky, ora guarda nella tua destra.>> e io obbedisco.

C'è il mare.

E'spettacolare!

<<Ma Josh... il mare!>> sono senza parole.

<<Hai visto?>>

<<Si! Non pensavo ci fosse il mare qui.>> dichiaro ridendo.

Ci fermiamo nella riva del mare in cerca di un posto dove possiamo sederci. Parcheggiamo le bici e ci accomodiamo in una panchina grande.

<<Allora, ti piace il panorama?>> chiede lui.

<<E me lo domandi pure? E' magnifico.>> replico.

<<Oh, ci prendiamo un gelato?>>

<<Ehm... non ho portato i soldi.>> dico dispiaciuta.

<<Tranquilla, offro io.>> e si alza andando verso il gelataio vicino a noi.

Mentre lo aspetto, ammiro il mare che è di un colore azzurro cristallino. Le onde che si scontrano contro gli scogli, la sabbia che è bianca e sopratutto la gente è così... felice.

<<Eccomi! Lo preso al cioccolato, ti va bene?>> sono giganteschi questi gelati.

<<Più che bene. Grazie!>> rispondo.

<<Comunque, grazie per avermi portata qui è bellissimo.>>

<<Sky, non sei mai stata al mare?>> chiede lui.

<<Purtroppo no. Oddio che imbarazzo!>> dico e sicuramente sarò diventata rossa.

<<No! Non è una cosa di cui vergognarsi. Ad esempio, io non avrò fatto cose che tu potresti acer fatto ed è okay.>> mi sento sollevata dopo questa frase.

<<Raccontami un po' di te.>> dico per cambiare discorso.

<<Quasi vuoi sapere?>>

<<Tutto.>> replico.

<<Beh allora, come sai ho origini nigeriane. Ho una sorella che ha tre anni in meno di me e viviamo insieme ai miei genitori.>>

<<Che lavoro fanno i tuoi?>> domando.

<<Mio padre è un avvocato e mia madre invece è una consulente finanziaria.>>

<<Wow, allora siete dei ricconi.>> e aggiungo <<Scusa, l'ho pensato ma non volevo dirlo.>>

<<No tranquilla, ma non mi piace definirmi "ricco">> ribatte facendo le virgolette con le dita.

<<Cosa fai nel tempo libero?>> voglio acquisire più informazioni possibile così lo conoscerò a fondo.

<<Nel tempo libero, faccio volontariato negli ospedali oppure nelle altre strutture.>> esprime.

<<Ma così non vale!>> ribatto.

<<Cosa?>> chiede confuso.

<<Dicendo queste cose, fai sembrare la mia vita depressa. In pratica, sei perfetto!>> dico sbuffando e allo stesso tempo ridiamo.

<<No, nessuno è perfetto.>> e aggiunge <<ora tocca a te, raccontami di te.>>

<<Beh allora, vivo con i miei genitori e mio fratello Luke. Mia madre è disoccupata e mio padre invece è direttore di una società di capitali.>>

<<Beh anche voi, dal punto di vista economico, siete messi bene vedo!>>

<<Non quanto voi.>> e ridiamo insieme.

<<Tuo fratello invece? Lavora?>> sollecita.

<<Si, fa il meccanico. Lui è più grande di me di tre anni. E' una storia buffa, dovevo nascere prima io però è nato lui e quindi... eccoci qui.>>

<<Spero che tu stia scherzando.>>

<<Si certo! Io scherzo sempre con le persone, ogni tanto bisogna. Perché secondo me, essere sempre seri, non ridere mai e non scherzare dopo tutto ciò è noioso. E' il divertimento, l'euforia e il desiderio che ci tengono in vita.>> appunto.

<<Sagge parole sorella!>> dice Josh.

<<Siamo qui al mare, andiamo a fare una passeggiata sulla riva a piedi nudi?>> lo supplico.

<<Sì, va bene. Chi arriva ultimo è un babbeo.>> urla iniziando a correre.

<<Non vale! Sei partito prima.>> e lo seguo.

L'acqua freddo carezza i miei piedi lasciandomi una scia di brivido.
E' una giornata... perfetta. Tralasciando ciò che è successo stamattina.

Illusion.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora