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Esco dal locale salutando Gianna e ringraziandola per essersi presa cura di me, in un certo senso, questa notte. Almeno non mi ha lasciata per strada, da sola e ubriaca. Chissà dove sarei ora. Magari sarei finita in un monolocale dove vendono cose illegali... No! Penso troppe cose negative.

Questo nuovo giorno, inizia con il sole alto.

Il cielo è privo di nuvole, e come sempre, è presente quell'aria fredda e delicata che fa venire i brividi di prima mattina. 

Mi guardo attorno, in cerca di un negozio dove posso comprarmi qualcosa per nutrire il mio corpo, visto che ho solo ingerito alcol. La città è mezza deserta, ma allo stesso tempo rumorosa. Un silenzio assordante.

Un profumo dolce, attira subito la mia attenzione. La tavola calda accanto al negozio, cucina waffle e pancake appena fatti... non riesco a resistere e quindi mi piombo lì.

<<Salve, vorrei dei waffle con un po' di cioccolato ed una tazza di caffè.>> dico gentilmente alla signora, che poi sarebbe la commessa.

Lei mi porge un bigliettino con sopra scritto il numero venticinque, che sta a significare il tavolo in cui decido di sedermi. 

Dopo neanche cinque minuti, lo spettacolo inizia. 

Una bella montagna di waffle con cioccolato fondente sciolto, e per finire in bellezza un ricciolo di panna montata. Ho l'acquolina in bocca solo a pensare e vedere tutto ciò. Il piacere che provo per un waffle, è indescrivibile. Le mie papille gustative danzano.

Ma ciò svanisce, quando Josh ritorna nei miei pensieri. Ieri ho fatto una brutta figura con lui, lo ammetto. Ma per me è come un fratello, e mai mi sarei aspettata da lui una cosa del genere... più di un'amicizia in pratica. So come si sente ora, ci sono passata. Essere rifiutata dalla persona che magari ti piace, è molto brutto. Ti fa sentire inferiore, ed è qui che nella mente rimbombano le frasi del tipo " non sei alla sua altezza" e anche "nessuno si fidanzerà con te". Una vera e propria tortura.

Vorrei poter dire tante cose a Josh, come ad esempio che se io mi mettessi con lui, renderei felice lui ma allo stesso tempo la mia felicità non conta. D'altronde, nessuno ci deve piacere per fare un piacere all'altro. Dovrò trovarmi una nuova strategia, ma per il momento mi godo lo spettacolo della mia colazione che da una parte non è molto sana.

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