5. Forte e delicato

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-Raccontami di come si viveva a Tedren...
JK mi invita a parlarne...
- Tedren era splendida non c'era tutta questa tecnologia e la vita era molto semplice, gli Omega vivevano in pace con gli Alpha, non c'erano schiavi...anche i beta erano liberi.
Io andavo a scuola... C'era un codice di comportamento che veniva rispettato.
Ricordo gli alberi, i prati... Qui c'è solo cemento e plastica.
-Cosa pensi di Megatlon?
Non posso dirgli che penso che questa città sia il male, che l'impero di Megatlon distrugge tutte le realtà diverse, non posso dirgli che tante persone che conosco sono morte per mano dei guardians, non posso dirgli che penso che sia uno schifo che gli omega qui non contino nulla... Che i beta valgano ancora meno... Che odio il fatto che lui sia il mio padrone... Che io sono nato libero...e tornerò libero.
Chino il capo... E taccio.
Stranamente non insiste.

-dormi qui sul divano, usa pure la coperta quella lì sopra. Io sono di là se hai bisogno di qualcosa.
JK è gentile, almeno per il momento e lo apprezzo.

Due ore dopo...
Non riesco a dormire, di là ho delle gocce che possono alleviarmi il sonno, apro la porta ed entro in soggiorno... Ma lo vedo... Jm è avvolto nella coperta ed è ranicchiato sulla poltrona... Avrebbe potuto mettersi comodo sul divano.
Colgo l'occasione per osservarlo. È minuto e delicato, la pelle del suo viso è liscia senza imperfezioni, il nasino piccolo, gli occhi chiusi due piccole mezze lune, la bocca semichiusa, carnosa e ingenuamente peccaminosa, la testa ripiegata lateralmente lascia scoperto il suo collo latteo invitante. I suoi capelli biondi spettinati. È una visione. Con le mani stringe la coperta, sono piccole e paffuttelle, questo Omega mi incuriosisce e mi piace... E ora che lo guardo meglio mi attira.
In fondo il mio patrigno vuole che mi trovi un compagno, Jm è integro sarà solo mio per sempre, è l'omega giusto... giovane da plasmare secondo le mie esigenze, da far figliare per garantirmi una discendenza.Un domani sarò a capo di Megatlon, sono il figliastro di Krestor il Vicario della città... È il mio destino.
Se ho già deciso... allora perché mi sento così inquieto?
Lo prendo in braccio e me lo porto a letto è una piuma, non appena lo poggio sul materasso apre gli occhi e si agita subito, cerco di tranquillizzarlo.
Il suo sguardo impaurito mi intenerisce. Un cerbiatto terrorizzato ecco cosa sembra.
-rilassati.... Non faremo nulla ho solo bisogno di qualcuno da abbracciare stanotte, mi sento solo, non riesco a dormire.
È tremante, non se l'aspettava... E nemmeno io mi aspettavo di essere capace di tale dolcezza, gli Omega che sono passati qui me li sono sbattuti a dovere subito, senza riguardo alcuno per loro, ma lui è puro è un'altra cosa. Ho inconsciamente deciso immediatamente che era adatto a me.
Lo stringo al mio petto, profuma di miele, almeno questo è l'odore che sento... È leggero e misto al disinfettante usato per depurarlo e frenato dai soppressori che sicuramente gli hanno dato, che delitto i soppressori rallenteranno il suo sviluppo.

Sono con la guancia schiacciata contro il corpo di JK, questo Alpha è un armadio, mi sembra di sentire il suo cuore accellerare, è un battito rassicurante, ma io sono troppo stanco, troppe emozioni e mi lascio andare e mi addormento. Mi sento sicuro.

La mattina mi sveglio Jm dorme fra le mie braccia, con una mano stringe un lembo del mio pigiama, chino la testa e assaggio quelle labbra invitanti.
La mattina sono sempre molto reattivo sessualmente parlando e sento subito una tensione la sotto, Jm si sveglia e mi guarda sorpreso, continuo a baciarlo avvicinando il mio bacino al suo... Improvvisamente mi morde il labbro.. Fa malissimo e sanguino, sto per colpirlo...
Si è comportato come un piccolo selvaggio non me lo aspettavo.
Si copre il volto con entrambi le mani per la paura... a metà strada fermo la mia mano...
Mi passo le dita sul labbro... Lo guardo serio...
-bene mi piace un po' di vivacità.... E io che ti credevo una mammoletta delicata. Sei pieno di sorprese.
Giocare un po' prima di arrivare al dunque mi ha sempre eccitato.
Lo blocco sotto di me baciandolo ancora, in bocca il sapore del mio sangue misto al suo sapore, resta immobile. Scendo gli bacio il collo, una serie di baci umidi con una mano gli tengo ferme le mani sopra la testa e con l'altra sbottono il collo della sua tunica, scopro parte del suo torace sfacciatamente prendo in bocca un suo capezzolo rosa piccolo, succhio lo mordo leggermente facendogli sentire i miei denti.
-Non sei diverso... Sei come tutti qui a Megatlon.
Sentenzia singhiozzando.
-prendimi... Ma non sarò mai tuo... Dentro sono libero.
Lo allontano da me bruscamente sa come ferirmi con le sole parole.
Quest'essere così delicato è più forte di quanto immaginassi.

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