capitolo 30

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pov's Rachael

Dopo quel litigio Noah non ha più parlato di Matt,forse per paura di urtarmi ancora di più.
Credevo davvero di averla uccisa,fortunatamente mi sbagliavo.

Guardo ancora una volta il soffitto,aspettando un messaggio dal mio ragazzo,per poi decidere di alzarmi dal letto.
Ultimamente trascorro molto tempo a casa,Noah e Jack escono spesso insieme per feste e bevute fra amici.Vorrei andarci ma mi dicono sempre che non sarebbe ottimo per me andare in posti del genere.La cosa mi turba molto,non credo ad una singola parola.Che staranno combinando?

Scendo in cucina per mangiare qualcosa,ultimamente non vedo neanche più Cameron a scuola.L'ultima volta è stata a scienze la settimana scorsa,quando erano venuti a darci una mano con gli esperimenti.Ho ancora l'immagine di lui che ci prova con quella ricciolina.
Non posso dire nulla,lo so.Sono contenta che si stia facendo una vita,che mi stia dimenticando,anche se fa male.
Con il mio panino,che ho preso dal mobile,ripieno di nutella,salgo di nuovo in camera.
Mi guardo allo specchio e sembro un sacco della spazzatura.Felpona nera di Noah e pantaloncini neri.I miei capelli,con ormai il rosa schiarito di troppo,sono legati in una cipollina disordinata,ho delle occhiaie enormi e le mani gelate.
Come mi sono ridotta così in così poco tempo?Solo ieri non sono uscita di casa infondo.

Mi siedo sul letto dando un morso al mio panino e prendendo il telefono.
Decido di sfogliare le foto che ho,giusto per ricordarmi le cose belle.
Vedo una foto di me e Jack,in gelateria.Aveva il naso sporco di cioccolato e ho iniziato a fotografarlo,facendolo incazzare.Dire che ho riso come una pazza è poco.
Poi ne vedo una di Jack e Noah,con dei miei vestiti.
Non si capacitavano del fatto che a noi ragazze i loro vestiti stessero bene,mentre a loro i nostri no.Sembravano due psicopatici.
Poi una dove Noah mi mette lo smalto.Ha fatto un casino,uscendo dai bordi e sporcando il tavolo in cucina.Fortunatamente siamo riusciti a pulirlo.
Poi vedo una foto scura,con poca luce,siamo io e Cameron,in macchina.Il giorno in cui ci siamo chiusi nella macchina dei suoi,mentre andavamo in montagna.(Dovreste ricordare)Passo direttamente ad una nuova foto,vedendone una con i miei genitori e Jack,al mio sedicesimo compleanno.
Non resisto e ritorno a guardare la foto con Cameron.
Una lacrima solitaria solca la mia guancia,ad essa ne seguono altre.Senza che potessi accorgermene sto piangendo.Piango perché mi manca,perché lo amo e perché non posso stare con lui.
Mi mancano le sue guancia morbide,i suoi capelli,le sue labbra,le sue braccia calde,tutto.Lo cerco nei contatti e lo chiamo,ma stacco subito.Come mi è venuto in mente?

Scaravento il telefono per terra iniziando a singhiozzare più forte,cacciando un urlo di disperazione.
Diamine mi manca così tanto.
Affondo la testa nel cuscino continuando a piangere,sempre più forte.Sono sola a casa e a volte questi sfoghi fanno bene.Piangere ti libera da un forte peso.Se avete bisogno di piangere fatelo,non accumulate mai il tutto dentro di voi,non lasciare mai che la tristezza prevalga su di voi.Piangere non è da deboli,piangere è da persone capaci di liberarsi di un peso immane che le riempie di tristezza e che le distrugge.Siate forti e non permettere mai a nessuno di farlo.

Dopo circa 20 minuti,mentre piango qualcuno suona al campanello.
Continuando a piangere,fottendomi del fatto che la persona dietro la porta mi vedrà in lacrime,vado alla porta.
Apro con tutta la forza che ho in petto,spalancando enormemente la porta.
"Che cazzo vuoi?"Urlo con gli occhi chiusi singhiozzando.
Non ricevo risposta,solo delle braccia calde che mi avvolgono in un abbraccio,un profumo riconoscibile ad un metro di distanza e il rumore della porta che si chiude alle sue spalle.
"Cam."Dico sorridendo e piangendo ancora più forte.
"Oh Rachael,quanto mi sei mancata,che bello che mi hai chiamato.Sono corso subito qui e ho fatto bene a quanto vedo."Mi sussurra lui stringendomi a se.
Piango ancora più forte perché dovrei allontanarlo, perché non dovrebbe essere qui,ma a dimenticarsi di me.
"Cam devi andartene."Gli dico non appena riesco a bloccare il pianto liberatorio.
"Non ci penso neanche."Mi dice staccandosi e avvicinando il suo viso al mio.
Lo voglio,lo voglio davvero.
Vorrei che posasse le sue labbra carnose sulle mie,vorrei sentire il suo sapore ancora una volta,sciogliere tutte le distanze che ci sono fra noi,ma non posso.
"No."Lo allontano coprendomi il viso e lasciando libere altre lacrime.
"Perché?"Mi chiede cercando di nuovo il contatto.
"Io sto con Noah,io lo amo!"Esclamo cercando di convincere più me stessa che lui.
Io amo Noah,deve essere così.
"Non dire stronzate Rachael ti prego.Io ti ho fatto una promessa,la manterrò sempre!"Mi dice avvicinandosi e azzerando le distanze fra noi,posando le sue tenere labbra sulle mie.Una scia di brividi mi percorre tutto il corpo,non permettendo alla mente di agire e facendo aprire tutto il mio cuore.Schiudo la bocca permettendo il passaggio alla sua lingua di esplorare la mia bocca,di venire a contatto con la mia per ballare insieme una danza a ne nuova.
Mi ha promesso che si sarebbe sempre ricordato che lo amo,ma non può andare così.
Si stacca dolcemente da me facendo combaciare le nostre fronti sorridendo.
"Ti amo Rachael."Mi dice stampandomi un tenero bacio sulle labbra.
In risposta sorrido appoggiando la testa al suo petto.
"Anche io ti amo Cam."Gli dico.
Mi allontano avvicinandomi alla porta,aprendola davanti a me.
"Forse è meglio che tu vada."Gli dico senza guardarlo in volto.
"Cosa?"Mi chiede avvicinandosi a me.
"Cameron ho sbagliato,io sto con Noah non dovevo permetterti di baciarmi.Scusami."Gli dico girandomi verso di lui con gli occhi pieni di lacrime.
"Va bene,come vuoi tu amore mio."Mi dice accarezzandomi una guancia.
Sorrido leggermente per come mi ha chiamata.
"Non tornare più Cameron,io non posso."Gli dico sfiorando la mano che ha sulla mia guancia.
"Non ce la faccio senza di te Rachael."Mi dice mentre una lacrima solca il suo viso.
"Devi."Gli dico abbassando lo sguardo.
Mi alza la testa posandomi un tenero bacio sulle labbra.
"Non è sbagliato il fatto che ci amiamo Rachael."Mi sussurra stringendomi a lui. "Pensaci."Mi dice baciandomi la fronte e uscendo dalla porta.
Rimango a fissarlo ricominciando a piangere silenziosamente dentro di me.
Lo vedo che si gira e mi sorride.
"Ti amo!"Mi dice dal cancelletto,prima di scomparire dietro di esso.
Un pianto isterico mi attacca,facendomi scivolare sulle ginocchia davanti la porta di casa mia.
"Anche io ti amo Cameron,tantissimo."Sussurro,sapendo che non può sentirmi.
Mi porto le mani al viso asciugandomi le lacrime,facendomi forza sulle braccia e alzandomi da terra.Guardo un ultima volta il cancello ed entro in casa,sfiorandomi le labbra,pensando che fino a poco fa erano a contatto con le sue.

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