Capitolo 15: Arya

293 27 27
                                    

Angolo autrice: Cari i miei lettori, stiamo finalmente arrivando al termine di questa storia. Forse penserete che è troppo presto, forse avreste voluto leggere di più. Non lo so cosa pensano le vostre testoline. Ma so quello che pensa il mio cuore, e so che è arrivato il momento di salutarle e di lasciarle andare. È arrivato il momento, per Nessa, di dire addio alle sue primissime bambine. Buona lettura, e godetevi questo terzultimo capitolo!

La sua chioma lunga, castana, è stata la prima cosa che mi ha colpito di lei. 

I suoi occhi azzurri come l'oceano, la sua pelle diafana, le sue dita lunghe. 

Tutto di Grace mi ha colpito, quella sera al pub. 

Lei sembrava la cura a tutti i miei malesseri, lei è stata l'alba di un nuovo giorno. Tutte quelle albe che spesso abbiamo visto insieme, abbracciate sulla riva del mare. 

Eppure quei ricordi sembrano appartenere ad un'altra persona. 

Eppure ora, con la mano stretta a quella di Haley, io non riesco a muovere un passo verso di lei, che seduta sui gradini, davanti all'ingresso della sua università, fuma tranquillamente una sigaretta, chiacchierando con una sua compagna di corso. 

Le conosco tutte. Ricordo persino i loro nomi. 

« Avanti, Arya. Forza. » Haley mi dà una spintarella, tastandomi il sedere. 

Molla la mia mano, e poi mi sorride, come se mi stesse incitando a procedere. 

E so che è arrivato il momento. 

Per questo salgo i gradini diretta verso la mia ex ragazza, che quando si accorge di me, l'ombra del suo sorriso svanisce all'istante, lasciando posto ad un'espressione seria. 

« Ciao. » le dico, stringendo le mani in grembo, sentendomi una completa idiota. 

Ed è quello che sono, alla fine, no?  

La sua amica si alza, decretando di volerci lasciare sole. La vedo avviarsi verso un gruppo di ragazzi seduti sul muretto. 

Grace guarda prima me, poi Haley alle mie spalle, poggiata al taxi, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo fisso su di noi. 

Entrambe si scambiano un'occhiata penetrante, che non comprende me. 

Ed è per questo che schiarisco la gola, ricordandole la mia presenza. 

I suoi occhi azzurri ora inchiodano i miei. 

« Cosa sei venuta a fare? » mi domanda, senza neanche rispondere allo stupido ciao di poco fa. 

Le mie mani si torturano in grembo, senza sapere bene che parole usare. 

« Sono venuta a salutarti. Sto tornando a Phoenix. » 

La mia voce esce incrinata, come se l'avessi trattenuta troppo a lungo. 

Grace si alza, afferrando la sua borsa carica di libri. 

« Bene. Potevi anche risparmiarti questo tragitto fin qui. Non ho nessuna voglia di salutarti. » 

Mi dà le spalle, provando a sfuggirmi. Ma la mia mano le stringe il braccio, fermandola. 

Lei non si oppone, e si volta alzando gli occhi al cielo. 

« Aspetta. Fammi solo spiegare. Devi sapere come stanno le cose. » le dico, titubante. 

Lei scuote il capo e allarga le braccia.      

« E cosa c'è da sapere? Stai con lei, bene, l'avevo capito sai? Sei sparita nel nulla, senza neanche avvisare. Ed ora torni qui, pretendendo che io ti ascolti. Cosa ti aspettavi? Un abbraccio di addio, Arya? » 

Glass Dream Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora