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"La sua ipm e ast non sono cambiate,la situazione è uguale,magari dovremmo iniziare un vero trattamento"rispose serio il dottore "purtroppo abbiamo aspettato troppo a lungo,è da quando ti è capitato quell'incidente che ne soffri..non abbiamo una data di scadenza precisa,quindi non sappiamo quanto ci vorrà "concluse l'uomo seduto sulla sedia.

"Va bene,inizierà il trattamento"rispose frettoloso Minho,senza neanche degnare di un sguardo il nipote "ci dica solo cosa fare"si portò la mano nei capelli.

"Ma dovrà prendere una pausa dalla danza"
"Neanche per sogno"contrappose Hyunjin,che non aveva detto una parola per tutto il tempo.
"Non dovresti sforzare troppo gli occhi,e ballare te lo impedisce"provò a sembrare calmo l'uomo.

Si alzò ed iniziò a cercare qualcosa nei scaffali delle lenti "Oppure inizia a mettere queste lenti a contatto"gliele porse "la vista potrebbe tornare molto lentamente,ma dato che non volete fare il trattamento è l'unica via fattibile,o spero"disse con un tono affranto.

"Ma continua a stare con il ragazzo,è strano che tu possa vedere solo lui"disse sospettoso l'uomo.
"Grazie dottore"risposero in unisono "il costo?" chiese Minho tirando fuori il suo portafoglio.

"Non le ho mai fatte usare a nessuno,possiamo dire che sono insicuro pure io,non ve le faccio pagare" rispose alla domanda sorridendo.
Si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta,accogliendo ad andarsene.

Appena usciti da lì,Minho guardò il ragazzo intendo a fissare la scatolina che aveva nelle mani.
"Tranquillo che ce la faremo"lo confortò mettendo una mano sulla sua spalla "in caso prova a baciare il biondino."
"Perchè dovrei?"chiese confuso Hyunjin.

"Non sei tu che guarda drama?"si fece scappare una risata "Il bacio non sistema tutto?"disse come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
"E tu ci credi?"domandò Hyunjin sorpreso.
"Potrebbe essere un'opzione"fece spallucce Minho "potrebbe funzionare"concluse.

-

Il biondo stava camminando tra le strade di Seoul,era stato abbandonato dal suo amico ed ora era solo,diretto al dormitorio.
"Ragazzo"si girò da dove proveniva la voce dalla panchina,si indicò con il dito confuso.
"Ci sono altre persone oltre a noi due?"chiese divertita,Felix,si girò e guardò che c'erano solo persone in auto e altri erano appena saliti sul bus.

Il biondo,si sedette sulla panchina con l'anziana signora,aveva i capelli grigiastri,gli occhi contornati con dell'ombretto azzurro,e le labbra secche.Aveva dei tacchetti rosa,con una gonna e maglia dello stesso colore,ed un cappello alla francese nero,con affianco una borsa nero lucido.

"Mi dica tutto"le disse gentilmente.
La donna sorrise e prese dalla borsa delle carte;Felix capì subito "Io...non credo in cose del genere"provò a rifiutare.
"Solo una volta"lo supplicò iniziando a girarle "hai detto che non ci crede,non ti costerà niente sceglierne una a caso"disse subito dopo.

Il biondo,non poteva rifiutre una signora del genere,accettò la proposta,tanto non aveva chissà cosa da fare.
La donna gli porse le carte e Felix ne scelse una a caso.
"La ruota della fortuna?"lesse indeciso passando la carta alla donna.
"Cosa significa?"chiese.

La donna sospirò e continuò a guardare la carta.
"Questa carta definisce i destini tra le persone"fece una piccola paura "come diversi tipi di fili si intrecciano,tutti hanno un colore"sbattè più e più volte le sue palpebre.
"Signora..."supplicò il biondo di farla contnuare,aveva presto del tutto la sua attenzione.
"I fili possono essere rossi,viola e altri colori,ma il tuo è nero"specificò l'ultma parte della frase.

"Cosa vuoldire?"domandò.
"Ci sarà un evento che ti capovolgerà tutto,la tua fortuna svanirà del tutto,ed il modo per far si che torni tutto alla normalità dovrà far riaccadere l'azione da cui sarebbe iniziata la guerra tra la fortuna e la sfortuna"disse affranta.

"Signora ora proprio devo da fare"finse il ragazzo "in più io sono un ragazzo fortunato"disse scappando.

La signora si alzò per afferarlo,ma era già andato.
Sul volto della donna si formò un sorriso.
"Sei cresciuto dall'ultima volta"guardò il cielo e si risedette sulla panchina.

-

Era ormai tarda sera,nè Hyunjin,nè Felix avevano messo piede nel dormitorio.
Ma finalmente Hyunjin entrò.
"Biondino sono torna"si interruppe notando che non c'era nessuno "to."

Aveva delle buste di plastica in tute e due le mani,aveva anche preso del cibo per lui.
"Non sarà che..."gli venne il dubbio che fosse rimasto bloccato ancora.

Mise le buste sul suo comodino,ma fece cadere una penna,mentre la stava prendendo sbattè la schiena contro lo spigolo.

"Ahiaa cazzo"imprecò alzandosi,mentre provava a portare la mano sulla parte 'ferita'.

Sembrava un gobbo,tutta la schiena curva,stava per avvicinarsi ad aprire la porta,quando qualcuno la aprì dall'esterno e ci andò contro.
Tutte e due chiusero gli occhi poco prima di schiantarsi,ma appena Hyunjin realizzò di star banciando sgranò gli occhi.
Era un semplice tocco tra le labbra,niente di esagerato,un incidente.

Si allontanò e si stiracchio la schiena,dimenticandosi del tutto del dolore alla schiena.

Felix a sua volta era sorpreso,Hyunjin eramolto più alto di lui,perchè doveva essersi piegato alla sua altea proprio oggi,pensò portandosi la mano delicatamente sulle labbra.
"I-io s-scusami..."bisbiglò Felix,ma sentii un odore di Kimchi porvenire da uno dei tavoli che si dimenticò del bacio.
"Ho qualcosa anche io?"chiese provando ad allegerire la situazione.
"Emm...certo"rispose un po'frastornato il moro.

Nella mente di Felix,tornò in mente l'anziana signora,era questa l'aio che mi avrebbe portato alla rovina?Scosse la testa e continuò a mangiare.

Invece,Hyunjin,non sapeva se ndirlo a suo zio sull'incidente di poco fa,ma anche lui scosse la testa e tornò a mangiare.

Per i due ragazzi,anche quest incidente era del tutto chiuso,non ne avrebbero più parlato tra di loro.

|spazio autrice|
Sono vivaa! (purtroppo)
Anyway,con questo capitolo ho cambiato del tutto la trama,dato che tanto mi si sono cancellati tutti. TUTTI. 🤧

p.s.
ipm=ipermetropia(vedere sfocato a qualsiasi distanza)
ast=astigmatismo(vedere doppio)

Spero vi sia piaciuto ✨💕