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"Come può vedere solo me..."
guardò di nuovo la porta e rimise i fogli al suo posto mettendosi sul suo letto e sprofondando la testa contro il cuscino e poi guardare il soffitto.
"Dovrei dirglielo che lo so...?"
pensò ad alta voce,ma cancellò quell'idea subito dalla sua mente.

-Sta con me solo perchè mi vede?-gli venne in mente,e un nodo si formò al cuore,gli faceva male sapere che quelle cose che avevano fatto insieme erano solo perchè lo poteva vedere.
"Chiederò a Minho"concluse"o almeno ci proverò..."

Dopo un po' di minuti passati nel silezio più totale,il biondo decise di andare alla pista di pattinaggio per distrarsi un po'.

-

"Posso sapere chi cazzo ha deciso che avrei fatto questo cazzo di trattamento?!"sbraitò Hyunin entrando nell'ufficio di sua madre,che stava leggendo qualcosa sulla sua sedia.

La donna con un chignon e vestita formalmente con gonna e giacca nera,mentre la camicia e bianca senza alcuna decorazione;il suo viso era del tutto naturale,solo degli occhaili vi erano presenti.

"Inanzitutto,modera i termini"disse mettendo a posta un po' la scrivania e alzandosi"l'ho fatto perchè ne hai bisogno da piccolo,abbiamo aspettato troppo ormai"si lamentò avvicinandosi.

"io non l'ho mai chiesto,questo trattamento mi farà smettere di ballare"rispose.
"Figlio mio,ti devi concentrare sugli studi,il ballo è solo un hobby"le spiegò.

Hyunjin sgranò gli occhi,nonostante gli anni che continuavano a passare,su madre continuava a non accettare che lui ballasse,era quella la sua passione,ma a lei non importava niente.

"Non possiamo chiamare quel chirurgo o cosa sia dalla Cina?"provò a farle cambiare idea,lui non voleva fare niente ci niente.

"Costa trop-"
"Non eri la prima a vantarti dei soldi che avevamo?!Tirali fuori allora!"non la lasciò neanche finire di parlare che ribattè subito,le lacrime gli stavano salendo agli occhi,ma doveva trattenerse,almeno fino a che non sarebbe uscito.

La donna stava per rispondere quandovMinho entrò col fiatone.
"Scusate"respirò profondamente"ci ho messo un secolo per il parcheggio"spiegò mentre si stava rimettendo.
"Nipotino,che ne dici di fare a me?Dai fa parlare me"gli sorrise avvicinandosi e toccandogli la spalla,con una tonalità di voce così seria,che nessuno aveva mai sentito,ne dal dottore,ne da altre parti.

Hyunjin fece come detto e uscì dall'ufficio per poi dirigersi alla macchinette e prendere un cappuccino,sedersi ed aspettare suo zio.

Passarono quasi quindici minuti e nessuno usciva e Hyunjin stava morendo dentro,non voleva smettere di ballare ,neanche per i suoi occhi,anche se doveva.
Finalmente Minho uscì,con un espressione semi soddisfatta e semi triste.
"Allora?"chiese in ansia di una risposta il moro.

Minho fece un accenno con la testa di un 'si' e sul volto del più piccolo si formò un sorriso,e abbracciò subito il maggiore,che ricambiò subito.

"Avete litiato..?"chiese appena raggiunta la macchina.
"Risolveremo,non può obbligarti a fare cose che non vuoi...anche se..."Lo guardò e scosse la testa"lascia stare"concluse mettendo la chiave e partendo verso il dormitorio per lasciare lo studente.

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Nel mentre Felix,stava pattinando per conto suo,faceva un paio di giri per la pista o rifaceva la dannata coreografia in cui aveva sbagliato il famoso passo,che l'aveva fatto finire in un corso del tutto divera.
Ogni volta che la faceva saltava il passo,perchè gli veniva una rabbia immensa,dopo l'esibizione ci era pure riuscito,ma in quel momento no.

Preso dalla rabbia,quando per la millesima volta la stava rifacendo,decise di fare quel maledetto salto.
Lo provò a fare,ma non vi era presente nessuna preparazione,non si era neanche esercitato,ed il risultato fu una caduta di braccio.

Il suo braccio iniziò a sanguinare interrottamente e la pista si stava riempendo di quel liquido rosso.
Non sentiva dolore al braccio,ma lo stesso delle gocce amare iniziarono a scendere.

Senza pulire,lasciando tutti così com'era si diresse verso l'infermeria,che era sempre aperta.
Non c'era gente a quell'ora quindi nessuno l'aveva visto in quelle condizioni.
Prima di entrare scrisse un messaggio a Jisung di raggiungerlo in infermeria all'università e gli mandò pure la foto dall'esterno.

Appena il suo amico arrivò,Felix era già fasciato al braccio,e finalmente capiva che faceva male.
"Non ti chiedo neanche come hai fatto"affermò entrando il castano.
Si sedette su una sedia che era di fianco al biondo.

"Per quanto tempo non potrai fare un cazzo?"chiese.
"Le infermiere hanno esagerato"si lamentò"sto benissimo"disse prima di muovere il braccio e pentirsene subito per il dolore.
"Benissimo..."sospirò.

"Scusa,ma abbandona,e dillo che non sei qui per ballare,il tuo mondo è il pattinaggio,non questo"disse prendendo la mano di Felix,che sbuffò"in più non mi piace il tuo compagno di stanza"si lasciò sfuggire l'ultima parte e si portò subito la mano alla bocca.

"Sono qua solo ed estremamente per mio padre,ballerino o pattinatore dovevo entrare,questo è l'unico posto di cui sono sicuro che mio padre ha messo piede,poi Hyunjin è sopportabile"disse a bassa voce,ma da farlo sentire a tutti,anche all'esterno.

Infatti,Hyunjin era proprio lì dietro,ad ascoltare.
Appena era tornato in stanza non l'aveva trovato ed aveva subito pensato che fosse in pista,e si diresse verso l'università,era una buona idea vederlo pattinare di nascosto.
Ma appena arrivato non lo vide al suo posto erano presenti macchioline rosse,che pulì subito.

Dopo aver fatto tutto si ricordò che proprio il suo compagno di stanza poteva essere stato a fare ciò,si fiondò subito alle due infermerie.
Nella prima non c'era e tirò un sospiro,preferiva non trovarlo in condizioni pietose,ma nella seconda prima di entrare riconobbe subito la sua voce.

Dopo aver sentito dei passi dall'interno si avviò subito verso l'uscita e tornò in dormitorio,così avrebbe fatto di niente e si sarebbe preso cura del biondo,qualsiasi condizione fosse.

|Spazio autrice|
Dovevo postare all'una,ma mi ero scordata:/
Comunque solo a me stanno riempendo di verifiche?No veramente non li sopporto più i miei prof.