Capitolo 17

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Sono passati tre giorni, le ricerche continuano. Il team dell'istituto di New York, lavora senza sosta. <Fiorellino dovresti riposare > < Sto bene Mag. > Alec è stremato, si passa una mano nei capelli, è nervoso. Sa che Jace sta bene, non percepisce sofferenza tramite la runa Parabatai e questo lo conforta.
<Alec!!!!! > Simon è arrivato di corsa. < Cosa c'è Simon? > < Ho delle novità dal mercato delle ombre > PARLA!!!!!! > il tono da Inquisitore spaventa i presenti. < Jace è nel regno fatato. Lily è andata al mercato delle ombre e ha sentito delle fate che parlavano di un prigioniero > <COOSA!!!!! ,Lo sguardo di suo cognato è iniettato di sangue, profonde occhiaie solcano il suo viso "è a pezzi siamo tutti a pezzi" pensa mentre rivolge lo sguardo verso Clary. la rossa alza lo sguardo dal grosso volume che tiene sulle ginocchia e incontra quello di Izzy. Di scatto si alza ma le gambe non la reggono., la testa le gira e poi.... Il buio. Izzy fa in tempo a sorreggerla. <Simon, dammi una mano, portiamola in camera. È stremata poverina. >
Marise entra silenziosamente in camera della rossa. Isabelle è accanto al letto, Magnus con la magia controlla il suo stato di salute. La rossa apre gli occhi. <Dove sono? Cosa è successo? > < tesoro, sei molto stanca ed hai avuto un mancamento. > Il tono di Marise è dolce, materno, le ricorda quello di sua madre. "Oh mamma, quanto mi manchi" <sicura di sentirti bene? > <Si Marise, credo di essere solo stanca, come tutti del resto. Magnus, sto bene vero? > <Si biscottino, stai bene, sei solo stanca. > Lo stregone lancia un occhiata a Marise, che annuisce.< Vado a prenderti qualcosa da mangiare > e, seguita da Magnus, esce dalla stanza <Allora? Come sta? > < Sta bene Marise, anzi stanno bene.. > < un sorriso si allarga sul volto stanco della donna < Vuoi dire che... <Si, mia cara suocera, tra qualche mese sarai nonna. Spero solo che il piccolo Nephilim non erediti l'egocentrismo degli Herondale. > < Vado a prenderle qualcosa da mangiare, poi glielo diciamo insieme. > Magnus annuisce e rientra in camera. <Isabelle sto io con lei, vai a mangiare qualcosa e a riposare un po'. > < Non ce n'è bisogno ragazzi, davvero sto bene. > ma quando prova a rialzarsi, un capogiro la costringe a sedersi di nuovo. <Ok come non detto. Izzy, vai a riposare, io starò bene. > < Ok, ma se hai bisogno di qualcosa chiamami > e le lascia un bacio sulla guancia. < Ecco tesoro, mangia qualcosa > Marise entra nella stanza con un vassoio. La rossa prova a mordere il suo sandwich, ma la nausea la costringe a metterlo via. <Tesoro che hai? > <Niente, solo un po' di..... Perché mi state guardando in quel modo? Magnus, cosa devi dirmi? Ti conosco, mi nascondi qualcosa. È successo qualcosa a Jace???? > < No biscottino, il tuo shadowhunter sta bene... E anche tu, anzi voi, state bene >. Lo sguardo interrogativo di Clary, si sposta rapidamente da Marise a Magnus e viceversa. <Ecco tesoro, quello che Magnus sta cercando di dirti è che... Sei incinta >. <Incinta? Come è possibile? > <Oh.... Vediamo biscottino, quando tu e il tuo shadowhunter..... <Magnus smettila!!!! Voglio dire,...... Prendo la pillola.... > <Beh, vedi tesoro, a volte anche un semplice malessere può annullarne l'effetto.... > <Oh Raziel..... E adesso? >
<Adesso, mille domande ti frullano in testa, lo so, ci sono passata... Ma non sei sola, lo sai, io sono qui e anche gli altri, siamo tutti qui per te. > Clary si sente rassicurata dalla voce di Marise. <Magnus, puoi lasciarci sole per favore? > < Ma certo biscottino, se hai bisogno sono in cucina, vorrei che il mio fiorellino mangiasse qualcosa >.
<Marise..... ecco io... io ho > < Paura? È normale mia cara, tutte abbiamo paura, e quella più grande è di non riuscire ad essere una buona madre. > Clary annuisce, lo sguardo di Marise è pieno di amore, sente che di lei può fidarsi. <Lo sarai, perché hai avuto un ottimo esempio, un bellissimo rapporto con tua madre, è questo quello a cui devi pensare. E Jace, farà salti di gioia quando glielo dirai. Al contrario di quello che lascia credere, in fondo al suo cuore ha sempre desiderato una famiglia. > <Jace..... >le lacrime scorrono sulle guance. L'abbraccio di Marise, la rassicura. <Lo riporteremo a casa, tesoro, vedrai ora pensa a riposare e cerca di mangiare qualcosa,ora hai un piccolo angelo a cui pensare. >
"Siamo tutti qui per te " le aveva detto Marise...
"Jace" il nome dell'amato sussurrato con il cuscino stretto al petto "torna da me Jace, torna da noi"....mormora sfiorando il ventre con la mano.

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