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Arrivo davanti casa sua e stoppo la macchina
"Siamo tutta la settimana che ci pensiamo su ... Quindi che abbiamo deciso di fare ?" Mi chiede scocciato "ma che hai?" Gli rispondo sbottando
"Che ho?...ma sei seria ,io ? Io non ho nulla , sei te che non ti decidi . Io ti ho già detto che penso"
Sospiro portandomi le braccia alla testa
"senti , se per questo anche io ...ma ci dobbiamo decidere . "
"Su questo siamo d'accordo"
"Io a volte per prendere una decisione guardo i pro e i contro , e anche se qui ci sono più contro bisogna usare la testa io non posso nascondere la pancia ancora per molto, perché non so se lo hai capito ma porto in grembo due bambini - mi guarda come dire 'ma secondo te sono scemo?!' - un po' pancia io la noto già, e a breve anche la mia famiglia la noterà . "

"Forse hai ragione tu -dice facendo una pausa per poi grattasti la nuca - non ho pensato a te ma ho pensato più a me. Ho il terrore che mi prendano a pugni " lo abbracciò per poi salutarci , ma prima di aprire lo sportello si gira a guardarmi "pensi che questa sia una buona città per crescere i bambini?" lo guardo alzando un sopracciglio "non ti seguo " annuisce posizionandosi meglio nel sedile

"quando lanceremo la bomba ci saranno più pregiudizi che altro e di sicuro qualcuno non la prenderà per il meglio . quindi la mia domanda è vogliamo davvero crescere i nostri figli in questa situazione ?"
deglutisco...ha ragione , ma pensare di andarmene via da questa città e lasciare tutto , i miei fratelli,amici e familiari mi spaventa "allora , penso che tu abbi ragione in parte . penso che se ce ne andassimo aggraveremmo la situazione ancora di più , e magari li perderemo per sempre " annuisce

"quindi se le cose diventassero impossibili te staresti ancora qui?" mi domanda irritato

"no. facciamo che se le cose diventano impossibili allora ce ne andiamo , ma se così non fosse restiamo ...crescere due figli a sedici anni senza nessuno credo sia impossibile " annuisce

"si , penso sia il compromesso più intelligente"
silenzio, ma non un silenzio di quelli imbarazzanti ,ma di quelli pensierosi .
alzo gli occhi "che c'è ora ?"
"niente-lo guardai di sbieco -okkei , mi hai beccato . sto pensando a qualcosa "
"e..."
"e cosa " mi sbattei una mano in fronte
"a cosa stavi pensando"
"a niente d'importante "
"se...allora perché non me lo dici?"
"senta detective , se ora glielo dico lei non deve sclerare"
"mi devo preoccupare?..."
"no, dipende" e?...
"sai che mi stai facendo preoccupare?"
"si"
"E ALLORA DIMMELO " sbottai
"stavo pensando che ci sarebbe un problemino "

"che problemino?" dissi enfatizzando l'ultima parola

"jes calmati , solo che come hai detto abbiamo diciassette e sedici anni "

"diciassette ,ma non sei della mia annata?"

"sono di gennaio "

"ah..."

te ne rendi conto che non sai manco che giorno è nato il tuo uomo ??!

MA STAI ZITTA TE , sapere altre cose di lui è più importante di un giorno a caso

"in ogni caso c'è una cosa "

"SENTI , ora la smetti di girare intorno è mi dici cosè "

"okkei okkei , ci dovremmo sposare in ogni caso "

"EEE???!!!"

"già ,mi stai guardando come se avessi un'altra testa .smettila"

"sarebbe stato meglio che tu avessi un'altra testa " borbottai

"ti ho sentito , comunque sarebbe per due motivi -lo guardai storta -allora uno,non direbbero nulla se ti volessi anche sposare...sai sei in cinta "

Un Patto Finito Male & Non SoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora