-capitolo 2-

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T/n Pov°

Mi svegliai con dei raggi del sole che attraversavano la finestra. Nonostante fossi sveglia non avevo voglia di aprire gli occhi contando che oggi avrei dovuto lavorare più duramente visto che era sabato. Iniziai a rigirarmi tra le coperte fin quando non sentì il mio stomaco brontolare; segno che era ora di colazione.
Aprì un po' a malavoglia gli occhi per poi sedermi a gambe incrociate sul letto.
Spalancai gli occhi quando mi resi conto che non mi trovavo nella mia stanza e iniziai a cercare qualche oggetto familiare nella speranza che era solo un allucinazione.

Dopo due buoni minuti mi ricordai cos'era successo ieri sera e scattai in piedi per poi dirigermi verso la porta. Non so bene dove voglia andare ma l'importante per ora era capire dove sono.
Aprì la prima porta che trovai e mi ritrovai davanti un corridoio lunghissimo.

Probabilmente mi trovo in una specie di dormitorio o hotel- pensai. 

Mi richiusi dentro la stanza per poi aprire la seconda porta. Essa portava a un bagno, con al suo interno un piccolo lavandino con uno specchio sopra, una doccia abbastanza larga e un gabinetto.
Prendendo un bel respiro mi avvicinai al lavandino per lavarmi il viso e specchiarmi. Almeno non avevo le mie caratteristiche occhiaie, si vede che da quando quell'uomo mi aveva fatta svenire devono essere passate parecchie ore. Tornai nella stanza principale, aprì la finestra e mi ci affacciai.

"spero che tu non voglia buttarti giù"

Saltai in aria quando quando udì questa voce. Mi girai di scatto e notando che era lo stesso uomo della notte prima gli urlai contro.

"mi ha fatto prendere un infarto!! Si può sapere chi è e perché mi ha fatta svenire? Anzi prima mi spieghi dove sono in questo momento e come ci sono finita"
"buongiorno anche a te T/n-chan, vedi per rispondere alle tue domande ora ti trovi in una camera del dormitorio femminile della scuola delle arti occulte a Tokyo, ho dovuto farti svenire perché prima avevo una cosa importante da fare e quindi sarebbe stato pericoloso se fossi stata sveglia"
"d-d'accordo...e lei sarebbe?"
"ah giusto sono Gojo Satoru, insegno in questa scuola"
"bene...ecco...cosa devo fare ora?"
"ora tu vieni con me, fai un colloquio con il preside, se passi sei ammessa alla scuola, altrimenti te ne torni a casa"
"v-va bene allora"

Nonostante avessi capito a stento il senso delle sue parole, mi lavai nuovamente il viso e mi pettinati i capelli con un pettine trovato tra i cassetti di un mobile nella camera.
Una volta finito io e Gojo ci dirigemmo dal preside ed entrammo in una specie di sala con al suo interno numerosi pilastri.
Non feci neanche in tempo per capire dove eravamo che una foce profonda echeggiò tra le pareti.

"Gojo sei in ritardo"
"scusa ma dovevo spiegare un po' di cose a lei" disse indicandomi facendo passare l'attenzione del preside su di me.
"tu chi sei?"
"T-T/n T/c" risposi insicura  
"e perché sei qui?"
"per diventare stregone"
"e perché lo vuoi diventare?"

A quella domanda mi fermai a riflettere anche se la calma non durò a lungo perché venni attaccata da uno dei pelouche che stava costruendo l'uomo.
Non sapendo come difendermi iniziai a schivare più attacchi possibili anche se qualche pugno me lo beccai.

"allora la tua risposta?"
"io voglio diventare...uno stregone perché...voglio proteggere le persone; e ho accettato quasi subito l'incarico...perché quando ho capito che quelli che fin da piccola consideravo poteri pericolosi...potevano essere usati per fare del bene...mi ero sentita felice e sollevata" dissi con il fiatone mentre la scimmia di pezza continuava ad attaccarmi da tutte le direzioni.

Alla fine della mia dichiarazione riuscì ad afferrarle una zampa e a scaraventarla contro un pilastro a qualche metro di distanza.

"bene, sei ammessa. Benvenuta alla scuola delle arti occulte di Tokyo. Gojo sarà il tuo insegnante"
"grazie mill-"

Non feci in tempo a salutarlo che la scimmia mi tirò un pugno in fronte provocandomi un taglio abbastanza profondo per farmi sanguinare.

"oh scusa colpa mia" si scusò il preside, anche se si vedeva che la cosa lo aveva divertito.
"bene T/n-chan andiamo che ti presento ai tuoi compagni!!" disse Gojo...anzi Gojo-sensei aprendo la porta della sala. Annuì semplicemente e lo seguì.

"sensei posso andare prima in bagno a pulirmi la ferita?"
"ok fai pure ti aspetto in cortile"

Fortunatamente trovai un bagno vicino a dove mi trovavo quindi, dopo aver controllato che non fosse dei ragazzi, entrai.
Era un classico bagno scolastico con dei lavandini lungo una parete e delle celle gabinetto (A: non so come definirle). Mi misi a pulirmi la ferita ma continuava a sanguinare.

"ti serve un cerotto?"

Mi domandò una voce femminile. Mi girai e trovai una ragazza con occhi neri e capelli dello stesso colore legati in una coda di cavallo.

"ehm se è possibile si grazie..." non sapevo bene come interagire, sia per via del mio carattere timido sia perché è una perfetta sconosciuta.
"tieni – disse passandomi un cerotto della giusta misura del taglio – si vede che sei nuova. Sei un primo anno giusto?"
"si, o almeno credo...sono appena tornata dal colloquio con il preside e mi ha solo detto che 'sono ammessa'"
"con il preside eh...sei brava allora per avere solo un graffio di solito ci va pesante con tutti. Comunque piacere sono Maki Zenin, secondo anno, ma chiamami solo Maki"
"T/n T/c, è un piacere Maki e grazie per il cerotto"
"di niente, ci vediamo in giro T/n"

Una volta uscita dal bagno mi diressi verso il cortile.
Lo avevo intravisto uscendo dal dormitorio quindi dovrebbe essere vicino...spero...

➪𝐅𝐢𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐞𝐯𝐞 [𝙼. 𝙵𝚄𝚂𝙷𝙸𝙶𝚄𝚁𝙾 𝚇 𝚁𝙴𝙰𝙳𝙴𝚁]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora