22.

215 16 18
                                    

Jade's pov

Non so cosa fare con Noah, ma di sicuro non starò tutta la mattina chiusa qua dentro come una carcerata, perciò esco di casa ed inizio a camminare sul marciapiede ancora bagnato con le mani nelle tasche del giubbotto.

Cammino a testa bassa, sono troppo immersa nei miei pensieri, finché non sento un campanello di bicicletta dietro di me.

Mi giro e noto che è quel coglione di Jaeden.
L'ultima persona che volevo vedere adesso, o forse quel posto era già riservato a Noah e Chloe.

Vedo che il quindicenne vuole parlare con me.
"Vattene" gli dico continuando a camminare senza nemmeno dargli il tempo di iniziare a parlare.
"Oh ma andiamo! Io sono dalla tua parte" inizia a pedalare per raggiungermi.
"Ma di quali parti stai parlando?" gli chiedo girandomi, incuriosita dalla sua frase.
"Lo sai, no?" avanza con la bici superandomi, ma nel vedere il mio volto confuso sospira e cerca di spiegarmi.

"Terra chiama Allyss? Tu contro Noah e quella stronzetta con i capelli neri, si vede lontano un miglio" dice con tono ovvio.
"Intendi Chloe?" gli chiedo, già sicura della risposta.
"Sisì quella là. Volevo dirti che io sono dalla tua parte, anche se mi odi" continua il ragazzo.
"E perché la faccenda dovrebbe interessarti?" gli domando alzando un sopracciglio.
"Stamattina quella mi ha tirato un pugno, devo aggiungere altro?" mi risponde lui, ma non riesco a trattenermi dalle risate nel vederlo così serio.

"Qualcosa di giusto lo ha fatto" continuo a ridere davanti al suo sguardo spazientito.
"Bene. Se non vuoi il mio aiuto allora io-"
"No dai, non ho niente da perdere, dimmi" lo interrompo prima che se ne vada.

Il ragazzo appoggia la bici al muro ed inizia con la sua spiegazione.
"Stamattina camminavano insieme nel corridoio" dice ad un certo punto, e il cuore mi si spezza.
Lo sguardo fisso sul marciapiede.
Le lacrime che si formano negli occhi fino a scivolare giù.
"Hey tutto bene?" mi chiede Jaeden smettendo di parlare e abbassandosi un po', dato che è molto più alto di me.
"S-sì, scusa" rispondo tirando su con il naso e asciugandomi le lacrime, ma nel vederlo non continuare il suo discorso lo intimo ad andare avanti.

"Beh insomma, andando dritti al punto, il mio piano è questo-"
"Aspetta aspetta, piano?" lo interrompo.
"Sì un piano, vuoi che il tuo ragazzo ti tradisca?" mi risponde lui alzando il sopracciglio destro, e io gli faccio segno di no con la testa, anche se...

"Ma io non voglio che lui stia con me senza amarmi!" aggiungo dopo alcuni secondi.
Il ragazzo sospira profondamente alzando dalla sua fronte il ciuffo di capelli per poi riprendere a parlare.

"Allora ascoltami: in questi giorni lascia che abbiano dei momenti da soli, se poi finiranno per fidanzarsi, mi dispiace tanto per te" dice il ragazzo, e a quelle parole non mi sembra più nemmeno il ragazzo che ho conosciuto il primo giorno in cui l'ho visto. Sembra essere maturato, ma sempre il solito bulletto, però allo stesso tempo come se qualcosa lo volesse avvicinare a me, e tutto sommato, se è un po' cambiato non mi dispiace.

E in più, il suo piano non faceva una piega.
Grazie a Jaeden sarei riuscita a scoprire se l'amore di Noah per me fosse vero.

Annuisco e sorrido.
Jaeden si offre di accompagnarmi a casa, ma gli rispondo che sono uscita da poco e che perciò ritornerò a piedi.
Lui sorride e inizia a pedalare veloce come il vento, finché lo perdo di vista ad una curva.
Ora sono di nuovo sola.
Io e il mondo.

***

Noah's pov

Accetto di uscire con Chloe, ma cosa racconterò a Jade? Non penso sia gelosa, ma non sarebbe carino dirle che sono uscito con Chloe, perciò penso che questa volta sarò costretto a mentirle, nonostante odi farlo.

La campanella dell'ultima ora suona e tra i corridoi c'è una gran confusione come tutti i giorni all'ora dell'uscita, così io e la corvina ci incontriamo nel cortile esterno.

"Andiamo?" sorride Chloe quando mi vede davanti a lei, e io annuisco sorridendo.

A piedi camminiamo fino al Mc più vicino, entrambi stiamo morendo di fame e il Mc Donald's è il "ristorante" più economico in città.
Prendiamo le ordinazioni da portar via e ci sediamo con i sacchetti sulla stessa collina dove eravamo stati l'ultima volta che eravamo usciti.
Chloe tira fuori un telo dallo zaino e lo stende sul prato in modo da non sporcarci i pantaloni con l'erba umidiccia, ed entrambi addentiamo i nostri hamburger.

La paura della solitudine ora sembra essere scomparsa, riesco a pensarci come ad un ricordo lontano, con Chloe non mi sento mai solo o imbarazzato, riesco ad essere semplicemente me stesso.

Però Jade ha quel qualcosa...
Con Chloe non ho mai provato quella strana sensazione allo stomaco.
Non ho mai sentito i battiti accelerare o il respiro mancare.
No, è sempre stato un genuino rapporto di amicizia, un'amicizia che si sarebbe rafforzata di più se io non fossi scappato quel giorno, ma non scappavo da Chloe.

Scappavo dalle mie colpe.
Perché scappare è la cosa più semplice da fare nelle situazioni di pericolo.
Invece Jade mi ha insegnato che non bisogna sempre correre via. Bisogna reagire, come lei ha fatto con Jaeden quel giorno.
Ed è qui che capii cosa c'è di così importante in Jade.

Lei tira fuori la parte migliore di me.

E nonostante ora sia in collera con me, la amo come il primo giorno in cui l'ho vista, con i capelli un po' spettinati e il tipico volto imbarazzato del primo incontro con uno sconosciuto.

Continua...

𝐩𝐬𝐲𝐜𝐡𝐨𝐩𝐚𝐭𝐡 𝟐 [𝐧𝐨𝐚𝐡 𝐬𝐜𝐡𝐧𝐚𝐩𝐩] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora