𝐩𝐬𝐲𝐜𝐡𝐨𝐩𝐚𝐭𝐡 𝟐 [𝐧𝐨𝐚𝐡 𝐬𝐜𝐡𝐧𝐚𝐩𝐩]

24. (the end)

Chloe's pov

Io e il castano camminiamo a passo abbastanza spedito verso casa sua, per evitare che inizi a piovere troppo. Penso che ora sia il momento giusto per parlargli di Jade, insomma siamo solo io e lui e nessuno può sentirci, e la pioggia per adesso non è molto forte.

"Noah..." inizio io voltando lo sguardo al ragazzo alla mia sinistra.
"Sì?" mi risponde lui voltandosi a sua volta.
"Devo parlarti di una cosa"
"È importante?"
"Abbastanza. A dire il vero, molto"
"Spara allora" il suo sguardo si fa più serio.

Prendo un respiro profondo.
"L'altro giorno... ho sentito che ti rivolgevi ad Allyss chiamandola Jade. Non stavo origliando o cose del genere, mi è soltanto capitato di sentire e... ho pensato che Allyss è in realtà Jade Miller, mia cugina. È così vero?"  dico tutto d'un fiato, sono ansiosa della sua risposta.

Noah si ferma sul marciapiede, mentre la pioggia continua a battere sulla strada e sulle sue spalle, e lui continua a fissarmi, con quelle sue iridi verde prato.

"Che stai facendo?" gli chiedo confusa.
"Non avresti dovuto saperlo" dice senza nemmeno ascoltare la mia domanda.
"Quindi è lei, presumo" i miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime "perché non mi hai detto nulla?" il mio tono di voce inizia a farsi a singhiozzi.

E poi capisco tutto.
Capisco tutto dal suo silenzio.
Quel silenzio che mantiene ogni volta che qualcuno gli fa una domanda a cui non sa o non può rispondere.
Lui è il mostro che ha fatto impazzire i giornali quasi uccidendo mia cugina.

"Tu mi fai schifo Schnapp" dico con le lacrime che scendono sulle mie guance come cascate, e inizio a correre via sotto la pioggia, cercando di scappare da quello psicopatico; ma sento i suoi passi veloci dietro di me, finché riesce a raggiungermi. E voltandomi, l'ultima cosa che vedo prima di svenire, è il suo volto arrabbiato pieno di lacrime che cerca di afferrarmi per bloccarmi.

Niente dopo quell'orribile scena.
Solo il buio più totale, ma fino ad un certo punto.

***

Noah's pov

L'avevo promesso.
Non avrei più fatto del male a nessuno.
Ma la paura è più forte di tutti i giuramenti che io possa fare.

Prendo Chloe svenuta dal marciapiede, fortunatamente nessuno passa in quel momento, ed inizio a correre verso casa, sempre senza farmi vedere da nessuno. Cerco velocemente le chiavi nella tasca dei jeans e apro di corsa il portone, per poi correre su per le scale e spalancare la porta dell'appartamento.

Trovo Jade, seduta sul letto, con tutto il trucco sciolto sotto gli occhi, sicuramente dalle lacrime.
Lei alza gli occhi dal telefono a me, guardandomi non troppo sorpresa, e la sua reazione mi confonde.

"Jade ti prego aiutami a sbarazzarmi di lei" la imploro con ancora la ragazza tra le braccia.
"Con piacere" la castana si alza dal letto e tira fuori una pistola dal cassetto del comodino accanto ad esso.
"E quella da dove l'hai presa?" le chiedo scioccato.
"Poco importa. Dai appoggiala su quella sedia" mi risponde indicando con l'arma la piccola sedia accostata vicino al muro.

Annuisco e faccio ciò che la ragazza mi ha chiesto.
"Aspettiamo finché si svegli" mi dice sedendosi al bordo del letto proprio davanti alla corvina, e facendomi segno si sedermi vicino a lei.

"Pensavo che voi due foste innamorati" ridacchia.
"È per questo che eri in collera con me? Jade, ma dai, lo sai che amo soltanto te" le rispondo ridendo.
"Già, lo so" mi risponde "ma perché vuoi ucciderla?" mi chiede.
"Ha scoperto del tuo vero nome, e lei è più pericolosa perché ha un legame abbastanza stretto con te..." le dico.

La ragazza mi guarda confusa.
"Che genere di legame?" chiede.
"Mi dispiace. Chloe è tua cugina, Jade" le rispondo.
"O-oh... quindi potrei ritrovare la mia famiglia?"
"Sì beh ma, dobbiamo ucciderla, ricordi?"
"Non posso farlo e non posso fartelo fare. Voglio ritrovare mia madre e mia sorella, Noah" mi dice con sguardo triste.
"Ma Jade io, io andrei in prigione! È questo che vuoi? Non ci potremmo mai più incontrare!" le rispondo con le lacrime che tagliano le mie guance.

"Mi dispiace tanto Noah" mi prende il viso tra le mani, cercando di asciugarmi le lacrime.
"Perfavore non lasciarmi" le dico con il tono singhiozzante e le lacrime sempre più grosse.
"Non ti lascio, mai ti lascerò. Ma io rivoglio la mia vita normale, la mia vita di prima. Rivoglio Finn e Millie, cazzo! Mi hai privata di tutte le persone che amo, e nonostante questo io non riesco a stare senza di te" mi risponde con un tono sia arrabbiato che triste.

Mi sento uno scemo. Un completo scemo.
Le ho rovinato la vita. Bravo Noah, bel lavoro.

Annuisco.
"Se non posso stare con te in questa vita, forse potrò in una prossima" le sorrido alzandomi dal bordo del letto.

"Addio Jade Miller"

***

Narrator's pov

Noah si alzò ed uscì dalla stanza, correndo più che poteva giù dalle scale, anche in strada correva più veloce di chiunque altro. Ed intanto le lacrime si congelavano alle basse temperature, e il suo respiro si faceva sempre più affannato.

Non aveva un posto dove andare, e non avrebbe potuto correre per molto a lungo.

Prima di uscire non sentì nemmeno Jade urlare.
"Aspetta Noah ti prego!" aveva detto la dolce voce della ragazza, ma Noah non aveva più tempo.

Così la castana gli corse dietro, anche lei velocissima, ma mai quanto lui, Noah nemmeno l'aveva notata.

Il ragazzo arrivò ad un ponte sopra un fiume.
Si mise in piedi sul bordo, girato verso la strada, con le braccia aperte.

"Noah! Che stai facendo!" urlò Jade con le lacrime agli occhi, ma prima che potesse finire la frase, il ragazzo si buttò all'indietro senza pensarci due volte. E nemmeno Jade ci pensò due volte, quando fece la stessa cosa, precipitando nel vuoto a nemmeno un metro da lui, tanto che le loro mani si toccavano.

Ora queste erano unite.
Presto i due ragazzi avrebbero incontrato l'acqua gelida del fiume, ma non gliene importava.
Erano insieme d'altronde.

Si dice che i loro cadaveri vennero ritrovati mesi dopo abbracciati l'uno all'altro.

Ah, l'amore.
Solo lui ti rende così pazzo.
Noah amava Jade, e Jade amava Noah.
Erano anime gemelle.
Troppo unite per questo mondo.

Fine