𝐩𝐬𝐲𝐜𝐡𝐨𝐩𝐚𝐭𝐡 𝟐 [𝐧𝐨𝐚𝐡 𝐬𝐜𝐡𝐧𝐚𝐩𝐩]

13.

Jade's pov

Sento una voce chiamarmi dolcemente mentre una mano mi accarezza il viso.

"Jade? Jade svegliati dai" sussurra quella voce inconfondibile.
"Mh?" apro un occhio mentre con l'altro continuo a dormire.
"Io devo andare a scuola" dice Noah "Non so, forse è un po'rischioso farti venire con me"
"No, vengo insieme a te" rispondo alzandomi e strofinandomi gli occhi.
"Mhmh e pensi di venire con quei vestiti?" ridacchia aprendo l'armadio e tirando fuori dei jeans larghi e una maglietta non troppo colorata.
"Grazie" sorrido, e lui ricambia uscendo dalla stanza.

Mi lavo e vesto velocemente, non voglio far aspettare Noah. Anche se esattamente non so cosa farò alla sua scuola, non sono nemmeno iscritta.

"Eccomi" dico arrivata davanti a Noah.
"Che stile signori, chi te li ha dati quei bei vestiti?" ridacchia aprendo la porta d'uscita, e io dietro di lui sorrido arrossendo.

Andiamo a scuola a piedi nonostante lo scuolabus si sia appena fermato davanti a noi, penso ancora per evitare che qualcuno si ricordi della mia scomparsa. Tecnicamente nessuno dovrebbe avermi vista in giro, ho cambiato sia città che stato, e anche se scontato ormai, non ricordo di aver parlato con qualcuno.

Camminando, incontriamo un gruppo di ragazzi che sembrano fissarci un un modo alquanto inquietante, forse era meglio prendere l'autobus.
Uno del gruppo, si direbbe la guida, sembra osservarci più degli altri. Non ha affatto un aria amichevole...
Vedo Noah mordersi il labbro per la paura.

"Va tutto bene?" gli chiedo vedendolo cercare di non guardare i coetanei e tremando un po'.
"S-sì va t-tutto bene" risponde lui balbettando e tenendo sempre la coda degli occhi sui ragazzini.
"Non sembra affatto" dico guardandolo negli occhi, quando il gruppo di ragazzi si avvicina pericolosamente a noi.

"Ecco qua il mio amichetto Schnapp!" esclama il capo della banda.
"Vai via Jaeden" borbotta lui non guardando nemmeno il ragazzo in faccia.
"Ogni giorno esci con una ragazza diversa amico? Sei proprio un don Giovanni Schnapp!" ridacchia il ragazzo seguito dal gruppo, per poi guardare me con aria da psicotico.
"Tu chi saresti?" dico stufa di quella conversazione.
"Casomai chi sei tu stronzetta" ribatte, ma non riesce nemmeno a continuare che Noah gli tira un pugno ben assestato sulla guancia sinistra.
Gli altri ragazzi scappano correndo lasciando anche l'amico disteso in mezzo al marciapiede.

Rimango a fissare Noah.
"Cosa vogliamo fare? Lasciarlo qua? Dammi una mano" mi dice prendendo in braccio il ragazzo col naso sanguinante.
"Certo Schnapp, pensi che mi spaventi?" rispondo togliendogli il quindicenne dalle braccia "Passiamo di qua" continuo incamminandomi in una via buia priva di persone.

• • •

Noah's pov

Jade non smette mai di stupirmi, ora ho capito cos'altro ha in più rispetto alle altre ragazze: è come me... ok forse non è un'assassina ma se lo fosse dovremmo nasconderci tutti quanti.

La seguo dentro il vicolo buio mentre cammina con il ragazzo in braccio e parla di lui con disprezzo, finché lo appoggia ad un muro.

"Cosa facciamo di lui?" mi chiede mentre il ragazzo è ancora svenuto.
"Non lo so..." rispondo con aria pensierosa.
"Lo uccidiamo?" sorride con aria psicopatica.
"Ehm, no. Ma che ti è successo?" le domando ridacchiando.
"Poi i suoi amici cretini capirebbero che siamo stati noi, anche se, talmente sono ottusi, ci metterebbero così tanto tempo per capirlo che faremmo in tempo a cambiare continente dieci volte" continuo io scherzando, anche se in effetti non mi stupirei se succedesse.
"Quindi possiamo ammazzarlo..." insiste Jade avvicinandosi al corpo del ragazzo e alzando un pugno in aria.
"No" rispondo bloccandole il braccio "Aspettiamo che si svegli così coprendoci i volti faremo finta di cercare di derubarlo, lui si alzerà in piedi e correrà via. Non si ricorderà niente dell'incontro di prima insieme alla sua banda".
"Sei un genio Schnapp" afferma la castana.

***

"Andiamo non puoi dirmi che non ascolti i The Neighborhood, sono tra le mie band preferite!" dice Jade facendo ampi movimenti con le braccia mentre siamo quasi arrivati a scuola.

"Non mi piacciono va bene?" ridacchio io "Preferisco di gran lunga ascoltare i Nirvana"
"Allora sei 'di gran lunga' perdonato" sorride la castana.
"Menomale, mi stavo preoccupando" ricambio il sorriso.

Arrivati davanti all'ingresso della scuola, stiamo per entrare quando Jade mi ferma prendendomi  il braccio.

"Che succede?" le chiedo confuso.
"Di chi parlava prima Jaeden" mi chiede facendo il tono più serio.
"Oh ehm, di nessuno, cioè si di una ragazza ma è una lunga storia, possiamo parlarne dopo? Magari potrai anche conoscerla tu stessa" le rispondo un po'nervoso.
"Bene, allora entriamo" sorride leggermente aprendo il portone e incamminandosi per il corridoio.

La sua autostima mi abbatte.
Insomma sta seriamente camminando in mezzo a tutti con passo fiero nonostante sia scomparsa e mai più ritrovata? Non che non possa permetterselo, al contrario, è così bella.

La raggiungo e continuo a camminare al suo fianco. Mentre passiamo notiamo Jaeden con una benda sul naso, Jade si gira verso di me e ridacchia cercando di non farsi vedere.

Arriviamo al mio armadietto.
"Aspetta devo prendere i libri" le dico inserendo il codice nell'armadietto di metallo.
"Noah penso ci sia un problema" mi sussurra.
"Che problema?" le chiedo, già pronto al peggio.
"Non posso dire il mio vero nome ai professori"
"Oh cazzo è vero... ok allora, tu per oggi sei la mia migliore amica, ti chiami Allyss Grey, vieni da.. uhm... Los Angeles. Sei dovuta venire a scuola perché tua madre ti obbligava nonostante tu sia qui in vacanza da me fino a giugno e purtroppo hai dimenticato la carta d'identità a casa" le rispondo improvvisando tutto.
"Ok ma domani dove la prendiamo la carta d'identità?" mi chiede aggrottando le sopracciglia.
"Domani è domani, e per domani ho già pensato tutto io" sorrido facendole l'occhiolino e chiudendo lo sportello dell'armadietto.

"Ora andiamo, abbiamo la lezione del signor  Johnson, un vero rompipalle con i ritardatari" dico incamminandomi verso l'aula e assicurandomi che Jade mi stia seguendo.

Continua...