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Noah's pov

Niente e nessuno ora può impedirmi di trovare Jade, nemmeno se incontrassi tutto il gruppo di Jaeden mi fermerei dal pedalare sotto la leggera pioggia che é appena cominciata.

Il cielo é dipinto di arancione per via del calare del sole, central park con la sua grande fontana appare un paradiso visto da lontano.

Continuo a pedalare, più veloce che posso, nonostante i crampi alle gambe.
I clacson delle macchine suonano, anche a me che spesso mi butto in mezzo alla strada pur di passare prima di dover aspettare un altro semaforo.

Entro nel parco, dato il clima non c'è nessuno.

Le panchine sono tutte vuote, ovviamente: chi si siederebbe al parco mentre piove?
Tra l'altro ora la pioggia si faceva sempre più forte, e i tuoni iniziavano a risuonare per tutta la città.

Sì, non c'è nessuno qua.
Tranne una ragazza, con dei jeans a zampa e una felpa nera.
Non ha l'ombrello, sta semplicemente guardando il cielo lasciando che le gocce di pioggia le entrino in bocca e le bagnino le guance.
Le sue forti risate si sentono fino a qua, a metri di distanza, mentre lei spalanca le braccia e inizia a roteare. É come se il mondo intorno a lei, al suo corpo un po' minuto, non esistesse... come se la terra smettesse di girare intorno al sole per un attimo e iniziasse a girare intorno a lei, che sotto la pioggia quasi torrenziale, era il sole con la sua felicità.

Mi avvicino di più, fino ad essere a un metro da lei.
La ragazza abbassa lo sguardo dal cielo, ormai scuro, guardandomi con i suoi profondi occhi verde smeraldo. I lampioni ora accesi lasciano vedere le gocce di pioggia che battono sul cemento.

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***

Butto la bicicletta a terra.
La ragazza continua a fissarmi sorridendo, come se non capisse.

"Jade?" sorrido mentre una lacrima mi taglia la guancia.
La ragazza sembra continuare a non capire, effettivamente io la vedo perché il lampione é proprio dietro di lei, ma forse la ragazza non riesce a vedermi.

Rischio.
Mi avvicino ancora di più, lei sembra spaventarsi e indietreggia lentamente.
"C-come conosci il mio nome" chiede impaurita.
"J-jade ti prego sono io. Mi dispiace tanto, mi dispiace mi dispiace mi dispiace" singhiozzo.
"Ci siamo mai incontrati?" domanda lei perplessa.

Sospiro.
Probabilmente ha avuto un trauma, non si ricorda niente.

"Ci siamo incontrati, sì. Tu vivevi a New York insieme a tua sorella, una bambina davvero graziosa, eri la sua supereroina. Noi due... beh, ci siamo conosciuti il primo giorno di scuola, io non conoscevo nessuno, ma sapevo che tu saresti stata sicuramente una buona amica, e in seguito una buona fidanzata. Abbiamo, soprattutto io, fatto tanti errori. Imperdonabili errori, che a momenti ci sono anche costati la vita. Pensavo fossi morta, sono mesi che non riesco a toglierti dalla mia mente, ma tu sembri non ricordarti niente" le lacrime mi scendono lungo il viso confondendosi con la pioggia.

Jade sbarra gli occhi, come se stesse rivivendo tutto da capo.
"S-schnapp?"
"Sì! Sì sono io, s-sono Noah!" esclamo sorridendo incredulo.
"Dove siamo? Dove sono Millie e Finn" si guarda intorno "E perché stai piangendo? Non eravamo a febbraio? Perché fa così caldo?" domanda spaesata.

Penso di averla svegliata da una specie di strano coma. Il che é un bene. Le mie preghiere si sono avverate, siamo tornati io e Jade alla vita di prima. Come se quel giorno nel seminterrato non fosse successo niente!

"Jade..."

"Sì?"

Finalmente dopo tanto tempo, tanta attesa, tanta sofferenza, le mie labbra si scontrano di nuovo con quelle dell'unica ragazza che io abbia mai amato e che amerò per sempre.
Il suo profumo di lavanda.
Le sue labbra alla ciliegia.
Le sue mani bagnate strette nelle mie.

Niente può rovinare questo momento.
Dove sotto la pioggia, quella dannata pioggia che anche a Toronto non finisce mai, sono con la ragazza più bella del mondo.
Che mi rende il ragazzo più fortunato al mondo.

Toglie le sue mani dalle mie e le porta sulle mie spalle, mentre io appoggio le mie delicatamente sui suoi fianchi.

La pioggia é diventata un diluvio, ma non mi importa.
Jade si stacca per riprendere fiato e poi riappoggia le sue labbra sulle mie.

"E se la polizia ti vedesse? Jade, siamo a Toronto, non posso spiegarti ora ma ti stanno cercando"  interrompo il bacio.

"Noah, siamo a Toronto, sta diluviando. Pensi davvero che gli sbirri abbiano voglia di stare a fermare la gente?" risponde ridacchiando.

Ricordo quella volta che abbiamo preso la macchina di mio padre.
Uno dei momenti più meravigliosi della mia vita.

Sorrido, non riesco a non farlo.

Continua...

𝐩𝐬𝐲𝐜𝐡𝐨𝐩𝐚𝐭𝐡 𝟐 [𝐧𝐨𝐚𝐡 𝐬𝐜𝐡𝐧𝐚𝐩𝐩] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora