33.Fischi

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Midoriya/pov/

<<Quindi direi che possiamo iniziare>> affermai appena Unity si mise alla sua sedia, prendendo un taccuino e una penna, così da non tralasciare niente.

<<In questi giorni sono riuscito, grazie alle informazioni da No-Gravity precedentemente ricavate, sono riuscito a fare una mappa di tutti i luoghi in cui opera principalmente Saiko, per capire come muoversi nel caso di una qualche azione ufficializzata del nemico>> cominciai, per poi mostrare la mappa di Tokyo, dove, percorso da del filo rosso, si trovavano le zone di azione della donna e, in giallo, le zone appartenenti alla sua lega.

<<Non solo, ho scoperto che sembrano essere in possesso di un'arma a noi sconosciuta. Non sappiamo cosa sia, ma sappiamo che è qualcosa di grosso e pericoloso.>> dissi vedendo come sempre Unity scrivere qualcosa nel suo block notes,

<<Pertanto, abbiamo bisogno di setacciare le zone contrassegnate, trovare la base, infiltrarci e capire che hanno in mente. Non hanno intenzione di un pace e se non agiamo subito potrebbero schiacciarci.>> Esclamai per poi vedere Sunny alzare la mano, chiedendo il permesso di parlare,

<<Be', se è qualcosa di tanto pericoloso e c'è il rischio di perdere mi sembra che sia il caso di chiamare a raccolta il terzo pilastro, non crede? Oppure è solo una stupida invenzione?>> Intervenì la ragazza, mentre Talia annuiva con il capo, palesemente d'accordo con lei.

<<Tokyo è reale ed è inattiva da tre anni e non l'abbiamo mai vista a parte il qui presente Bianconiglio. Probabilmente è morta, non ha senso cercare qualcuno che ormai non c'è più>> esclamò un po' Mina mentre parlava con la coppia, non prestando minimamente attenzione a me,

<<Ma se non facciamo qualcosa verremo schiacciati no? Tokyo è potente ed è brava con la katana da quanto si è sempre detto. Due braccia ed un quirk in più non ci faranno male>> protestò Sunny, cominciando a litigare con Mina, che oggi si vedeva che ne aveva voglia di discutere.

Se prima era quell' Aki a rompere i coglioni, ora anche quelle due avevano appena contribuito a migliorarmi la giornata,

<<State zitte un minuto!?>> Domandai infastidito, e, per fortuna, spaventai le due ragazze, che subito stettero zitte,

<<Tokyo è viva ed è residente in una casa abbandonata ad Hosu, ma per ora non mi sembra il caso di disturbarla e mi sembra che sia abbastanza chiaro che non ci voglia aiutare, se no si sarebbe fatta vedere.>> Esclamai e nemmeno il tempo di finire la frase che sentii qualcuno bussare alla porta.

Todoroki/pov/

<<Quindi, tu sei vicino a Deku immagino...>> disse Aki giusto per parlare, toccando però l'argomento peggiore, ovvero Deku.

<<Se così si può dire.>> Risposi freddo, cercando di fargli capire in tutti i modi che non fosse il momento giusto per parlare di lui,

<<Non è un tipo socievole vero?>> Domandò retorico, e, per la prima volta, gli detti ragione, ma non vinta.

Non parlammo per molto, dopotutto non c'era niente di cui parlare.

<<Tu sei innamorato di Deku?>> Chiese tutto d'un tratto il ragazzo, senza malizia, sola pura curiosità,

<<Io ehm->> pensai a cosa dire, ma un malessere mi invase tutto d'un tratto, partendo dalla testa e espandendosi fino al torace, permettendomi di respirare a malapena.

Vidi anche Aki avere questa sensazione, accasciandosi a terra mentre si copriva le orecchie, come per placare un assordante rumore, che però era assente in quel silenzio; forse era proprio il silenzio stesso ad essere assordante.

Mi girai attratto dalla fonte che tanto mi stava causando dolore.

Guardai sotto, nella hall, vedendo una donna mascherata camminare verso l'ascensore.
Era vestita con abiti tradizionali giapponesi e una maschera a forma di volpe le copriva il volto, impedendomi di riconoscerla.

L'unica cosa che si poteva sentire in quel silenzio era il formato rumore degli suoi zoccoli tradizionali battere sul pavimento, finché non cessò, segno che la donna si era fermata.

Alzò il capo guardandomi in modo penetrante. Sentii il dolore aumentare, quasi fino a farmi svenire, sentendo del liquido colare fuori le moe orecchie.

Portai la mano destra ad una di esse, prelevando del liquido e portandolo all'altezza degli occhi, mentre la vista sfumava.

Il sangue rosso scarlatto quasi brillava colpito dalla luce del lampadario di cristallo, e, prima di svenire, guardai di nuovo la donna.

Portò l'indice al muso dipinto, facendomi segno di tacere.

Perché quella donna mi era così familiare? Perché quasi riuscivo a percepire il suo volto, nonostante non l'avessi mai visto?

Sentii la testa di girare ancora di più, finché trovai un attimo di pace. Il dolore era scemato ma un grande sonno mi fece chiudere gli occhi, ormai troppo sforzati nel guardare quella figura enigmatica.

Macerie, tante macerie...

Dove mi trovo? Sembra un campo di guerra...

La morte mi circonda... cadaveri da ogni parte, armi abbandonate al pavimento polveroso, dove si trovano quelle macerie  causate dalla caduta del piano superiore.

Potevo ben riconoscere i cadaveri... Mina, Shinso e Denki... poco più in là Unity, Shigaraki... Dietro di c'erano quella che riconobbi come Rosalia, mentre affianco giacevano i corpi senza vita, ma comunque abbracciati, di Sunny e Talia...

Perché tutto questo se così familiare?  Perché tutto qusto silenzio? Quasi mi sentivo male percependo quella  soffocante tensione creata nell'androne di non che palazzo.

Sentii un fischio diventare sempre più alto provenire da dietro di me.

Mi girai impaurito, scrutando una figura, che però scomparse appena mi voltai.

Sentii di nuovo il fischio provenire da un ammasso di corpi alle mie spalle, e girandomi di nuovo non potei che trovare desolazione.

Continuai a girare in tondo, sempre più angosciato e frustrato da quella sensazione opprimente.

Tutto d'un tratto vidi il corpo di Midoriya, accasciato a terra in una pozza di sangue.

Corso verso di lui, accasciandosi a terra per vedere se fosse ancora vivo. Si poteva notare voragine trapassargli lo stomaco, mentre io volto, pieno di lividi e graffi, veniva addolcito da un'espressione serena.

In quel momento, nonostante il suo corpo fosse freddo, mi sentii come se potesse sentirmi.

<<Izuku... Ti amo così tanto...>> Sussurrai per poi notare una pistola affianco a lui, che presi, scoprendo che fosse carica.

Prima però che potessi spararmi in testa, sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, facendomi perdere i sensi.

Angolo autore:
Hello my fellows sinners! Come va?

Finalmente un nuovo capitolo di Ipocrisia, cosa ne pensate?

Cosa pensate succeda ora? Pensate sia Tokyo la responsabile ? Oppure Aki?

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, come sempre vi chiedo di lasciare like e commento, ci vediamo in un prossimo aggiornamento

Ciau


Ipocrisia 2 ~tododeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora