11.La psichiatra

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Midoriya/pov/

Cominciai a risvegliarmi, sentendo un fastidioso ronzio invadermi le orecchie.

Provai a muovermi, ma ero legato ad una sedia, così aprii definitivamente gli occhi, accorgendomi di essere in una stanza bianca.

<<Finalmente ti sei svegliato Deku>> disse una donna sulla ventina davanti a me, con un camice bianco e degli occhiali, mentre teneva i capelli biondi legati con una penna.

<<Buongiorno signorina>> risposi debolmente sorridendo leggermente,

<<Bene Deku, io sono la dottoressa Amane, e sarò la tua psichiatra per un periodo tra le due settimane e i due mesi.>> Spiegò la ragazza sorridendo,

<<Bene dottoressa Amane, quindi dovremmo conoscerci no?>> Dissi sorridendo nonostante volessi solo urlare,

<<Benissimo>> rispose la ragazza sedendosi davanti a me,

<<Come ti chiami Deku? Quanti anni hai?>> Chiese la dottoressa prendendo un notebook e sciogliendosi i capelli così da utilizzare la penna.

<<Vuole fare un gioco? Io faccio una domanda e lei risponde sinceramente, e viceversa>> le spiegai,

<<Va bene. Inizio io: Come ti chiami?>> Chiese la dottoressa sembrando stranamente collaborativa,

<<Yamikumo Midoriya. Dove mi hanno portato?>> Chiesi a mia volta e lei rispose:

<<Una clinica psichiatrica. Quanti anni hai?>> Chiese lei,

<<Vent'uno. Lei?>> 

<<Ventidue>>

Andammo avanti così per un po' di tempo, finché non arrivò al suo obbiettivo: perché.

<<Perché sei diventato un villain?>> Chiese la ragazza scrivendo altre cose sul suo notebook,

<<Sa, mi stava diventando simpatica, ma ovviamente mi doveva per forza manipolare per arrivare fino a questo punto, ma nonostante tutto mi sembra giusto rispondere alla domanda.>> Iniziai vedendo la ragazza sorprendersi nel mio accusarla di essere una manipolatrice spudorata.

<<Nove anni fa, stavo ritornando a casa tutto solo. Appena arrivato a casa trovai il cibo freddo, e decisi di coprire le mie ferite, così da non far sapere a nessuno cosa mi fosse successo. Quando mia madre mi venne incontro piangendo mi chiese chi mi avesse fatto questo, e perché ritornassi viola a casa, e sa cosa le risposi? "Non voglio problemi, sono quirkless io. "
Di quella notte mi ricordo i pensieri che scorrevano, il petto che faceva male, l'aria era gelida e dissi a quel bambino che ero pronto a soffrire.
Un po' mi piaceva.>> Le inizia a raccontare mentre la ragazza continuava a scrivere sul notebook,

<<Sa, lei, dottoressa Amane mi ricorda il me piccolo. Ero ossessionato da diventare Hero, ma non avevo un quirk. Cominciai a scrivere tutto quel che sapevo su dei volumi, ogni cosa sul quirk di villain ed eroi. In realtà non ero un quirkless, si trattava solo di un trauma che bloccava il quirk, che poi si sbloccò una sera.>> Continuai avvicinandomi a lei facendole abbassare il quaderno, così da ottenere la sua completa attenzione.

<<Quella sera avevo ricevuto i risultati del test dello UA: ovviamente non ero passato. Litigai con mia madre quella notte e andai al canale per pensare, e lì vi trovai il mio carnefice. Mi sedetti affianco a lui, senza parlare, e lui appena notò la mia presenza si alzò, cominciando a picchiarmi, come per scaricare la rabbia. Ero solo un Deku, un fantoccio con cui potersi addestrare.>> Sospirai sentendo gli occhi bagnarsi,

<<Poi mi buttò nel canale e sbattei la testa, svenendo; ovviamente se ne andò, senza nemmeno curarsi del fatto che fossi vivo o meno.
Fortunatamente mi trovò Stain, il giustiziere; io però non volevo diventare un villain, io volevo essere semplicemente un hero, e scappai. Quella notte, mentre mi dirigevo a casa rividi il mio carnefice; quel che mi fece fu terribile.
Dottoressa, forse potrà sembrare una domanda azzardata e poco professionale, ma lei quando ha perso la verginità? E con chi?>> Le chiesi vedendola arrossire leggermente,

<<B-be' con la mia fidanzata a sedici anni...>> disse imbarazzata mentre si allentava il colletto della camicia,

<<Sono contento per lei. Io invece dovetti subire uno stupro, e mi lasciò lì, a terra, dolorante.
Decisi di andare a casa prendendo tutte le mie cose di nascosto, compresi i volumi, e me ne andai da Stain. Fu io padre che avrei sempre voluto; mi insegnò a proteggermi, a fare i conti, l'inglese e altre lingue. Fu un insegnante, un padre, l'unica persona che si degnò di difendermi e amarmi.
Grazie a lui sbloccai il mio quirk, e quando morì non potei che deprimermi, finendo per suicidarmi. Sfortunatamente caddi contro Kurogiri che aprì dallo spavento un warpe gate e sopravvisi, finendo nel covo della LOV.
Passai qualche anno da loro, mi infatuai di Toga ed ebbi una relazione con lei per qualche tempo.
Poi uccisero All might, e nonostante l'odio che provassi per lui non potei che deprimermi e lasciare la LOV.
Ed è così che nacque Deku.>> conclusi vedendo la ragazza in lacrime,

<<Sta bene?>>  Chiesi preoccupato ma composto,

<<S-si, si, s-solo che mi dispiace per p-persone come lei, a-analizzando il s-suo p-rofilo psicologico non s-sembrerebbe quell' di un v-villain>> singhiozzò lei,

<<Be' signorina, si sbaglia. Sono un villain, sì, sono profondamente ferito, ma pur sempre un villain.
Se devo essere sincero con lei, sono stanco di fuggire, uccidere, alcune volte vorrei fermarmi e ritornare sui miei passi, ed è questo che ho fatto oggi, la ringrazio di cuore.>> Dissi sorridendo e avvicinando le mani ammanettate per stringerle la mano ringraziandola ancora una volta.

<<È stato molto interessante parlare con lei, signore>> mi ringraziò anche lei ed infine chiamò le guardie, così che mi scortassero in una stanzetta bianca, la mia probabile nuova cella.

<<Dopo deve essere sottoposto a degli interrogatori>> mi avvisò uno dei poliziotti che mi avevano scortato alla stanza,

<<Grazie>> lo ringraziai sorridendo.

Mi serviva solo aspettare, prendere tempo, e poi sarebbero venuti a prendermi.
Prima della missione mi ero fatto iniettare un microcip, così, nel caso di una eventuale cattura avrebbero saputo subito dove mi trovassi.

Brutti stupidi ingenui... Spero per loro che ti trattino decentemente, se no dovranno sentire Uraraka e Mina.

Sarebbe divertente vederla in azione dopo tanto tempo.

Hai ragione! Assolutamente ragione!

Già me la immagino trucidarli senza alcuna pietà!

Angolo autore:

Yellow my fellows sinners! Scusate per l'interruzione, ma dovevo finire alcune cose a proposito delle altre storie (a proposito, essendo un* schifo* opportunista, andante a leggerle mi raccomando OwO)

Piaciuto il capitolo?

Cosa ne pensate della storia di Midoriya?

E della psicologa?

Spero vi sia piaciuto il capitolo, come sempre vi chiedo like e commento, ci vediamo in un prossimo aggiornamento,

Ciau

Ipocrisia 2 ~tododeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora