"Cerca di non prenderlo a pugni magari" disse Hyunjin provocandomi, ma lo ignorai e andai da Jeongin.
"S-Scusami..."
Mi ignorò, ma non mi arresi.
"Ti prego..." dissi, sentendo una fitta al cuore.
"Sei già stata abbastanza chiara...Non credi..?"
"Jeongin no...Non hai capito..."
"Hai lasciato che ti baciassi per arrivare qui, v-vero..?" rispose, alzando finalmente la testa e rivelando i suoi occhi tristi, facendo battere il mio cuore più velocemente, spaventata dall'idea di perderlo.
Mi sedetti sul pavimento, accanto a lui.
"Io..."
Non sembrava volermi ascoltare e tornò a guardare il pavimento. Accostai la mano alla sua guancia, obbligandolo a guardarmi, avevo bisogno di lui, avevo bisogno che continuasse a rallegrarmi le giornate.
I nostri sguardi si incrociarono un'altra volta,"Ami ancora Namju, io lo so..." disse strizzando gli occhi e permettendo ad altre lacrime di prendere il sopravvento su di lui, ma non potevo vederlo ridotto in quello stato; mi feci coraggio e anziché controbattere quella stupida affermazione lo baciai dolcemente,"Sei un bugiardo" soffiai sulle sue labbra, guardandolo con occhi da cerbiatto. Lui mi regalò un enorme sorriso e mi strinse a lui, cominciando a ridere allegramente come un bambino.
Peccato che anche un momento bello come quello sarebbe dovuto finire, ma nessuno dei due si immaginava il modo in cui sarebbe successo. Sentimmo Minho bisbigliare rumorosamente "Hyunjin? Hanno fatto pace? Oh, dimmi di sì, voglio tornare a dormire" e quando mi girai nella direzione della porta, mi accorsi di Hyunjin che ci spiava,"Razza di infame! Che ci fai lì, eh?!" dissi, guardandolo minacciosamente.
"SE VI PERMETTETE ANCHE SOLO DI PENSARE DI RINCORRERVI PER LA CASA PER PICCHIARVI COME L'ALTRO GIORNO, CONSIDERATEVI MORTI. ANDATE A DORIRE, RAZZA DI SCIMMIE" ribatté Minho. Era una persona dolcissima una volta conosciuta, ma quando aveva sonno diventava un'altra persona.
"Agli ordini" rispose Jeongin ridendo.
Dopo tutta quella storia non servì ripetermelo due volte, infatti cominciai ad incamminarmi verso la stanza di Jeongin, ma lui mi fece girare e mi prese in braccio a cavalcioni, facendo trovare i nostri visi a pochi centimetri di distanza,"Perché vai a piedi quando puoi avere un passaggio da me?"
La nostra vicinanza mi diede la possibilità di godermi meglio i suoi tratti angelici, a partire dal suo sorriso.
"Ma non state stretti su quel letto? Il divano si può aprire, perché non dormite lì?" chiese Seungmin.
"In realtà non ho la più pallida idea di come funzioni quel coso" rispose il ragazzo in braccio a cui ero.
"Ho già fatto io! Finalmente dopo secoli dormirò da solo, buonanotte!" sentimmo urlare Minho dal salone.
"Bene ragazzi, buonanotte!" dissi io, prima di andare a dormire.
Jeongin andò in soggiorno con ancora me tra le sue braccia e quando arrivammo davanti al divano-letto mi fece stendere sopra, riempiendomi il viso di dolci e umidi baci mentre mi sovrastava con il suo corpo.
"Voglio essere il tuo ragazzo" disse, mantenendosi su con i gomiti posizionati ai lati della mia testa.
Alzai il capo e gli diedi un rapido bacio prima di rispondergli.
"Anche io, prometto che mi prenderò cura di me per non farti preoccupare troppo" dissi ridendo.
Jeongin finì col stendersi accanto a me facendo combaciare la mia schiena con il suo petto, appoggiando la testa nell'incavo tra la mia spalla e il collo. Senza accorgermene mi addormentai con il sorriso -come se fosse possibile non farlo-.
STAI LEGGENDO
Heart way || Yang Jeongin
FanfictionMiyon -una ragazza italo-coreana- torna in Corea per studiare in una delle migliori università di Seoul. _CAPITOLO 5_ "Io non ho ancora capito che cosa è successo" "Innie, sei sordo? È la ragazza di Namju!" "𝘘𝘶𝘦𝘭 Namju? 𝘒𝘢𝘯𝘨 Namju?" ⚠️ATTEN...