Ero lì, su un aereo diretto alla Corea del Sud.
Avevo origini coreane poiché mio padre aveva quella nazionalità, quindi conoscevo in modo abbastanza approfondito sia la lingua che la cultura, qualsiasi cosa mi affascinava di quel paese.
Nonostante mia madre fosse occidentale e avessi un ottimo rapporto con lei, mi sentivo orientale al cento per cento.Non immaginavo che sarei stata in grado di convincere Namju a farmi partire, mi aveva sempre limitata tutto.
Non fraintendermi, ma il tutto mi pressava psicologicamente, andare in Corea era anche un modo per andare via da lui, da lontano non avrebbe potuto controllarmi e io ero felice che avrei potuto finalmente studiare all'estero.Sentivo il cuore martellare nella gabbia toracica, come per voler far sentire al mondo intero che stava battendo dall'eccitazione.
L'altezza era una delle mie più grandi paure, ebbi bisogno di una mezz'ora buona per realizzare che le probabilità di un qualche guasto al motore erano minime, ma alla fine riuscii a godermi il panorama; tutto era immensamente rilassante, la sensazione di esser più leggeri e quella di libertà che si espandeva pian piano nel mio corpo.
Alla fine Namju già mi mancava e sapevo che a distanza di poco tempo avrei avuto una sorta di astinenza nei suoi confronti.
Non appena scesi dall'aereo e disattivai dal mio cellulare la modalità apposita per il volo, comparvero sul display diverse notifiche: Namju.
Chiamate perse e messaggi non letti, così decisi di richiamarlo.
"Sì Namju?", parlai non appena sentii un suono acustico proveniente dal microfono del mio telefono.
"Miyon, non permetterti mai più di ignorare le mie chiamate per tutto questo tempo! Sei via da neanche un giorno e già stai sbagliando tutto!".
Ringhiò possessivamente, ma infondo ero già abituata a quel tipo di atteggiamento da parte sua.
"Ero sull'aereo", sforzai una risata.
"Si può sapere dove hai messo il caricabatterie?","L'ho messo nel cassetto sotto al tuo letto, ti avevo avvisato prima di partire","Ok".
Riagganciò senza neanche aspettare una mia risposta.Kang Namju, mi porterai all'esasperazione.
Vivevo ancora con i miei prima di partire, ma trascorrevo la maggior parte delle mie giornate dal mio fidanzato, quindi era quasi una convivenza.
Lui aveva un'appartamento per sé in affitto dato che era maggiorenne da anni prima che lo diventassi io.
Avevo quindici anni quando lo conobbi, lui ne aveva diciotto e già viveva da solo.Sospirai, chiedendomi se quello che c'era tra me e lui fosse vero.
In preda ai miei pensieri non feci troppo caso alla strada che percorrevano i miei piedi, e prima ancora che avessi il tempo di uscire dall'aeroporto mi scontrai contro un ragazzo.
Barcollai di poco,"Mi scusi!".
Mi accovacciai sulle mie gambe e presi a raccogliere i raccoglitori e i fogli che erano ormai caduti a quella figura e glieli porsi.
Quando alzai lo sguardo i miei occhi si incatenarono a quelli del ragazzo di fronte a me. Erano sottili e simili a due pozzi neri, non avevo mai visto un ragazzo con lineamenti tanto delicati e definiti, ne ero sicura.
I suoi capelli gli ricadevano sulla fronte in una frangia disordinata e gli zigomi sembravano scolpiti talmente erano perfetti."Non si preoccupi", prese i suoi oggetti dalle mie mani e mi regalò un timido ed impercettibile sorriso.
Dio, iniziamo bene il tour.
Il mio telefono prese a squillare una seconda volta, così dovetti risvegliarmi da quello stato di trance che avevo ormai assunto e salutai con un inchino il ragazzo prima di rispondere alla chiamata.
"Pronto?","Tesoro, sei arrivata in Corea? Com'è andato il viaggio?", riconobbi subito la voce di mia madre.
"Sì mamma, tutto bene","Sei già arrivata da zia?".
Ridacchiai al sentire quella domanda,"Ehy, sono ancora in aeroporto! Jisoo mi chiamerà tra poco."Come ad averla chiamata, anche il suo nome comparse sul display, quindi mi affrettai a salutare mia madre per poterle rispondere.
"Ehy~", canticchiai, aspettando che mi rispose.
"Ehy Miyon, io e mamma siamo all'entrata dell'aeroporto, dove sei?","Esattamente di fronte a voi", riagganciai non appena si voltarono verso di me.Durante il viaggio in macchina mi aggiornarono di tutto quello che era successo mentre ero in Italia e non appena arrivammo a casa mi mostrarono la stanza in cui sarei stata fino a quando l'università non mi avrebbe assegnato un alloggio, ovvero quella di Jisoo .
"Grazie di cuore zia", le sorrisi dolcemente e la strinsi in un abbraccio.
Aveva un cuore grande, proprio come mio padre, ero così dispiaciuta che la vita le avesse voltato le spalle in modo così brusco...Rimase incinta di Jisoo e quando suo marito lo scoprì chiese il divorzio. Mio zio non voleva una famiglia, voleva solo qualcuno che gli assicurasse sesso più volte durante la settimana.
Quando nacqui io, Jisoo aveva già cinque anni e mia zia venne con lei in Italia per vedere la sua prima ed ultima nipote.
Dato che il padre di Jisoo non l'ebbe mai riconosciuta, prese il cognome della madre, quindi anche il mio: Park.Dopo aver sistemato le mie cose nella stanza andai a farmi una doccia e Jisoo si propose si asciugarmi i capelli.
Una volta finito ci fiondammo sui nostri letti.
"Allora cuginetta", disse,"Il tuo ragazzo ha ancora manie di protagonismo?"La guardai con gli occhi spalancati dallo stupore, dopo poco scoppiammo entrambe in una fragorosa risata e annuii scherzosamente.
"Taehyung invece è ancora il fidanzato perfetto?", chiesi di rimando e vidi velocemente un colore roseo farsi spazio tra le sue gote.
"Miyon,",mi disse con tono serio, cominciando a farmi preoccupare.
"Credo di essere incinta".Strabuzzai nuovamente gli occhi.
"Dio Jisoo, che aspettavi a dirmelo? Ma soprattutto, che aspetti? Fai un test!", lei mi sorrise e si alzò dirigendosi al suo comodino per aprire poi un cassetto.
"Aspettavo te", disse con uno sguardo complice, poi tirò fuori dal cassetto un test di gravidanza.Aspettai fuori dal bagno per una manciata di minuti e poi la sentii emettere piccoli urletti,"Miyon vieni a vedere!", me la ritrovai davanti subito dopo aver aperto la porta.
Positivo.----------
Ciao a tutte❕❤
Era da un po' che prendevo in considerazione l'idea di scrivere una fanfiction ed ecco qui il primo capitolo, spero solo che vi piaccia come inizio...🥰
Come potete aver già intuito, la protagonista si trova in una relazione tossica da circa tre anni con Namju(che è un personaggio che ho assolutamente INVENTATO, non corrisponde a nessuno nella realtà), per la distrazione si scontra con un misterioso ragazzo e va a stare con sua zia e sua cugina, che si scopre essere la fidanzata di Kim Taehyung e a quanto pare anche la madre del suo futuro figlio.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi va di supportarmi mettete anche una stellina, alla prossima!
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Heart way || Yang Jeongin
FanfictionMiyon -una ragazza italo-coreana- torna in Corea per studiare in una delle migliori università di Seoul. _CAPITOLO 5_ "Io non ho ancora capito che cosa è successo" "Innie, sei sordo? È la ragazza di Namju!" "𝘘𝘶𝘦𝘭 Namju? 𝘒𝘢𝘯𝘨 Namju?" ⚠️ATTEN...