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"Noi otto eravamo amici già prima dell'università, ma solo io e Jeongin andavamo in classe insieme-","C'è davvero bisogno di dirglielo? Ora?" lo interruppe Jeongin.
"Come facciamo a farle capire quanto sia importante che lo lasci se non le diciamo la verità?".
Jeongin non rispose e lasciò che Felix continuasse a parlare.

"Inizialmente ci odiavano a morte, ma quando la professoressa se ne accorse decise di unirci, quindi in tutti i lavori di coppia che ci furono a seguire venivamo messi insieme.
Pian piano legammo sempre di più e finimmo con l'uscire insieme.

Poi...Si trasferì una ragazza bellissima nella nostra scuola...Sembrava un angelo talmente era bella, il suo sorriso avrebbe potuto illuminare il cielo di notte ed era dolcissima.
Il nostro Jeongin fece amicizia facilmente con lei, ma dopo qualche giorno cominciò a chiamarmi ogni due per tre per avere consigli su come comportarsi con lei.
Gli dissi:"Non ti sarai mica innamorato di Dahyun!", e lui mi rispose:"Hyung...Forse sì..."
Penso sia abbastanza inutile specificare che dopo poco si misero insieme, e dovetti anche assistere a migliaia di sbaciucchiamenti!
Ew!
Non fraintendermi, sono stato fidanzato anche io quando ero alle medie, ma un conto è quello di baciare qualcuno, l'altro è quello di vedere qualcuno baciarsi!
Ma calmiamoci, questa non è la storia di come sono diventato una candela.
All'ora di pranzo di ogni giorno ci sedevamo in mensa, tutti e tre insieme, ma cominciai a notare che Namju guardava decisamente troppo
Dahyun, e quando lo feci notare a Jeongin mi disse che era solo mia impressione.
Continuò a insistere sul fatto che io mi facessi troppi complessi fin quando, sempre a mensa, Namju si avvicinò a Dahyun e la baciò.
Ricordo ancora la sua espressione pietrificata, Jeongin era andato alla macchinetta per prendere dell'acqua, ma tornò in tempo per assistere a quella sgradevole scena.
Era come se in quel momento tutta la scuola stesse facendo silenzio, l'unico suono che si sentì fu quello della bottiglietta che cadeva per terra.
Un secondo dopo Jeongin e Namju si stavano praticamente azzuffando, niente di troppo serio per fortuna.
La voce squillante di Dahyun non tardò a farsi sentire, urlava, chiedendo disperatamente a Jeongin di fermarsi prima che fosse finito nei guai.
In poco tempo diventò Jeongin quello che stava sotto e Namju non si risparmiò dal dargli diverse ginocchiate allo stomaco.
Ormai ero diventato il suo migliore amico, non potevo non far nulla in un momento del genere.
Mi scagliai su Namju e lo alzai afferrandolo dal collo della divisa e lo sbattei alla rete di ferro che circondava la mensa.
Solo la vicepreside riuscì a fermare quel momento. Ci prese in disparte, uno ad uno, e ci chiese cosa fosse successo, poi saltò fuori il nome di Dahyun.

Anche lei, come noi, venne portata nel suo ufficio e le venne imposto di raccontare la sua versione, ma io, che ero nell'atrio, riuscii a sentire chiaramente ogni suo singhiozzo.
Era mortificata per aver scatenato tutto quel putiferio e in più si sentiva violata, ma per Namju non era ancora finita: andò a dire in giro per tutta la scuola che aveva visto Dahyun prostituirsi nel bagno dei maschi e che soprattutto, Jeongin aveva fatto un 'abbonamento', o almeno, lui così lo chiamava, per avere servizi costanti.
La voce arrivò al preside e dopo averne parlato con Dahyun, Namju fu espulso.
Chiunque non faceva che prenderla in giro, mi faceva male il cuore solo a vedere come era vulnerabile al giudizio degli altri.
Dopo qualche giorno dall'accaduto chiese una pausa a Jeongin, dicendo che non sarebbe potuta più funzionare in quelle condizioni, solo dopo scoprimmo che si era trasferita in Giappone.
Non la sento da allora, ma secondo i professori, i suoi genitori decisero di andare via da quel quartiere per non far pesare la situazione alla figlia e il padre trovò lavoro in Giappone, quindi andarono lì.
Jeongin stette male per mesi, quasi un anno.
Quando finimmo la scuola provò a ricontattarla e ci riuscì, ma lei aveva già voltato pagina e aveva trovato un fidanzato, a detta sua "più in grado di proteggerla".
Devo ammettere che anche io mi ero affezionato molto a Dahyun, non avrei mai pensato che avrebbe mai fatto quel tipo di insinuazioni. Finii per contattarla anche io e nonostante sembrasse particolarmente distaccata mi rivelò di aver provato a dogliersi la vita un paio di volte, a quanto pare lì in Giappone non se la sta passando bene e ora dovrebbe avere anche una psicologa".

Ascoltai l'intera storia con la bocca semiaperta e gli occhi sul punto di schizzare fuori dalle orbite.

"Basta così" disse il più piccolo.

Namju aveva fatto tutto questo...?
Notai Felix guardare Jeongin con preoccupazione, giusto per assicurarsi che stesse bene e io mi unii a lui. Notammo che aveva uno sguardo vuoto e stringeva le mani in dei pugni talmente serrati che avevo l'impressione che le unghie avrebbero potuto oltrepassargli il palmo.

"Non lo sapevo..." riuscii solo a sussurrare.
"Non farti trattare in quel modo da lui." disse Felix.
"J-Jeongin...S-Scusami...", provai ad appoggiare la mia mano sulla sua ma lui si alzò di scatto dalla sedia.
"Non ho fame."
Era diventato così distaccato da un momento all'altro e mi faceva un po' male.

Un attimo...perché voglio le sue attenzioni...?

Insomma, non posso di certo essermi innamorata di qualcuno che conosco da così poco...
No, è impossibile, sarà solo la fame a farmi brutti scherzi.

Guardai Felix in cerca di risposte, ma fece spallucce.
"Be'...Buon appetito allora...", disse lui passandomi la scatola di ramen d'asporto e dividendo le bacchette usa-e-getta.

Infilai in bocca il primo boccone e mi sembrò di aver appena mangiato la cosa più gustosa che potesse esistere al mondo.
I miei occhi si illuminarono e guardai Felix con la bocca ancora piena.
"Buono eh?", si mise a ridere e per quanto fosse veloce lui a mangiare, io finii per prima.

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Oggi ho voluto portarvi un capitolo un po' diverso dagli altri -ma soprattutto più calmo- e scopriamo quello che c'è tra Jeongin, Felix e Namju.
In realtà non so se questo capitolo sia molto soddisfacente, ma ho voluto provarci comunque.🥺❤

Heart way || Yang JeonginDove le storie prendono vita. Scoprilo ora