*Consiglio: Ascoltate
la canzone che vi ho messo
qui sopra in loop mentre
leggete per una migliore esperienza💕JISUNG'S POV
"Bella recita" disse Namju dopo esser sceso dalla macchina. "Devo dire che avete delle capacità di recitazione molto avanzate" continuò provocandoci. "Prendetelo" disse infine, riferendosi a me. Cominciai a guardarmi intorno, vedendo circa quattro uomini correre prepotentemente verso di me. Appoggiai la mano sulla pistola che faceva capolino dalla mia tasca intento ad estrarla, ma la voce di Miyon catturò la mia attenzione, "Fermi!" disse,"Namju, perché fai tutto questo? Da quanto tempo fai del male alle persone in questo modo..?". Quando lei parlò tutti gli uomini che erano intenti a raggiungermi si fermarono, come se lei valesse almeno quanto il loro capo. Rimasi completamente sconvolto dall'audacia di Miyon, dato che per parlare davanti ad una persona come Namju con quel tono ce ne voleva molta. "Non datele ascolto. Procedete". Coloro che erano già prima intenti a prendermi arrivarono davanti me, ma proprio quando estrassi la pistola due di loro mi bloccarono con forza per tenermi fermo, altri due mi puntarono la loro arma alla testa. "TI PREGO!!" urlò la mia compagna con una potenza vocale che non credevo potesse essere umana, facendo nascere dentro di me uno spiraglio di speranza. "Ti prego...Verrò con te, farò tutto quello che vuoi. Anzi, potrai farlo tu tutto quello che vuoi...Ma ti supplico, lascialo andare" continuò Miyon, con il suo petto che faceva su e giù freneticamente. "Non se ne parla! Se avete intenzione di uccidere lei dovrete prima riuscire a far fuori me!","Be' non credo che tu sia in posizione di dire stronzate del genere" sputò acido Namju. Avevo bisogno di liberarmi se volevo salvare sia me che Miyon. Diedi un calcio da dietro all'uomo che mi manteneva a sinistra ed una gomitata a quello di destra e con agilità riafferrai la mia pistola, ma appena Namju si rese conto del controllo che stavo acquisendo della situazione tolse la sicura dalla sua arma e mi sparò un colpo.
MIYON'S POV
Un urlo lancinante proveniente dalla direzione di Jisung mi obbligò a girarmi verso di lui e ciò che vidi mi fece tremare le gambe. Era accasciato al suolo, con una mano sulla spalla per provare a controllarne l'emorragia, ma i suoi vestiti e la sua mano erano ormai impregnati di sangue. "N-Non può essere..." balbettai impaurita come non mai,"Lasciatelo pure lì e ricordatevi di incendiare la sua auto, in queste condizioni non potrà vivere ancora per molto," disse Namju facendomi spalancare gli occhi, per poi girarsi verso di me,"sali in macchina, torniamo in Italia". Mi rifiutai di ascoltare le sue parole. Non potevo crederci, non poteva finire in quel modo, Jisung non poteva morire a causa mia.
JEONGIN'S POV
"Cazzo hyung, vai più veloce" imprecai per l'ennesima volta contro Chan che stava guidando il van. "Vedo delle macchine" disse Minho, seduto accanto al leader.
"Hai ragione, credo siano lì","È impossibile! Perché dovrebbero essere fermi?!" dissi io preoccupato. "Porca puttana!" esclamò il più grande. Mi affacciai dal mio sedile per concedermi una visione migliore, e tutto ciò che vidi fu Miyon in bella vista.MIYON'S POV
Un van si avvicinò a noi e quasi piansi di gioia quando vidi Chan alla guida. Non avevo ancora la più pallida idea di cosa stesse succedendo intorno a me, assolutamente nulla riguardo allo strano comportamento di Jeongin e degli altri , assolutamente nulla riguardo al perché Namju e altri uomini ci avevano seguiti e non sapevo neanche perché dietro di loro c'era quel gruppo di persone che avevo amato così tanto fino alla mattina precedente.
Fanculo il resto, sono la mia casa...
"Guardali, prima accordano di venderti come se fossi carne da macello e ora vengono qui per fingere di volerti proteggere, che attori!" disse Namju, "Miyon, non credere a queste stronzate!" gridò in preda alla rabbia Changbin. Per un momento fui tentata dal credere a Namju, ma decisi di fidarmi per una seconda volta della mia piccola famiglia, dimenticandomi tutto il rancore del giorno precedente. "Jisung!" esclamò Seungmin facendo girare tutti nella direzione del diretto interessato. "Okay, ora mi hai rotto il cazzo coglione di merda" sbraitò Minho quando vide il suo migliore amico sanguinante. Estrasse due pistole dalle tasche e dopo essersi riparato dietro ad una macchina cominciò a sparare all'impazzata. Rimasi sotto shock nel momento in cui lo vidi in grado di manovrare alla perfezione armi pericolose come quelle, soprattutto sapendo che avevo vissuto con lui per mesi, all'oscuro di tutto. Persi completamente la testa quando vidi anche gli altri in possesso di una coppia di rivoltelle, compreso Jeongin. Tutti cominciarono a sparare, proiettili viaggiavano da un lato all'altro di quella strada tanto isolata nella quale riecheggiavano infiniti colpi di pistola. "Togliti di mezzo" disse preoccupato Chan dal mio essere nel bel mezzo della sparatoria, afferrandomi per le spalle e portandomi al sicuro. "Rimani qui e non muoverti, okay?". Non risposi, stavo cercando di realizzare tutto quello che stava succedendo decisamente troppo in fretta, ero completamente congelata. "Cazzo Mi', non di nuovo, non è il momento di scherzare!". Mi stavo facendo sconfiggere dalla paura e mi stavo allontanando dalla realtà un'altra volta. Chan lo sapeva benissimo, lui sapeva tutto. Ogni notte, quando avevo attacchi di panico, mi riportava alla concretezza, ma non potevo farcela da sola. Jeongin si accovacciò al mio fianco prendendomi la mano ed appoggiandola sul suo petto. "Lo senti? Il mio cuore ha paura tanto quanto il tuo, ma ce la faremo, ne sono sicuro". Finalmente i miei occhi si riempirono di colori e riuscii a mettere a fuoco tutto ciò che mi circondava. Annuii e cominciai a prestare più attenzione a ciò che succedeva, solo allora mi resi conto che mentre tutti noi eravamo al riparo, Jisung era ancora cosciente e in un punto davvero pericoloso a causa di quello che stava succedendo in quel momento, era allo scoperto. Aspettai il momento più adatto e balzai via dal mio riparo, correndo verso il mio amico per trascinarlo dietro alla macchina più vicina. "Porca puttana..." imprecò quando le mie mani entrarono in contatto con il suo corpo dolorante. "Resisti Hannie". Arrivammo al nostro ridosso e mi inginocchiai di fronte alla sua figura stesa sull'asfalto, "Presto sarà tutto finito e mi prenderò cura di te, te lo giuro. Ti prego, rimani qui con me...". A quel punto si avvicinò a noi Felix, ispezionando la ferita del nostro amico, "Non è un punto mortale, ma comunque non dovremmo sottovalutare il fatto che abbia un buco nella spalla".
Sentii Felix inveire e la sua voce diventò improvvisamente più lontana. Non feci in tempo a girarmi che due grandi mani afferrarono bruscamente il mio corpo, tenendomi le braccia dietro alla schiena. L'uomo dietro di me mi incitò a camminare e mi avvicinò a Namju facendo rimanere tra di noi solo una decina di metri e permettendomi di deplorare l'orribile vista di tutti i miei compagni vulnerabili sotto la salda presa di quegli uomini grandi e maneschi mentre si dimenavano per liberarsi. Uno di quei bastardi prese anche Jisung nello stesso modo, mettendolo in una posizione inimmaginalmente dolorosa che faceva pressione sulla sua ferita. "Credo sia abbastanza scontato che vi ammazzerò tutti..." cominciò a dire Namju,"ma se posso esprimere un desiderio...C'è qualcuno che vorrei veder soffrire come un cane sotto ai miei occhi da un po' di tempo...". Sapevo già di chi parlava, ma anziché lasciare che il mio corpo si facesse schiavo della paura, agii di istinto. Diedi una forte testata all'uomo che mi precedeva e mi appropiai della sua pistola proprio mentre quella di Namju puntava Jeongin. Presi la mira e premetti il grilletto a sangue freddo. Vidi il suo corpo cadere a peso morto per strada, be' forse il peso non era l'unico ad esser morto. Avevo appena ucciso una persona, ma di rimpianti non ne avevo, mi restava solo da liberare i miei compagni dagli uomini di Namju che lottavano per rimanere in vita.
JEONGIN'S POV
Guardai Miyon semplicemente senza parole, come tutti gli altri del resto. Non erano rimasti altri uomini, gli unici ancora in vita erano quelli che ci stavano bloccando, al che imitammo la mossa svelta della nostra compagna e ci rimettemmo in pista. A quel punto era rimasto solo un uomo: quello che impediva a Jisung di muoversi. "Provate a torcermi un solo capello e gli faccio saltare la testa in aria!". Feci un ghigno compiaciuto notando Hyunjin dietro al coglione che credeva di poter competere contro otto persone, poi lo colpì con il corpo di una delle pistole che aveva nelle mani e l'uomo cadde per terra privo di coscienza, ma ci pensò Minho a togliergli la vita una volta per tutte. Finalmente tutto era finito. Rimasi in piedi a fissare Miyon come un idiota fino a quando non si rese conto del mio sguardo dedicato a lei. Mi avvicinai fiaccamente, quasi incredulo di poter rivederla, nonostante fossero passate poco più di ventiquattro ore. I suoi occhi si riempirono di lacrime quando fui a un solo passo da lei e si lanciò su di me abbracciandomi. Rimasi inizialmente sorpreso dal suo gesto, ma lasciai cadere le pistole e avvolsi le mie braccia attorno al suo esile corpo. "Non lasciarmi mai più, ti supplico!" disse stringendo la mia maglia e strofinando la testa contro il mio petto. Appoggiai le mie mani sulle sue guance e le feci alzare la visuale. "Non succederà più". Inclinai la testa di lato e mi avvicinai alle sue dolci labbra, il cui sapore era drogante. Era un semplice bacio, ma allo stesso tempo non lo era, alla fine mi importava solo riaverla tra le mie braccia, contava solo quello.
-FINE-
Sono davvero soddisfatta di questa storia, penso che per essere la prima volta che scrivo qualcosa abbia fatto davvero un buon lavoro.
Ad essere onesta avrò cambiato la trama tipo 100 volte, infatti all'inizio il tutto si sarebbe dovuto svolgere all'interno della JYP, contando i boys+Miyon come gli Stray Kids, ma per una serie di problemi sono finita col dover cambiare tutto. Ora come ora la storia non ha migliaia di voti o di visualizzazioni, ma mi va bene così, mi bastano perché pensandoci non mi aspettavo neanche quei pochi traguardi che ho raggiunto, in fondo molte storie diventano più conosciute solo dopo che è passato del tempo e io ho appena finito di pubblicarla (escludendo l'epilogo).
Rileggendo i capitoli non riesco ancora a credere di aver scritto tutto questo da sola e mi ritrovo a pensare a cose come:"La me del passato ha avuto davvero tanta pazienza nell'ideare tutto questo" dato che è iniziato tutto da me, partendo dalla copertina e arrivando all'intera trama.
Non credo di averlo mai detto, ma la storia avevo iniziato a scriverla verso settembre e l'ho finita durante i primi giorni di giugno, e ora che ho finito di controllare e pubblicare tutti i capitoli ho realizzato che mi manca davvero tanto scrivere. Pensavo di cominciare ad abbozzare una seconda storia su Jisung (dato che avevo già in mente un paio di cose a riguardo) e nel caso cominciassi a scriverla credo che ci metterei un bel po' -quindi conterei una decina di mesi prima di cominciare a vedere qualcosina dato che sono una lumaca a scrivere-, ma non so se avrò molto tempo a disposizione, quindi non vi prometto nulla <\3
Ci vediamo domani con l'epilogo💕
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Heart way || Yang Jeongin
FanfictionMiyon -una ragazza italo-coreana- torna in Corea per studiare in una delle migliori università di Seoul. _CAPITOLO 5_ "Io non ho ancora capito che cosa è successo" "Innie, sei sordo? È la ragazza di Namju!" "𝘘𝘶𝘦𝘭 Namju? 𝘒𝘢𝘯𝘨 Namju?" ⚠️ATTEN...