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"Ho comprato anche il tuo yogurt preferito...Non vuoi neanche questo?" chiese Jimin uscendo dalla busta della spesa l'ennesimo prodotto. "Jimin davvero, non ho fame...","Non puoi non mangiare neanche oggi...È da ieri che non tocchi cibo...","Jimin cazzo, non ho fame!". Già, non avevo fame da decisamente troppo tempo, ma non potevo farci assolutamente nulla. "O mangi o dico a Jisung che continui a digiunare!","Oh, ma per favore!" sbuffai.

Ero ufficialmente la sua coinquilina da solo un giorno, ma non faceva altro che insistere sul fatto che dovessi mangiare. Jisung si era preso la briga di accompagnarmi e aiutarmi con le valigie, mi ero addormentata in macchina e lui mi aveva portata in braccio per le scale per non svegliarmi.  Era passato un giorno. Un giorno in cui non avevo fatto altro se non pensare alla poker face che avevano gli altri quando ho lasciato casa e le parole di Chan:"Si sistemerà tutto, solo...aspetta un po', okay?".

"Sono preoccupato per te...Mangia qualcosa, ti prego". Sentii la preoccupazione nella sua voce e provai a tranquillizzarlo,"Ti prometto che mangerò qualcosa, ma non ora...Vado a farmi una doccia","Va bene, ti aspetto e andiamo a lezione insieme".

***

"Ehy! Hai usato il mio shampoo!","Mi piaceva" risposi facendo spallucce con disinvoltura ed entrando in macchina. Passò qualche minuto di silenzio, quando sentii la mia canzone preferita in radio e Jimin alzò il volume,"Adoro questa canzone!" disse lui, ricevendo finalmente entusiasmo da parte mia,"Oddio Jim! Anche io! Alza ancora di più il volume, dai!!". Duettammo a squarciagola quella fantastica canzone e scoprii che Jimin aveva davvero una bella voce, rimasi un attimo spiazzata ma alla fine fu lui quello che si complimentò, mi disse che ero bravissima a rappare, cosa abbastanza palese dato che la parte rappata della canzone era parecchio movimentata e io non avevo avuto nessun tipo di difficoltà nell'affrontarla. Il mio telefonò vibrò segnando l'arrivo di una notifica. Sbiancai. "È lui" dissi a Jimin con le mani che tremavano. "Apri la notifica, che aspetti!". Feci come disse, ma me ne pentii in poco tempo.

"Cancella il mio numero
e non scrivermi"

"Mi ha detto di non scrivergli" dissi a Jimin. "Oh ma che cazzo! Lascialo perdere!" rispose lui furioso. 

Arrivati all'università ci dividemmo a causa delle diverse lezioni, ma avevo dimenticato un dettaglio: ero in classe con Jeongin in ogni lezione perché facevamo gli stessi corsi. Entrai in classe senza ancora aver pensato seriamente ad un 'piano' sul come comportarmi, ma mi resi conto solo della presenza di Jisung tra i banchi; degli altri non c'era ombra. Mi sedetti vicino all'unico sulla quale sentivo di poter contare in quel momento: lui. "Prima che tu me lo chieda, hanno cambiato gli orari dei corsi per quello che è successo tra voi".

Ottimo.

Lasciai cadere disinteressatamente il mio zaino sul pavimento e mi sedetti al mio posto.

"Dimmi un po'...Jeongin ha parlato di me da quando me ne sono andata? Oppure...Sai cosa gli è preso così improvvisamente?".

Scosse la testa. "Capito..." dissi. "Comunque, ho dimenticato un paio di scarpe da voi, potrei-","No, non venire!" disse tutt'un tratto con un tono di voce più alto nel panico più totale, richiamando l'attenzione dell'insegnante. "Han! Se non è interessato alla lezione è pregato di abbandonare immediatamente l'aula!". Nello stesso momento il telefono di Jisung che era ancora sul suo banco si illuminò e riuscii a leggere a malapena un messaggio che recitava 'Portala via, stanno venendo a cercarla' senza fare in tempo a leggerne il mittente. Jisung mi afferrò velocemente per il polso e mi trascinò con rapidità fuori dall'aula. "Aspetta! Vai piano!". Non mi diede ascolto fino a quando non arrivammo in macchina, dove premette l'acceleratore con prepotenza inaspettata. "Mi dici dove stiamo andando?!","Non distrarmi cazzo! Non è il momento delle spiegazioni!" mi rispose alzando la voce in mia presenza per la prima volta, cogliendomi di sorpresa. Passarono minuti su minuti, ma ad un certo punto mi resi conto di alcune macchine che erano dietro di noi da diverso tempo nonostante la nostra velocità,"Stiamo scappando da quelli di dietro?","Che intendi?!". Jisung guardò alle nostre spalle con l'aiuto dello specchietto retrovisore e sembrò essere indeciso sul da farsi. "Avevi detto che Namju ha la posizione del tuo cellulare?","Sì" dissi annuendo,"Sai come si toglie?" mi chiese,"No purtroppo, per(ché)-". Non potetti finire la frase che Jisung mi sfilò il telefono dalle mani e lo gettò dal finestrino. "Ma sei pazzo?! Mi dici che hai oggi?! Siamo in macchina da decisamente troppo tempo, siamo in mezzo al nulla e non sembra neanche che tu sappia dove stiamo andando!","Non so che dirti! Hai completamente ragione, non ho la più pallida idea di dove ci troviamo in questo momento! Ma guarda un attimo in una di quelle macchine, non ti sembra di conoscere il figlio di puttana che sta guidando?!". I miei occhi si svuotarono di qualsiasi cosa provassi in quel momento e sentii le forze abbandonarmi non appena vidi Namju. Il mio compagno distolse lo sguardo dalla strada, rivolgendolo a me preoccupato. "Miyon cazzo! Resisti! Li semineremo presto, te lo prometto!". Cominciai a dimenarmi sul sedile, tirandomi i capelli, "Non lasciarmi da lui! Jeongin ti prego, portami via!"

JISUNG'S POV

Spinsi ancora di più la suola contro l'acceleratore. Vederla in quelle condizioni mi prese alla sprovvista, stava andando in iperventilazione davanti ai miei occhi ed ero solo, non potevo far nulla per aiutarla dato che stavo già guidando, ma sentirla chiamarmi con il nome del mio migliore amico mi permise di vedere meglio la storia dal suo punto di vista. Non aveva sbagliato, era davvero convinta che io in quel momento fossi Jeongin a causa di quel suo momento di incoscienza e sembrava aver dimenticato della loro discussione. Era incredibile, nonostante tutto continuavano ad amarsi a vicenda. Tutti noi sapevamo che quando Jeongin aveva detto la parola 'Infinito' ci stava avvertendo dell'inizio del piano, ma lei non poteva saperlo. Namju era venuto a conoscenza del nostro indirizzo e ci aveva minacciati di usare le maniere forti se solo ci fossimo rifiutati di consegnargli Miyon, eravamo stati costretti a trasferirla per questo, altrimenti se la sarebbe ripresa da sé. Secondo il piano di Chan dovevamo fingerci ostili nei suoi confronti per impedirle di tornare, solo io avevo il permesso di parlarle perché le avevo già dimostrato di essere dalla sua parte e ci serviva che non perdesse la fiducia in almeno uno di noi per non perderla troppo di vista. Jeongin era stato male per tutta la notte e non aveva chiuso occhio. Quando mi aveva mandato quel messaggio, dicendomi di portarla via, Namju e il suo gruppetto di malviventi erano appena passati da casa nostra per lei e i miei compagni non erano venuti a lezione per fingere che fosse scappata quando abbiamo provato a convincerla a tornare da lui, cosa che ovviamente non avevamo neanche provato a fare. Frenai quando notai altre macchine a favore di Namju bloccarci la strada, mettendoci in trappola. Costrinsi me stesso a non farsi prevalere dall'ansia e uscii dalla macchina.

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Non io che sono andata
a riscoprire il P.O.V di
Tik Tok in cui si dice
"I love you for infinity"
per mandare messaggi
in codice😭

Heart way || Yang JeonginDove le storie prendono vita. Scoprilo ora