Negli anni seguenti, Sofia non ricordò mai esattamente come aveva fatto a superare gli esami.
I giorni passarono lenti, e non vi era il minimo dubbio che Fuffi fosse ancora vivo e vegeto dietro quella porta sprangata.
Faceva un caldo micidiale, specie nella grande aula dove si svolgevano gli scritti.
Per l'esame avevano ricevuto penne d'oca speciali, nuove di zecca, che erano state stregate con un incantesimo particolare per impedire loro di copiare.
Gli esami comprendevano anche esercitazioni pratiche.
Il professor Vitious li aveva chiamati a uno a uno nella sua aula per vedere se erano capaci di eseguire lo speciale Tip-tap dell'Ananasso sulla scrivania.
La professoressa Mcgranitt li stette a guardare mentre trasformavano un topolino in una tabacchiera: se la tabacchiera era carina si guadagnavano punti, se aveva i baffi se ne perdevano.
Piton li rese tutti nervosi fiatandogli nel collo mentre cercavano di ricordare come si fabbricava la pozione che fa dimenticare le cose.
Sofia fece tranquillamente l'esame, pozioni non la preoccupava.
Non riusciva mai a dormire, gli incubi entravano nella sua mente come un serpente strisciante, per alcuni giorni era durata la scusa dell'ansia degli esami; una notte invece si era svegliata urlando, aveva svegliato tutto il suo dormitorio e Daphne era furiosa.
Non sapeva più cosa fare.
Si consumava a studiare fino a notte fonda.
Le capitava di non fare incubi se qualcuno dormiva con lei.
Si sentiva sicura tra le braccia di qualcuno, Theo era stato il primo a offrirsi volontario e da allora lo aveva eletto come il MIGLIORE!
L'ultimo esame fu quello di Storia della Magia.
Dopo aver passato un'ora a rispondere a domande su qualche vecchio mago svitato, inventore del calderone che si mescola da sé, sarebbero stati liberi, liberi per una settimana intera, prima che uscissero i risultati.
Quando il fantasma del professor Ruf ordinò loro di riporre le penne d'oca e di arrotolare le pergamene.
"E' stato molto più facile di quanto credessi"gli disse Daphne mentre si univano alla folla dei compagni che sciamavano fuori, sul prato assolato.
"Era perfettamente inutile imparare a memoria il Codice di Comportamento dei Lupi Mannari del 1637 e studiare la rivolta di Elfric l'Avido" disse Sofia
Si stesero comodamente sotto un albero.
I gemelli Weasley e Lee Jordan stavano facendo il solletico ai tentacoli di un calamaro gigante che si crogiolava nell'acqua tiepida e poco profonda.
Sofia chiuse gli occhi.
Sognava come sarebbe stata una vita normale, sua madre viva, suo padre sano e lei una ragazzina qualunque. Harry felice con sua madre e suo padre. E soprattuto niente ansia che Voldemort potesse tornare.
Ad un tratto si sentì fissata.
Aprì gli occhi e vide Malfoy, Daphne, Blaise e Theo a fissarla.
"Tu...brilli" disse Blaise incantato fissandole la pele pallida esposta al sole.
"Oh, si credo sia...una cosa comune tra quelli come me" disse Sofia togliendo gli occhiali da sole neri.
"Non mi ero mai accorta" disse Daphne "questo perché quando c'è il sole mi copro o non esco dal castello" disse Sofia.
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Sofia McKay e la pietra filosofale
FanfictionLIBRO 1 "Insomma potrei farmeli amici, la mezzo-vampira potrebbe squarciare gole per me" disse facendo sbarrare gli occhi a Daphne. "Non credo lo farà mai" sibilò astiosa Sofia "e tu chi sei per dirlo!?" Disse Draco scocciato "piacere Sofia Lucia Mc...