CAPITOLO 11

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"buongiorno, o dovrei dire buon pomeriggio" disse Madama Chips aprendo le tende del lettino di Sofia.

"che, che ore sono?" chiese Sofia socchiudendo gli occhi per la troppa luce, pur essendo novembre un bel sole alleggiava su Hogwarts.

"sono le quattro del pomeriggio! vedo che hai preso la pozione" osservò l'infermiera e la ragazza annuì.

"Stai bene! ti potrei anche dimettere se vuoi, oppure puoi rimanere qui anche stanotte" disse Madama Chips dolcemente.

"Oh no! grazie di tutto Madama Chips ma credo che andrò in dormitorio" le rispose Sofia non guardandola negli occhi.

"Va bene cara, e se non dovessi riuscire a dormire..." "verrò da lei" finí la diurna scendendo dal letto cambiandosi.

Uscì dall'infermeria con la minima intenzione di andarsi a sdraiare di nuovo nel letto, doveva sfogarsi con qualcuno, peccato che tutto i suoi amici e Adrian fossero a lezione.

Andò in giardino, pure col sole faceva freddo, vide una casa "Hagrid!" esclamò e si avviò verso la casa del guardiacaccia.

Bussò aspettando che qualcuno le rispondesse "Oh Sofia sei tu! entra pure" esclamò Hagrid aprendo la porta.

Sofia si sedette sulla mega poltrona.

Hagrid le versò una tazza di tè.

"Hagrid, adesso sono sola, per papà non esisto, mamma è morta!" sussurrò la ragazza iniziando a tremare "mi dispiace molto per quello che è successo a tuo padre, vedrai che si riprenderà" disse Hagrid dando una pacca sulla spalla a Sofia "e poi tu non sei solo c'hai Harry, dovresti parlarne con lui, sa cosa si prova".

"Tranquilla Sofia ci vorrà del tempo, ma a poco a poco si riprenderà. Ci vuole solo tempo" disse Hagrid "Scusa Hagrid ma francamente, cosa mi ha portato ad aspettare una risposta alle mie lettere? a niente, ora so che è al san mungo senza memoria!" sbottò Sofia.

"Ora scusa Hagrid ma vado a riposarmi ho un forte mal di testa, grazie per il tè" disse Sofia e praticamente scappò da quella casetta dove tutto ad un tratto sembrava scomparso l'ossigeno.

Si sedette sotto il salice piangente alle rive del lago nero e si mise a giocare con la bacchetta creando ghirigori in aria.

"A natale posso rimanere qua ad Hogwarts!...ma in estate doveva vado?" iniziò a chiedere a se stessa.

"e poi dovrei andare a trovarlo no!?" esclamò

Certo e gli dici, ciao papà, già se te lo stai chiedendo sono tua figlia! tu non lo ricordi ma sai sono una mezza vampira e sai non ho la mamma! ma sì questa era la tua vita prima che perdessi la memoria disse una voce nella sua testa "hai ragione, forse è un bene che si sia dimenticato tutto, almeno non sa più chi sono! non si dovrà preoccupare del fatto che ha una figlia diversa!" esclamò.

"Vedo che oltre che soffrire di acidità soffri anche di parlantine acuta!" esclamò Malfoy arrivando dietro Sofia

"Vattene Malfoy! non sono in vena di sentire la tua voce, vedere quei tuoi capelli pieni di gel ne di vedere te!" ringhiò Sofia "ehi calma vampiretta, mica ti mordo!" disse il biondo alzando le mani "già tu non mordi ma io si!".

"Daphne ti sta cercando, non ti vede da ieri sera e si è abbassata a chiedere a Potter dove fossi" disse il ragazzo facendo una smorfia disgustata "a proposito dove sei stata tutto il tempo?" chiese Draco "da quando ti importa Malfoy?" "era solo curiosità, sai dopo che Pucey ci ha detto cosa è successo a tuo padre, volevo vedere che cazzate avresti fatto!" esclamò lui "Adrian vi ha detto di mio padre!" ringhiò Sofia.

Sofia McKay e la pietra filosofaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora