Il mattino seguente, passando accanto alle gigantesche clessidre che segnavano il punteggio di Grifondoro, gli studenti in un primo momento pensarono che si trattasse di un errore.
Com'era possibile che il dormitorio avesse improvvisamente centocinquanta punti meno del giorno prima? Poi cominciò a spargersi la voce: Harry Potter, il famoso Harry Potter, l'eroe di ben due partite a Quidditch, aveva fatto perdere loro tutti quei punti.
Lui e un altro paio di imbecilli del primo anno.
Di colpo, dopo essere stato uno dei ragazzi più amati e ammirati dell'intera scuola, Harry divenne il più odiato.
Persino quelli di Pecoranera e di Tassorosso gli si rivoltarono contro, perché tutti
quanti avevano sperato che il Serpeverde perdesse il campionato dei dormitori.
Dovunque Harry andasse, veniva segnato a dito, e i compagni non si davano neanche la pena di abbassare la voce quando lo insultavano.
Quelli del Serpeverde non si erano nemmeno accorti della perdita di quaranta punti.
Applaudivano al passaggio di Harry, fischiavano e dicevano in tono entusiasta: "Grazie, Potter, ti siamo debitori!"
"Oh dateci un taglio!" sbottò Sofia quando quello che considerava suo fratello veniva acclamato dai suoi compagni di casa.
Gli unici che gli rimasero vicino furono Ron e Sofia.
Hermione e Neville non se la passavano meglio però non avevano nemmeno un quarto della popolarità di Harry.
"Di qui a poche settimane si saranno scordati tutto. Fred e George gli hanno fatto perdere tanti di quei punti, da quando sono qui... eppure i compagni gli vogliono ancora bene"
"Però non hanno mai fatto perdere a Grifondoro centocinquanta punti in un colpo solo! O no?" rispose Harry affranto.
"Be'... effettivamente no" ammise Ron.
Era un po' tardi per rimediare al danno, ma Harry giurò a se stesso che da allora in poi non si sarebbe più immischiato in cose che non lo riguardavano.
Doveva piantarla di andarsene in giro di nascosto a cacciare il naso qua e là.
Disse a Sofia che non si sarebbe più immischiato in nulla!
"ma Harry qualcuno sta cercando di rubare la pietra!" aveva esclamato Sofia.
"Che la rubi! non mi importa! tutta la scuola mi odia a parte i tuoi amici!" sbottò Harry "Non sono miei amici!" urlò Sofia.
Harry non la ascoltò.
"Ora dove stai andando?"
Vide che Harry si dirigeva verso Baston, capì che voleva offrirgli le sue dimissioni dalla squadra di Quidditch.
"Giuro Harry Potter che se non ti faccio fuori ora! non lo farò mai più!" strillò Sofia.
Baston non era d'accordo con Harry
"Dimissioni?" tuonò il grifondoro "E a che cosa servirebbero? Come facciamo a riacquistare punti, se non vinciamo a Quidditch?"
Harry mormorò "ok" e poi gli voltò le spalle, nemmeno il quidditch non lo divertiva più, non notò nemmeno che Sofia si era fermata e aveva fulminato Oliver.
"dategli una seconda chance!" esclamò la serpeverde
"Non so cosa dire stavamo per vincere!" esclamò Oliver "facile per te! state vincendo"
"Facile per me!" sbottò Sofia "sai Baston sei un emerito deficente! preferirei essere ultima in classifica che vedere Harry essere trattato così dalla scuola!" tuonò furiosa Sofia
STAI LEGGENDO
Sofia McKay e la pietra filosofale
FanficLIBRO 1 "Insomma potrei farmeli amici, la mezzo-vampira potrebbe squarciare gole per me" disse facendo sbarrare gli occhi a Daphne. "Non credo lo farà mai" sibilò astiosa Sofia "e tu chi sei per dirlo!?" Disse Draco scocciato "piacere Sofia Lucia Mc...