42 - Jimin

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Sono passati due giorni da quando mi sono risvegliato qua in ospedale e nessuno mi dà un briciolo di informazione su Yoongi e sulla sua salute.

Ricordo qualcosa dell'incidente, ricordo che eravamo in auto e che stavamo tornando a casa nostra, ricordo la discussione a casa dei miei genitori a causa del debito che mi hanno tenuto nascosto e mi ricordo di aver visto Yoongi svenuto sul sedile.

Da quel momento ricordo lo scontro con l'auto difronte a noi, il capottarci, ricordo Yoongi sull'asfalto a pochi metri da me e poi il buio totale.

Ogni volta che chiedo di Yoongi sembra che nessuno sia disposto a dirmi niente, come se l'informazione fosse privata e io non possa venirne a conoscenza.

Sono sdraiato in questo letto di ospedale circondato da macchinari che hanno l'obiettivo di monitorare il mio corpo.

Fisicamente mi sento bene, ho solo un po' di male al petto e ad un braccio ma non penso di aver rotto nulla o sicuramente sarei ingessato.

"Ciao tesoro"
Vedo i miei genitori sulla porta e faccio segno loro di entrare e non appena vedo Jungkook, Taehyung e Hobi scoppio a piangere di felicità.

Vedo i miei migliori amici avvicinarsi e abbracciarmi mentre iniziano a bagnarmi il camice di lacrime.

"Chim come stai? Hai male?" mi domanda Jungkook asciugandomi le lacrime con le maniche della sua felpa.

"Scusaci se non siamo venuti prima ma non ci lasciavano entrare" Hobi è la persona più carina del mondo, si preoccupa per tutti e anche in questo caso vuole farmi sapere che sono giorni che cercano di vedermi senza successo.

"Sto bene ragazzi, ho solo male ad un braccio e al petto.

Lo so Hobi, i miei me lo hanno detto ogni giorno che provavate a vedermi ma i medici preferivano tenere monitorata la mia situazione prima di acconsentire le visite" mi separo lievemente da loro e sposto il mio sguardo sull'altro ragazzo "Tae come stai? È tanto che non ti vedo" spalanco le braccia invitandolo in un abbraccio e lui non se lo fa ripetere due volte.

"Mi dispiace Jimin, mi dispiace da morire per tutto questo. Mi dispiace di non esserci stato per voi" è completamente in lacrime e dal suo sguardo posso capire che non sia stata la prima volta della giornata.

"Non è colpa tua Tae, non è colpa di nessuno presente in questa stanza." Sospiro preparandomi al lungo discorso che devo avere con i miei amici quando vengo bloccato da Jungkook

"Sappiamo tutto Chim, i tuoi genitori ci hanno raccontato e abbiamo già risolto" si avvicina alla porta della stanza e la chiude.

"Potevi dircelo Jimin.

Potevi dirci del debito e delle minacce nei vostri confronti.

Avremmo pagato noi, possiamo permettercelo.

Lo sappiamo che è illegale e avremmo solo finanziato un'attività illegale ma si tratta della tua vita Jimin, della tua vita e di quella di Yoongi.

Avrei speso tutto per proteggervi e lo avrebbero fatto tutti loro" è tornato vicino al mio letto e ha preso le mie mani fra le sue.

"Cazzo Jimin avevamo promesso di non tenerci più fuori dalle nostre vite, di raccontarci tutto quello che ci accadeva, soprattutto ora che siamo stati lontani"

Jungkook ha tremendamente ragione.

Dopo il suo ritorno dall'America ci siamo promessi di non escluderci più gli uni dalle vite degli altri, ma di raccontarci tutto e io non l'ho fatto.

Non volevo coinvolgerli in questa situazione gigantesca che nemmeno io sono stato in grado di gestire.

"Non potevo coinvolgervi in questa situazione ragazzi, è una situazione più grande di tutti noi e non potevo coinvolgervi."

Lotti-Amo || Yoonmin - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora