50 - Jimin

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Il suonare del campanello mi annuncia l'arrivo di Yoongi a casa nostra, o almeno quella che lo era.

Mi dirigo alla porta e mi sforzo di stare tranquillo, di non scoppiare a piangere difronte alla sua indifferenza.

"C-ciao Jimin sono venuto a recuperare la mia roba" è fermo sulla porta e io non riesco a distogliere lo sguardo da lui.

Ha la testa bassa, si guarda le scarpe mentre si tortura le mani.

Vedo che ha un borsone con sé e questo mi fa capire che vuole riprendersi tutto quello che ha lasciato qua.

"Prego" mi sposto leggermente e lo faccio passare "Sai già dove andare, a meno che tu non te lo sia scordato"

"No, mi ricordo bene ogni dettaglio di questa casa" questa sua affermazione mi fa venire dei brividi lungo tutto il corpo.

Ho percepito il tono in cui lo ha detto, ha rimarcato "ogni" mentre lo diceva e questo mi fa sperare che forse c'è ancora della luce.

Non posso far spegnare questa luce, devo alimentarla per salvarci perché il buio non piace a Yoongi.

"Dov'è Holly?" mi domanda mentre apre l'armadio e inizi a cercare i suoi vestiti.

"Nella sua stanza a giocare, vuoi vederla?" annuisce.

"Va bene, dopo ti ci porto.
Come stai Yoon?" non riesco a distogliere lo sguardo da lui.

È bellissimo. Ha i capelli neri, leggermente mossi, segno che li ha fatti asciugare all'aria anche se siamo nel mese di dicembre e nonostante sia una persona freddolosa lo rilassa sentire l'aria fresca scompigliargli i capelli. Indossa un paio di jeans neri e un maglioncino lilla che gli ho regalato io un Natale.

A proposito, tra meno di venti giorni sarà Natale e sarebbe stato l'ultimo Natale prima di sposarci. Invece sarà il primo Natale senza di lui.

"Sto bene, la spalla va meglio. Sto recuperando piano piano e riesco a fare gran parte delle cose che facevo prima. Anche la memoria sembra meglio perché inizio a ricordare tutto" non so come reagire difronte a queste sue affermazioni, sono felice che stia meglio ma so di per certo che non ricorda come sono andate davvero le cose.

"Yoongi, come stai psicologicamente?"

"Abbastanza bene grazie.
Posso vedere Holly?" sospiro e annuisco.

"Lo sai che puoi parlarmi vero? Se non dovessi stare bene o se avessi bisogno di qualcuno, io sono qua e questa è sempre casa tua" non mi risponde e continua a seguirmi fino alla stanza dove Holly sta giocando.

"Ciao piccolina" Holly inizia a correre e a saltare attorno a Yoon, le è mancato ed è così felice che ora sia qui a coccolarla.

Mi appoggio allo stipite della porta e li osservo giocare. Yoon le lancia la pallina e lei subito gliela riporta indietro, poi perde interesse e trova questa scimmietta viola, il suo giochino preferito.

"Gioca sempre con la scimmietta soprattutto da quando non ci sei più. Le ricorda te, ti ricordi di quando l'hai vista al luna park e hai deciso di doverla vincere a tutti i costi solo per lei?" non so perché faccio questo, in cuor mio sto sperando di trovare questa luce dentro di lui, di usarla come appiglio per entrargli dentro abbattendo i suoi muri.

"Sì Jimin, ricordo tutto te l'ho detto"

Non ce la faccio a sentirgli dire queste cose, non riesco davvero perché non si ricorda un cazzo e continua a sostenere il contrario.

"Davvero Yoongi? – mi avvicino a lui e porto entrambe le mie mani sulla sua vita facendo scontrare i nostri corpi – se ti ricordi tutto perché hai rimosso questo? Perché hai rimosso tutte le sensazioni che proviamo quando siamo assieme? Perché non ti ricordi l'energia che emanano i nostri corpi a contatto? Perché cazzo Yoongi ti ricordi solo quello che ti pare?" il tono della mia voce è diventato sempre più alto e quasi non mi rendo conto di star urlando.

Lotti-Amo || Yoonmin - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora