🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻George/Newt🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻

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One-shot per _sylvia_jackson_
Spero ti piaccia! ❤️

What the heart desires 🔥

Silvia pov.

S: papà! Papà! È arrivata!-esclamo entrando in cucina.
I miei due papà si girano a guardarmi, sorridendo. Remus e Sirius Black, i miei due padri. Ovviamente non sono biologicamente i miei padri, mi hanno adottata quando ancora ero piccola e mi hanno cresciuta come loro. Hanno sempre detto di aver scelto me perché ero speciale. Sono una metamorfomagus e quando sono venuti in orfanotrofio ho imitato le loro facce, è così che hanno capito che ero la bambina perfetta per loro.
Sono stati 11 anni meravigliosi. Sono genitori fantastici, amorevoli e presenti, e mi si spezza il cuore pensando di dover andare via da loro, ma Howarts chiama, e io rispondo.
R: congratulazioni Silvia! Ah, la mia bambina diventa grande!-esclama alzandosi dalla sedia per venire ad abbracciarmi.

B (come Black, troppe iniziali in comune): non ci credo che andrai a Hogwarts!-esclama abbracciandomi a sua volta.-Se non finisci in grifondoro ti diseredo.-aggiunge.
R: Sirius, dai! Non importa in che casa finisce, ti vorremo sempre bene.
B: tranne se finisci in serpeverde. In tal caso non ti vorrei più bene.
Rido e abbraccio i miei padri.
S: vi voglio bene! Ah, andiamo a Diagon Alley! Non vedo l'ora.
Corro in camera, eccitata e impaziente.

Dopo delle sfrenate compere a Diagon Alley e un po' di ansia da attesa, finalmente arriva il momento di partire.
Sto salutando i miei padri prima di salire sul treno.
R: fai la brava Silvia, studia e fatti tanti amici.
B: e casino, fai tanto casino. Devi divertirti più che puoi! Ma non con i ragazzi, loro tienili lontani. Più che puoi.
S: lo farò, promesso.-dico ridendo.
B: un ultimo abbraccio, dai!
Ci abbracciamo, un tenero abbraccio di famiglia. Eppure sento gli sguardi di tutti su di noi, sguardi malevoli. Non è la prima volta che qualcuno guarda male la mia famiglia, ma pensavo che ad Hogwarts potesse essere diverso. A quanto pare mi sbagliavo.
R: adesso sali o perdi il treno.-dice.
S: vado. Ciao papi!
Do un bacio sulla guancia ad entrambi e corro sul treno.

Inizio a camminare fra gli scompartimenti, cercando di trovarne uno libero, ma sono tutti occupati. Allora ne cerco uno poco pieno e ne trovo uno con dentro solo due ragazzi della mia età. Apro la porta e sorrido.
S: ciao. Sono Silvia. Posso sedermi con voi?-chiedo sorridendo.
X: tu sei quella coi genitori gay, vero?-chiede uno dei due ragazzi.
Ha i capelli neri e gli occhi scuri. Stringo i pugni.
S: e allora? È un problema per caso?
X: è innaturale, per non dire strano. Sono sicuro che anche tu sia strana come loro.
S: io non sono gay.-ribatto.-E non vedo come mai l'amore perfettamente naturale tra i miei padri dovrebbe riguardare te. Chi ti credi di essere?
L: Liam Trust. I miei sono pezzi grossi al Ministero, Purosangue da generazioni. La mia è una famiglia rispettabile, al contrario della tua.
Sono rossa di rabbia. Questo impecille presuntuoso non sa niente di me o della mia famiglia! Cosa gli fa credere di essere migliore di me?!
X: dai Liam, lasciala stare. Non la conosci neanche.-interviene l'altro ragazzo.
È carino, biondo e dall'aria gentile, con un forte accento.
L: fatti i fatti tuoi, Newt! Nessuno stava parlando con te.-replica.
Newt alza gli occhi al cielo prima di alzarsi in piedi.
L: dove vai?-chiede confuso.
N: vieni, cerchiamoci un altro scompartimento. Ti va?-propone.
Annuisco, sorridendo, e lo seguo lungo il corridoio.
S: grazie per aver preso le mie difese.-dico mentre camminiamo.
N: figurati. Liam è proprio un coglione.-replica scuotendo la testa.
S: pensavo foste amici.-noto.
N: affatto! Ci siamo incontrati oggi. Il suo era l'unico scompartimento libero. Mi sono bastati 5 secondi di conversazione per capire che era insopportabile.
S: eppure sei rimasto seduto con lui.
N: pensavo che tutti gli altri scompartimenti sarebbero stati pieni.
S: eppure stai venendo a cercare un nuovo scompartimento con me.
Lui si gira a guardarmi e sorride, ma non risponde alla mia osservazione.
S: quindi per te, insomma, non è un problema se i miei genitori, ecco…
N: sono gay?-completa.
S: già…
N: sono bravi genitori?-chiede.
S: i migliori!-rispondo sorridendo.
N: è tutto quello che mi interessa allora.
Sorrido. Credo proprio di aver trovato un amico.
N: guarda, questo scompartimento è quasi vuoto. Proviamo a chiedere.-dice fermandosi.
Dentro lo scompartimento ci sono due ragazzi identici, coi capelli rosso fuoco, che giocano tra di loro e scherzano. Sembrano divertirsi un mondo.
N: ehi, possiamo sederci?-chiede.
I tuoi ragazzi ci guardano. Uno dei due spalanca gli occhi mentre l'altro sorride e ride del fratello.
X: certo!-dice quello con gli occhi spalancati.
Gli sorrido e mi siedo accanto a lui e Newt difronte a me.
N: grazie. Io sono Newt.
F: io sono Fred.
G: e io George.
S: io invece sono Silvia.
G: Silvia? Sei per caso Silvia Lupin-Black?
Annuisco.
S: perché? Cos'hai sentito di me?-chiedo, preoccupata di dover cambiare ancora posto.
G: i miei conoscono i tuoi genitori. Molly e Arthur Weasley. Li conosci?
S: ne ho sentito parlare, sì. Quindi a voi sta bene che i miei genitori stiano insieme? Insomma, non avete nulla in contrario.
G: perché dovremmo? Sono due splendide persone.
S: credici o no, non tutti sono così comprensivi.-mormoro abbassando lo sguardo.
N: ma non siamo neanche tutti come Liam.-mi fa notare.
S: per fortuna no.-commento ridendo.
F: chi è Liam?
S: un borioso che abbiamo incontrato prima. Mi ha preso in giro per via dei miei genitori.-spiego.
G: che imbecille! Se lo vedo lo prendo a sberle!-esclama.
Sorrido e George ricambia.
Continuiamo a parlare per tutto il tragitto e ci divertiamo molto insieme. Sono gentili, simpatici e divertenti e comprensivi, soprattutto comprensivi. È bello circondarsi di persone che non ti fanno sentire diversa e strana, non mi è mai capitato in vita mia.

One-shot Harry Potter!!! (SU RICHIESTA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora