🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻Piton/Lucius🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻

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One-shot per calzavaramariasara
Spero ti piaccia! 💚

Let's keep things professional, or maybe not… 🔥

T/n pov.

Sono t/n, professoressa di trasfigurazione a Hogwarts. Sono giovane, ho circa trentanni, ma non vi dirò mai quanti con esattezza, e insegno qui da qualche anno. È bello essere tornata nella scuola che mi ha lasciato tanti ricordi da giovane, soprattutto perché lavoro con il mio migliore amico da sempre: Severus Piton. Ci siamo incontrati al 4° anno di Hogwarts, quando gli ho chiesto ripetizioni in pozioni e lui, dopo settimane in cui l'ho pregato di accettare, ha detto sì. Siamo inseparabili da quel giorno, anzi, è stato proprio lui a trovarmi questo impiego a Hogwarts, e gliene sono immensamente grata. Può sembrare freddo e distaccato, ma io so che in realtà ha un gran cuore, è solo un uomo molto triste a cui serve conforto, una tazza di thè e un libro di incantesimi letali da cui prendere spunto per vendicarsi di chi lo ha ferito. No, scherzo, questo ha smesso di farlo quando eravamo ancora a scuola.

Sono nella sala professori e sto correggendo delle verifiche quando Sev entra nella stanza; sembra stanco.
T/n: tutto OK, Sev?-chiedo alzando gli occhi dai fogli.
S: i Weasley, ne hanno fatta una delle loro. Hanno trasformato tutti i calderoni in zucche. La lezione è stata infruttuosa a dir poco.-risponde sedendosi davanti a me.
T/n: punizione per due mesi, immagino.
S: tre. Una settimana per calderone.-mi corregge.
Rido e mi sposto i capelli con la mano, sbuffando.
S: compiti scadenti?-indovina.
T/n: no, sono andati molto bene quasi tutti, in fondo era una verifica facile, su pochi argomenti, ma Draco è andato male lo stesso. Non ci ha neanche provato. Questa risposta qui, ad esempio. Vedi? Sembra quasi che si sia sforzato di farla sbagliata, e non capisco perché!-spiego mostrandogli il compito, che analizza con cura.
S: hai ragione. Draco è un allievo brillante, ma sembra che si sforzi di andare male in trasfigurazione.
T/n: già! Dovrei parlargli, tu che dici?
S: forse dovrei farlo io, sono il capo della sua casa.-risponde.
T/n: offerta molto generosa, grazie, ma la considero una faccenda personale. Gli parlerò io.-dico sorridendo.
S: OK.-acconsente alla fine.-Vuoi una mano a correggere i compiti?
T/n: lo faresti davvero? Grazie, mi risparmieresti ore di lavoro. Ma non mettere T sul compito di Harry quando ci arrivi.
S: non siamo più al primo anno di Hogwarts, non mi vendico più come faceva quello sciocco ragazzino che ero.-replica.-E poi, non serve mettergli una T di proposito, fa abbastanza schifo in pozioni da meritarla.
Rido e gli passo metà delle verifiche che inizia a leggere con interesse. È così concentrato, segnando con l'inchiostro rosso tutti gli errori. La maggior parte degli studenti lo odia, ma solo perché non sanno quanto profondamente ami il suo lavoro. Lo trovo adorabile.
T/n: sai che il balsamo esiste?-chiedo toccandogli i capelli.
S: sai che esistono le persone che si fanno i fatti loro?-replica senza alzare lo sguardo.
T/n: dai, io sono seria. Se non inizi a prenderti cura di te, come pensi di poter trovare una donna?
S: non voglio trovare una donna.-risponde freddo.
T/n: come no? Non sogni l'amore?-chiedo.-Eppure mi sembra che tu avessi una cotta stratosferica per Lily Potter negli anni di Hogwarts.
La piuma gli si blocca sul foglio per un istante, ma poi riprende a scrivere come se nulla fosse.
S: non è vero. Non amavo Lily.
T/n: davvero? Ero convinta fosse lei. Ho trovato il tuo libro di poesie, ricordi? E avevi detto di averle dedicate a lei.-riprovo.
S: ti ho mentito.-risponde.-Ho finito di correggere. Adesso ho lezione, devo andare.-dice alzandosi.
T/n: lezione? Ma tu hai un'ora libera adesso. Sev. Sev! Ah, se ne è andato. Beh, immagino che non sia un argomento di cui gli piace parlare.-commento tornando a correggere i miei compiti.

Quel pomeriggio ho lezione con i Serpeverde. Mi sembra il momento ideale per parlare con Draco del suo rendimento scadente.
T/n: bene classe, potete andare.-dico sorridendo.
Gli studenti si alzano, parlando tra loro, pronti per andare verso la prossima classe. Ah, mi ricordo come era a quei tempi, la gioia che provavo andando in giro coi miei amici.
T/n: Draco, puoi restare un secondo? Vorrei parlarti.-lo chiamo.
Lui alza gli occhi al cielo e posa la borsa sulla panca. Si siede sul banco, aspettando che i suoi compagni se ne vadano, e quando siamo soli mi avvicino a lui.
D: di cosa voleva parlarmi, professoressa?-chiede evidenziando in modo ironico l'ultima parola.
T/n: vuoi spiegarmi questa, per favore?-replico mostrandandogli la sua verifica con una T in rosso.
D: è il mio compito che è andato male.-risponde semplicemente.
T/n: questo lo so anche io.-commento spazientita.-Quello che voglio sapere è perché è andata così male.
D: perché non sapevo un cazzo.
T/n: prima di tutto, modera il linguaggio. E, secondo, so che non è così. Le cose le sai, e meglio di tutti i tuoi compagni Serpeverde per giunta, ne sono sicura. Sei uno degli studenti più brillanti del tuo anno, perciò spiegami perché hai sbagliato le risposte di proposito. Questa, ad esempio, chiedevo l'incantesimo e il movimento per trasformare una scarpa in un tasso, e tu hai scritto "io troll è scappato ma io l'ho acchiappato e l'ho incatenato", che tra l'altro è il testo di una canzone.
D: e allora? Non me lo ricordavo.-dice alzando le spalle.
T/n: questo non è vero, perché in classe sei stato il primo a riuscire nell'incantesimo e per questo ti ho chiesto di aiutare gli altri. Lo sai benissimo, ma hai sbagliato la risposta di proposito. Come mai?
D: non sono fatti suoi.-risponde stringendosi nelle spalle.
T/n: Draco, so che stai soffrendo da quando tua madre è morta, ma questo non è il modo giusto di affrontare la cosa. Devi parlarne con qualcuno.-dico accarezzandogli il braccio.
D: a nessuno importa…-mormora.
T/n: a me sì.-rispondo.
D: lo so. Per questo ho sbagliato la sua di verifica e non quella di un altro insegnante. Lei è l'unica a cui importa di me.
T/n: questo non è vero. Anche agli altri professori importa di te, e sono sicura importi anche a tuo padre. Perché non ne parli con lui?
D: non vuole che si parli di mia madre. Ha tolto tutte le sue foto e non vuole pronunciare il suo nome.
T/n: potrebbe essere il suo modo per superare il dolore, ci hai mai pensato?
Lui non risponde, così io sospiro e gli scompiglio i capelli biondi.
T/n: allora, ecco cosa faremo. Questa verifica non è mai esistita. Adesso tu rifai il compito, rispondendo seriamente alle domande, e poi io chiamerò tuo padre e gli parlerò della questione. OK?
D: certo. Grazie professoressa t/n.-risponde sorridendo.
T/n: nessun problema. Adesso dai, tira fuori penna e pergamena! Il tuo tempo inizia…ora!
Draco si mette a scrivere in fretta, concentrato sulle risposte da dare. Sapevo che conosceva le risposte.

One-shot Harry Potter!!! (SU RICHIESTA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora