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One-shot per Laura9964
Spero ti piaccia! ❤️

Una vecchia fiamma 🔥

Sirius pov.

S: sei bellissima.-dico accarezzandole la guancia.
Laura sorride e si stringe a me. La copro meglio col lenzuolo, sorridendo.
S: ti amo.-dico baciandole la fronte.
L: ti amo anche io.
Alza il viso e mi bacia dolcemente. Approfondisco, stringendola a me. Sono innamorato, innamorato folle, e sono felice. Laura è la ragazza con cui starò per il resto della vita, che sarò ansioso di vedere ogni mattina al mio risveglio. Lei è la mia anima gemella.
S: Laura, mi vuoi sposare?-chiedo.
L: sì! Un milione di volte sì!
Mi salta addosso, baciandomi, e io la stringo a me. Niente potrebbe andare storto.

Mi sveglio di soprassalto e mi ritrovo steso sulla mia branda, chiuso in una cella ad Azkaban, mentre l'immagine di Laura sparisce da davanti i miei occhi. Quella fu l'ultima volta in cui vidi Laura, la donna della mia vita. Il giorno dopo ho scoperto che Lily e James erano morti, e che accusavano me, e poco dopo sono stato arrestato. Non so cosa abbia pensato Laura di me, se mi ritenesse colpevole o meno, so solo che non ha mai risposto alle mie lettere, e che non è mai venuta a trovarmi. Cavolo, darei qualunque cosa per rivederla.
Dodici anni senza sapere nulla di lei. Chissà cosa le è successo. Chissà se sta bene, che lavoro fa, dove vive, se è sposata… Avrebbe dovuto sposare me. Ah, non ha senso stare qui a fantasticare! Ho quasi la forza necessaria per attuare il mio piano per scappare e, quando lo farò, dopo essermi vendicato, cercherò Laura e tutto tornerà come prima, o almeno spero…

Una volta scappato da Azkaban mi dirigo a Hogwarts, cercando Harry per parlare, e Minus per vendetta, ma solo la prima parte è un successo. Harry ha capito che sono innocente, e questo mi da speranza: se ce l'ha fatta Harry, che mi conosce da poche ore, perché non dovrebbe farcela Laura, che mi conosce da anni? No, infatti, sono sicuro che mi perdonerà. Resta il fatto che prima devo trovarla!
Sono ricercato, quindi non posso andare in giro a mio piacimento, devo nascondermi. La mia vecchia casa dovrebbe essere vuota, non mi piace l'idea di tornare lì, ma è la mia unica alternativa al momento.
Arrivo a Grimmauld place confondendomi con i babbani e la mia vecchia casa compare davanti a me. Prendo un bel respiro ed entro. Non appena metto piede in casa mi è chiaro che non è vuota. Le luci sono accese e un buon profumino arriva dalla cucina.
X: Rem sei tu? Sei in anticipo! Non ti aspettavo prima di mezz'ora! Ma che…? Sirius?
Laura è uscita in tutta fretta dalla cucina, sorridendo. Indossa un grembiule da cuoca, sporco di cibo, e ha i capelli legati. È invecchiata, ma è bella come la ricordavo. Quando si è accorta che sono io e non Remus il suo sorriso si è spento e si è fermata nel mezzo del corridoio. Ovviamente non si aspettava una mia visita.
S: Laura…! È passato un secolo.-dico sorridendo.-Che ci fai qui?
L: io…lo so che questa è casa tua, e mi dispiace tanto di averci vissuto senza il tuo permesso! Dopo che sei stato arrestato le cose hanno preso una piega…inaspettata e io…avevo bisogno di una casa, ma non sapevo come andare e così ho pensato di poter restare un po', solo che poi ho avuto problemi a trovare un impiego, e i soldi scarseggiavano. Ho passato degli anni difficili, ma ora mi sto rimettendo in piedi e giuro che ti ripagherò fino all'ultimo zellino! Promesso!-esclama agitata.
S: tranquilla, non sono arrabbiato. Anzi, sono felice che tu sia qui, così mi hai risparmiato la fatica di cercarti. Mi sei mancata tanto!-dico accarezzandole la guancia.
Le prendo la testa fra le mani e la bacio. Lei per poco ricambia, ma quasi subito mi allontana, respirando affannosamente.
L: Sirius, ti prego aspetta. Sono passati dodici anni! Non puoi aspettarti che tutto sia come un tempo. Sono successe…molte cose.-risponde.
S: sì, questo lo so.-commento.-Credevi che fossi Remus quando sono entrato. Voi due state insieme?
L: no, no, siamo solo vecchi amici. Ogni tanto mangiamo insieme. Non ho mai…smesso di amarti.-ammette arrossendo.
S: neanche io, mai.-confesso.-Che ne dici di annullare l'invito di Remus e andare di sopra a divertirci, come ai vecchi tempi?-chiedo baciandole la mandibola.
Scendo a baciarle il collo ma lei mi ferma.
L: anche se ti amo, ci sono delle…cose che devi sapere. Sirius, per quanto mi piacerebbe, niente tornerà come prima. Dobbiamo sederci e parlare, con calma.-dice.
S: e di cosa? Cosa hai fatto in tutti questi anni?
X: mamma! Ho sentito che chiamavi lo zio Rem! È qui?-esclama scendendo dalle scale.
Mi allontano da Laura e la vedo, una ragazzina, coi lunghi capelli neri e ricci. Quando mi vede lancia un grido e si para davanti a Laura, proteggendola col suo corpo.
X: Sirius Black! Sirius Black è in casa mia! Scappa mamma! Lo intrattengo io! Tu scappa! Non lascerò che tu faccia male alla mia mamma, assassino!-esclama.
L: no. Jessica, tesoro, hai frainteso le cose.-la calma.
J: frainteso cosa? Lui è un assassino e si è introdotto in casa nostra, come ha fatto con Hogwarts! È qui per ucciderci! Avanti mamma, scappa!
S: mamma…? Hai una figlia?-chiedo sorpreso.-Aspetta, quanti anni hai?-chiedo alla ragazza.
J: 12, quasi 13.
S: dodici anni…ad Azkaban…! Laura…quando parlavi di "periodo difficile" intendevi che…cioè lei…
L: già. Sirius, Jessica è tua figlia. Tesoro, lui è l'uomo fantastico di cui ti ho sempre parlato, quello che amavo alla follia.
J: cosa…? Quindi lui è…mio padre? Mio padre è un assassino?-chiede sorpresa.
S: no, io non ho mai ucciso nessuno. Sono stato incastrato.-nego.
J: dicono tutti così!
L: tesoro, è vero. Ho inviato lo zio Remus a cena oggi proprio per parlarne con te. Certo, non mi aspettavo che tuo padre in persona si sarebbe fatto vivo, ma così è più efficace.
J: mio padre è Sirius Black…-mormora sorpresa.
L: so che è uno shock, Jess. Non volevo parlarti di lui prima che la sua innocenza fosse provata. Certo, neanche adesso è ufficialmente innocente, ma almeno si sa la verità. Non volevo odiassi tuo padre.
J: e quindi mi hai mentito per tutto il tempo?!-grida girandosi verso di lei.
L: non ti ho mai mentito. Le storie che ti raccontavo su di lui, su di noi, erano vere. Lui è l'uomo di cui ti parlavo io.-risponde.
J: ma non mi hai mai detto chi fosse!-grida.-Ho bisogno…di stare sola. Lasciatemi in pace!
Sale le scale sbattendo i piedi e poco dopo una porta si chiude sbattendo. Laura si accascia al muro e si passa una mano fra i capelli.
L: l'ha presa peggio di quanto pensassi.-mormora.
S: ho una figlia? Insomma noi…l'ultima volta che ci siamo visti abbiamo fatto sesso, ma non pensavo che…fossi rimasta incinta. Non mi hai mai mandato una lettera né niente. Pensavo ti fossi dimenticata di me.
L: sì, lo so che ho fatto male a non parlarti in tutti questi anni, ma non volevo che Jennifer sapesse di te prima del tempo, e vedere che scrivevo ad un detenuto sicuramente le avrebbe fatto sospettare qualcosa. È una ragazza sveglia, tua figlia, e molto coraggiosa. È una grifondoro, proprio come te.-risponde.
S: scusami, non volevo causarti problemi. Sono ricomparso così dal nulla e ti ho incasinato la vita. Mi dispiace.
L: no, non fa niente. Sono felice di vederti. Mi sei mancato moltissimo.
Mi allaccia le braccia attorno al busto e io chino la testa verso di lei. La bacio dolcemente, come solevo fare quando stavamo insieme. Lei ricambia e, quando la lascio andare, ci sorridiamo.
S: so che hai detto che è meglio andarci piano, e approvo, ma posso almeno stare qui? Non ho un posto dove vivere, e questa resta casa mia dopotutto. Non voglio complicare le cose con Jessica, ma non ho altra scelta.
L: sì, figurati. La tua camera è rimasta invariata. Non volevo che qualcuno vedesse le mie foto che hai appeso al muro. Dovevi davvero incollarle in modo permanente al muro?-chiede.
S: le tue foto sexy da nuda? Come potrei mai toglierle dal muro? Sono opere d'arte.-rispondo sogghignando.
L: in effetti è bello vedere come ero sexy da giovane.
S: sei ancora sexy, smettila! Sei bellissima.-dico baciandola.
La stringo a me e le accarezzo i capelli.
S: non sai quante volte ho sognato di stringerti a me ancora una volta. Mi sono crogiolato nei ricordi per dodici anni. Quello che avevamo mi ha aiutato a sopravvivere alla prigione.
L: sì, quello che avevamo ha aiutato anche me a superare la solitudine. Non è facile crescere una figlia da sola.
S: mi spiace di non essere stato presente. Non l'ho esattamente deciso io.
Sorride tristemente e mi bacia ancora. In quel momento la porta si apre.
R: Laura, dobbiamo parlare. Sirius è venuto a Hogwarts e ha parlato con Harry e…oh, ma guarda, è già qui. Ciao Sirius.
Mi giro e vedo Remus sulla porta. Sembra trafelato, con le mani sui fianchi.
S: a mia discolpa, non sapevo che l'avrei trovata qui. Credevo solo che avrei trovato una doccia, ne ho impellente bisogno.
Remus ride e anche Laura.
L: vai a farti una doccia. Parleremo domani.
Mi bacia a stampo e torna in cucina, seguita da Remus, mentre io salgo le scale e vado a farmi una doccia.

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