9° Capitolo

33.8K 1.4K 135
                                    

Dormire, mangiare, studiare.

Ecco cosa ho fatto in queste settimane.

La prof di matematica mi ha interrogato, sono andata abbastanza bene,solo qualche incertezza, ma anche grazie ad Ermi che mi suggeriva ho preso sei e mezzo.

La prof ha ringraziato Giovanni per l'aiuto che mi ha dato, e che aiuto! Grazie proprio! Grazie per avermi rovinato definitivamente, te ne sono grata.

Questa settimana ho studiato talmente tanto che sono uscita solo per andare a scuola. Ormai è già da un po' che sono seduta vicino Gianluca, a me sta bene, finché ci sia distanza tra me e Giovanni, sto bene. I pettegolezzi sul mio 'strusciamento' sono arrivati ovunque. Mi sento osservata e derisa in continuazione, cammino sempre con la testa bassa e cerco di non far alimentare ciò che ormai tutti sanno sul fatto mio e di Giovanni. Lui continua a salutarmi all'entrata della scuola, ovviamente quando è da solo, ed io continuo ad ignorarlo. Ogni tanto lo riprendo a guardarmi, ma subito giro la testa per non incontrare i suoi occhi.

Giuro che è il periodo più lungo che non ci parliamo o ci facciamo dispetti. O meglio, lui continua a farmeli anche se non riceve alcuna risposta da parte mia. Non lo guardo in faccia da settimane, anche quando spesso ci troviamo di fronte faccia a faccia, io guardo di lato o in basso. Sono arrabbiata nera, mi meraviglio che sono rimasta calma, ma forse più che arrabbiata sono delusa. Delusa dal suo comportamento. Ok, non siamo amici, non siamo niente, ma certe cose non si fanno neanche per scherzo, non si fanno e basta.

L'unica notizia buona che mi hanno comunicato è che faremo una gita in campeggio. Io amo le gite e le avventure quindi sono super euforica. Monteremo le tende, io ovviamente starò insieme ad Ermi, scaleremo le pendenze, scoveremo i ruscelli e..ok Ross basta sognare! Troppa fantascienza!

Comunque sono troppo felice, mi ci vuole un po' di svago, per lo più sarà tra qualche giorno e non sto più nella pelle. Ermi è euforica quanto me, soprattutto perché ha scoperto che ci saranno le altre classi con noi, cosa che a me non va bene, ma lei non vede l'ora di vedere Giangi, infatti è da parecchio che non lo incontriamo.
Le gite mi sono sempre piaciute, le amo! Faccio un sacco di cazzate, mi ingozzo di dolci di ogni tipo, rido fino a piangere, rompo cose -non volontariamente- e mi diverto un sacco. È questo che mi mette di buon umore. Adesso però mi ci vuole un bel pisolino pomeridiano, uno dei miei tanti.
POV's Giovanni

"Gioviiii" una voce stridula proviene dalla porta all'entrata. "Arrivo" dico sbuffando, alzandomi dal letto e aprendo la porta. Una Roberta un po' troppo euforica mi salta addosso. "Cosa c'è? "Domando scocciato. "Ero venuta, sai, per..è da molto che non lo facciamo" mi dice con un sorriso malizioso. "Uhm, adesso proprio non sono in vena. Mi dispiace, sarà per un'altra volta" le dico tranquillamente, la vedo aggrottare la fronte e guardarmi torva, poi mi dice stizzita:"Non mi starai rifiutando come la povera Rosalin?" Al sentire il nome di Ross, mi giro di scatto verso di lei e la guardo:"Sinceramente a lei non l'ho rifiutata" le dico. Apre la bocca per protestare e mi dice:"Ma cosa dici? Tu me l'hai detto." "Era tutta una balla!" Rispondo prontamente. Lei scoppia a ridere e poi mi guarda sorpresa della mia serietà. Esce da casa tutta infuriata e si sbatte la porta alle spalle. Rilascio un sospiro e mi butto sul letto nuovamente. Finalmente ho detto la verità, ma come mi è venuto in mente di sparare quella cazzata che orami tutta la scuola sa? Con Rosalin non parlo da parecchie settimane, mi ignora sempre, anche quando la saluto, la chiamo con nomignoli, la provoco, le faccio dispetti..
Mi continua ad ignorare da settimane ed io non sono abituato ad essere ignorato. Già mi dava fastidio quando non mi calcolava, figurati adesso. Mi distendo sul letto e fisso il muro. In questi giorni non riesco a non pensare a Rosalin.
Ha ragione, sono stato un coglione. Il mio orgoglio anche questa volta ha vinto, ma adesso mi pento tantissimo. Non so cosa mi sta succedendo, ma è come se mi manca(?) No! Ma cosa dico? È solo perché stiamo sempre insieme quando siamo in classe. Dalla prima media, quando cercava di evitarmi insieme a Ermi, quando gli raccontai della cotta di mio cugino e di quando attiravo sempre la sua attenzione, perché avevo una cotta anch'io per lei. Anche quando facevamo dispetti ai professori o tra noi a vicenda, fino ad adesso. Sconosciuti. Ma non finirà così, le dirò che mi dispiace, che ho detto la verità a Roberta e che presto non avrà più questa brutta reputazione.

So già cosa fare, aspetto solo la gita.

Ti odio, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora