12° Capitolo

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"Una bella serata insieme, solo voi due!"esclama sorridendoci.

"COOSA?" Urliamo io e Giovanni all'unisco. Non può essere vero.

"Andiamo, questa è una gita e serve per far diventare gli alunni più compatti e uniti" ci spiega. "Ma io non voglio essere unita con lui! " Affermo e indico il ragazzo affianco a me. Stacco la mano dalla sua, e la metto in tasca. Dio, ho toccato la mano di quel viscido! E gliela stavo anche tenendo stretta!

"Pensavo fosse qualcosa da mangiare!" Esclama l'individuo accanto a me. "Io non ci sto con lei!" Continua rivolgendosi alla prof.

"Non è poi così male. Chiunque tra tutte le coppie vorrebbe stare insieme. Abbiamo scelto apposta voi due per la suddivisione in gruppi perché andate molto d'accordo." Ci dice. "Si sbaglia di grosso prof. Io e lui non andiamo per niente d'accordo. Solo lui va d'accordo con tutte." Rispondo amaramente.  "Non esattamente con tutte. Con te no." Dichiara Giovanni. "Perfortuna" sussurro.

"Beh, questo è il premio. Da adesso fino a stasera starete insieme. Potrete fare un giro per le colline, oppure mangiare, andare al lago che si trova qui vicino, dormire, basta che non vi uccidete. Fate quello che volete. Ovviamente, poi tornerete nelle vostre tende!" Ci spiega e sorride. Che stronza! Ovvio che torno nella mia tenda, con questo cretino già è assai che passo una giornata intera!

"No prof, non può essere questo il premio! Non è un premio!" Affermo seguendo la professoressa che si sta incamminando lontana da noi. "Certo che è un premio. È lui il tuo premio!" Mi fa l'occhiolino e sparisce dalla mia visuale. Stronza che non è altra! Lui non è il mio premio! Lui è uno stronzo come lei, come tutti quanti!

Mi giro di scatto e avanzo verso il sottoscritto, che sta fischiando come un beato idiota appoggiato ad un albero. Mi fermo di fronte a lui e gli punto l'indice contro, "Tu!" Esclamo "Sei uno stronzo!" Dichiaro e lo fulmino con lo sguardo. "Grazie" mi risponde sorridendo,affatto offeso. "Ti rendi conto?! Devo stare con te per altre quattro maledette ore! " Affermo gesticolando.  "Lo so che ti piace stare con me" mi dice sfacciatamente e sorride. "Scherzi vero? " gli domando. "Per niente! So che ti piace stare con me, so che ti piace provocarmi, so che vorresti sco-" "Ma sei impazzito?" Urlo e inizio a  schiaffeggiargli la faccia con la mano. Osserva la mia mano mentre continuo il mio assalto sulla sua faccia. Rimane impietrito e stupito, ma poco dopo mi afferra la mano e con forza mi tira a sé. Sbatto la testa contro la sua spalla e un dolore allucinante mi assale il punto colpito. "Dio santissimoo! " Ringhio e mi copro con le mani. Mi accascio per terra appoggiando la schiena al tronco dell'albero e con le mani tocco il punto dolorante. Strizzo gli occhi più volte e stringo i denti. "Vaffanculo, stronzo! "Borbotto e impreco a bassa voce. "Tutto bene?" Mi domanda e scoppia a ridere. "Che cazzo ridi!" Gli dico freddamente. Mi aiuto con le mani e mi alzo da terra. Giovanni è davanti a me, ma lo scanzo e scappo lontana da lui, non facendogli notare i miei occhi lucidi. Lo odio! Odio Giovanni con tutto il cuore! Lo odio perché è uno stronzo, insensibile, bugiardo e vaffanculo! Odio anche la sua bellezza!

Dopo non so quanto tempo di camminata, mi siedo per terra, nel punto più alto di una collina, difronte al gigantesco sole che si affaccia dal cielo. È bellissimo da quassù, silenzio, tranquillità, pace, tutto più rilassante. Mi stendo sulla piccola erbetta che ricopre la collina e chiudo gli occhi, respirando l'aria fresca e pulita. Ascolto con gratitudine i piccoli rumori, il vento, i grilli, le foglie che scricchiolano.

Non penso a niente,neanche al dolore che ho alla tempia, sono rilassata e quasi quasi un sonnellino me lo faccio. Sento le palpebre, ormai chiuse da un bel po', incominciare a rilassarsi e il sonno avvicinarsi.

Ma- "Ahiaa" un urlo mi arriva alle orecchie, seguito da un peso sulle gambe. Apro di scatto gli occhi e mi alzo sui gomiti. "Giovanni!" Affermo, rimproverandolo. "Sì?" Mi guarda e un sorriso gli illumina il viso. "Ti sembra tutto normale?" Lo guardo male. "Ero venuto a cercarti, ma ho preso una storta, per colpa di quel maledetto tronco" mi spiega e indica un pezzo di legno poco lontano da noi. "Mh,-faccio finta di pensarci- ben ti sta!" Rispondo e sorrido. "A quanto pare oggi non è la tua giornata fortunata!" Continuo. Lo vedo muovere il piede sinistro e una smorfia di dolore si impadronisce del suo volto. "Fai con comodo, comunque" Affermo spazientita, indicando le mie gambe, cui lui è appoggiato, anzi,sdraiato, sopra.

Mi guarda e alza un po ' la testa, ma la riappoggia posizionandosi meglio sulla mia pancia. Corrugo la fronte e ricomincio a parlare:" ovviamente stavo scherzando, quindi togli immediatamente la tua testa dalla mia pancia!" Protesto. Non si muove di una virgola, continua a muovere il piede e ad assumere un'aria dolorante. Sbuffo e mi sposto di lato in modo da far scivolare la testa via dal mio stomaco. Nulla. Sprofonda il suo cranio dentro la mia pancia e non mi permette di muovere il corpo. "Giovanni.." mormoro, cercando di non farmi prendere dall'ira. "Mmm.." mi risponde, d'altro canto, tranquillamente. "Non credi dovresti togliere la tua testa dal mio corpo? Non sono stata chiara nel spiegarti che non mi devi toccare?" Alzo un po' la voce, continuando a sorreggermi con i gomiti. Scuote la testa, in segno di negazione e mi risponde:" in effetti, abbiamo affermato di essere amici, quindi gli amici non fanno questo?" "Nemici" lo correggo. Sbuffa e mi dice:" è lo stesso! per una volta non sto facendo niente. Potresti non lamentarti e continuare a dormire come stavi facendo pochi minuti fa?" "Non mi lamento e non stavo dormendo! Stavo per addormentarmi, che è diverso! Ma un salame vivente mi è piombato sulle gambe!" Rispondo. Ridacchia un po', scuotendo la testa e chiude gli occhi, stendendo le gambe. Mi arrendo e mi spendo di nuovo, chiudendo gli occhi. È una strana posizione, sono sempre stesa, ma ho la testa di Giovanni sulla pancia e il suo corpo è steso verticalmente rispetto al mio. Formando tipo una T. Okay, sto uscendo pazza! Una T? Ma sono normale? Ho il ragazzo più figo della scuola con la testa appoggiata sulla mia nobile pancia! Oh, mi correggo! Ho il ragazzo più coglione della scuola, nonché mio acerrimo nemico sulla pancia.

Continuo a sbuffare, ma cerco di addormentarmi, dopotutto siamo arrivati presto e sono stanchissima. Tralasciando il fatto che ho una testa ,di minchia aggiungerei, sulla pancia, non so come, riesco ad addormentarmi.

#SpazioAutrice
Okaaaay, faccio schifo.
Sono pessima negli aggiornamenti, ma dovete perdonarmi! Ho preso già due insufficienze sulla pagella e non so come recuperarli se non studiando. Quindi non ho mai tempo di scrivere. Giuro che mi dispiace tantissimo, ma non vorrei prendere dei debiti a cavolo. Quindi, adesso che ci sono le vacanze, cercherò di aggiornare prima. Premetto che il capitolo è corto, ma non volevo farvi aspettare di più, quiindi spero vi piaccia lo stesso. Vi ringrazio come sempre dei complimenti, i voti, i commenti e tuttoo.
A presto.
Un bacio.
-Boston♡

PSVolevo anche dirvi, che una ragazza mi ha intervistato, se volete potete passare a leggere l'intervista sul suo profilo (mirtilla27)
E ancora ciaooo. :*

Ti odio, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora