Oddio, ma la sfiga ce l'ha con me?
Anzi, quella stronza della professoressa ce l'ha con me! Adesso devo stare con quel coglione per non so quante ore e devo pure arrivare sulla cima del colle di Furila che è lontanissimo, solo per un misero premio che non ci hanno neanche svelato. Idioti! Tutti idioti!Incomincio ad incamminarmi verso nord, penso sia nord, e dopo aver saltato un grosso sasso, mi giro. Giovanni è lontanissimo da me, se non ancora all'inizio, che chiacchiera con una ragazza. Mi rigiro e continuo a camminare, se non mi sbrigo arriverò ultima ed io non perderò questa missione! Lui può anche rimanere là! Continuo a saltare su dei legni e delle pietre,ho un po' paura, sinceramente non c'è nessuno. Alcuni alberi sono cupi, ci sono scoiattoli, uccelli, gufi (?) Rallento un po' e mi allontano da quello stormo di gufi. Mi fissano con i loro grandi occhioni neri ed è parecchio inquietante, sento un rumore ma non riesco a capire da dove proviene, chiudo le mani in due pugni, pronta a qualunque evenienza e continuo ad avanzare.
Mentre proseguo in posizione di difesa, mi sento due pizzicotti ai fianchi e salto dallo spavento. Cazzo! E se è un gufo o uno scoiattolo o un serpente? O uno sconosciuto, o un maniaco? Mi giro di scatto e tiro un calcio dritto negli attributi della persona che mi ha attaccato, seguito da pugni e schiaffi. Una volta aver atterrato il nemico mi blocco, sto tremando e ho il respiro irregolare. Guardo giù e mi ritrovo un Giovanni piegato in due dal dolore che si copre con le mani i punti doloranti.
Ma è uno scherzo? È possibile che mi sta sempre tra i piedi? Lo guardo, poi mi giro per andarmene. Se lo merita sto bastardo. Lo sento mugolare e chiamarmi, ma lo ignoro. "Cazzo Ross aiutami!" Urla. Mi giro e lo vedo ancora piegato per terra che quasi piange. Mi fa pena, così lo raggiungo e gli chiedo freddamente:" cos'hai?" Mi guarda incredulo e poi sposta il suo sguardo sul suo corpo disteso per terra. Gli porgo la mano e lui l'afferra con forza, tanto da farmi male. Lo tiro un po' e aiutandosi con le gambe riesce a mettersi in piedi. Sta esagerando! Non gli ho fatto poi così tanto male, gli ho solo tirato un calcio nelle palle e due o tre cazzotti nello stomaco. Sembra che un elefante l'abbia schiacciato e che le ossa delle gambe siano rotte, per come cammina. Appoggia un braccio intorno alla mia spalla per sostenersi ed io lo lascio fare,pur assumendo una faccia schifata, dopotutto, se la prof si accorge del suo malore potrebbe incazzarsi con me quindi meglio se lo aiuto. Nonostante il mio supporto, le sue gambe si piegano più del dovuto e per non cadere totalmente si aggrappa con entrambe le braccia alle mie spalle in una sorta di abbraccio (?) Dio, no! È dinuovo troppo vicino ed io sto arrossendo pian piano. In più mi sta facendo malissimo, ho tutto il suo peso su di me e non è una bella cosa. Lo reggo un po' ma poi sbotto:" potresti staccarti? Sai, mi stai rompendo le spalle!" Si rimette in piedi e con un braccio avvolto alla mia spalla si avvia verso una grossa pietra. Si siede nella sua solita posizione, gambe divaricate e gomiti sulle ginocchia, si porta una mano sul cavallo dei pantaloni e dà una strizzata, produce un grugnito dalla bocca e poi alza di scatto la testa, guardandomi male. Alzo le mani e arretro lentamente, fino a girarmi completamente, approfittando della sua momentanea distrazione. Sgattaiolando come un ladro in fuga. "Dove vai?"sento alle mie spalle e un piccolo urlo esce dalla mia bocca. Beccata!Lo sento ridere e mi giro per fulminarlo con lo sguardo, ma scoppio a ridere anche io dopo aver visto la bizzarra camminata che quel cretino ha. "Ma cosa ridi!" Mi riprende lui, ma io scoppio a ridere ancora più forte, "sembra..che hai...un bastone tra le...gambe" gli spiego e continuo a ridere. "Oh, certo che ce l'ho il bastone" mi dice ed io alzo un sopracciglio "Sì, rotto! " Affermo e velocizzo il passo, sorridendo. "Ti piacerebbe! " mi dice e mi circonda da dietro mettendomi le braccia al collo. "Allontanati da me!" cerco di spingerlo, ma con nessun risultato. "Perché? Cosa sto facendo adesso?" Mi dice assumendo una voce innocente facendo spuntare la sua testa dal lato della mia spalla destra. "Oh, mi stai solo toccando con le tue viscide mani!" Esclamo, camminando in avanti in modo da staccarmelo di dosso. "In realtà è solo un modo per strozzarti" Afferma e continua a camminare dietro di me, appeso al mio collo.
"Non ci conterei molto, ti posso stendere in dieci secondi, quindi ti chiedo di staccare le tue mani dalle mie spalle" Si stacca velocemente da me, ma dopo neanche dieci secondi mi rimette un braccio sopra la spalla. Ok, non mi dispiace affatto, ma non scordiamoci del suo carattere di merda! A proposito, spero non si inventerà un'altra balla per rovinarmi ancora di più la reputazione! Accellero il passo, così da poter staccare il suo braccio dalle mie spalle e scendo da un grosso masso di pietre aiutandomi con le mani. "Che ti prende?" È dinuovo affianco a me! Ma dio santo, vai viaa! Non gli rispondo e continuo a camminare, per non dire correre.
Lo sento ancora dietro le calcagne e sbuffo rumorosamente. Perché proprio a me? Ma quella stronza della professoressa me la pagherà! Chissà cosa starà facendo Ermi con Giangi! Che belli che sono insieme! Io invece sono sempre la solita sfigata! La brava ragazza che deve addomesticare lo svogliato della classe, il popolare. Ma non capiscono proprio nulla gli altri! Non sanno che la brava ragazza e il popolare non vanno per niente d'accordo. Non sanno che la brava ragazza si sente male a stare col coglione, non sanno che prova dolore solo a pensare che viene usata da Giovanni per ridere di lei con gli altri. Non sanno niente!
"Allora? Cos'hai? " mi chiede di nuovo. "Niente Giovanni! Devi solo camminare e non parlare con me!" Affermo. "Ah, e non mi devi toccare!" Continuo. Corruga la fronte ed esclama:" adesso cosa cazzo ho fatto di sbagliato?" "Niente " gli rispondo. "Allora posso parlarti e toccarti" mi dice ed io scuoto la testa "no!". "E invece sì" protesta e si avvicina per toccarmi, ma io scappo più veloce che posso e mi nascondo dietro un albero gigante. Lo spio da un buco al lato della corteccia, sta girando intorno e si guarda da una parte all'altra, un po' spaesato. Ridacchio e mi nascondo un po', "Idiota! " sussurro a me stessa e continuo a ridacchiare a bassa voce, osservando l'albero. "A chi era quell' "idiota"?" Sussulto e mi giro da dove proviene la voce, è dietro di me che sorride. "A te!" Affermo spostandomi per scappare di nuovo. "Oh nonono, tu non vai da nessuna parte adesso" dice afferrandomi un braccio. "Se non mi lasci giuro che mi metto a gridare 'aiuto' fin quando non perdo la voce" gli dico e cerco di strattonare il braccio dalla sua presa ferma. Ride, guardandomi. "Perché non dovrei toccarti? " domanda guardando la sua mano avvolta al mio braccio. "Perché...perché...sì!" Rispondo. "So perché non vuoi che ti tocco. Ma ho chiarito la questione con Roberta. Gli ho detto che non ti ho rifiutata è solo che mi hai fatto ecci..-" "shh" gli dico e gli tappo la bocca con la mano. "Ah e per dirla tutta ho rifiutato Roberta" Continua parlando da sotto la mia mano. "Non ci credo!" Affermo seria e tolgo la mano. "Te lo giuro su chi vuoi!" Mi dice e mi guarda dritto negli occhi. Vedo sincerità, ma non ne sono sicura. Andiamo, è Giovanni! Il re dei bugiardi! Distolgo lo sguardo e guardo un ramo. "Te lo giuro Rosalin! Mi sono sentito veramente di merda! Non era mia intenzione farti deridere dagli altri o rovinarti la reputazione!" Continua. E se è la verità? "Il minimo era sentirsi di merda! Non sai cos'ho provato io!" "Mi dispiace cazzo! Non succederà piú, te lo giuro!" mi dice e posa una mano sul suo petto. "Mmh..vedremo." sussurro. "Amici?" Sorride. "Nemici!" Rido e corro libera da lui. Sento la sua risata dietro di me e continuo a ridere. Sembriamo veramente due bambini che giocano ad acchiaparsi. E poi finalmente intravedo il colle di Furila. "Finalmente!" Esclamo e aspetto che Giovanni mi raggiunga. "Vedi! Siamo vicinissimi! È lì il colle! C'è anche quella cogliona della prof" Affermo e sorrido. Lui ride di gusto e afferrandomi una mano incomincia a correre verso il traguardo. La professoressa ci saluta da lontano e ci invita a raggiungerla. "Ragazzi! Avete vintooo!" Urla come se avesse vinto lei. Io e Giovanni ci guardiamo e sorridiamo. Le nostre mani ancora unite. "Cosa prof?" Diciamo all'unisco."Una bella.."
#SpazioAutrice
Ciao a tuttii,
Scusatemi infinitamente per l'attesa, ma ho avuto una settimana molto impegnativa. Molte si sono lamentate per gli aggiornamenti molto lenti e vi capisco. Ma non posso stare 24h su 24 a scrivere.
Scusatemi ancora! Spero mi perdoniate e che continuate a seguire la mia storia. Grazie dei voti, dei commenti e delle visualizzazioni.
Un saluto.♥
- Boston♡Inoltre, volevo pubblicizzare una storia molto bella.
Si chiama "Dentro quel vortice" di martinauva_
Vi consiglio di leggerla.
A presto, byee.♡♡♡