4° Capitolo

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"Ciao cogliona! Come stai?" chiedo appena entro in camera di Enri.

"Bene cogliona! Tu, piuttosto, che mi racconti di bello? Cos'hai fatto a scuola senza di me?"
Cavolo, e adesso cosa le dico?
Ok, avevo detto di dirle tutto ma mi vergogno! È piuttosto imbarazzante parlare di quell'emerito coglione!
"Allora, Ross, mi vuoi dire cosa è successo?"mi chiede preoccupata " Aspetta, scommetto che Giovanni stavolta l'ha combinata grossa!" Continua a dirmi.
Esatto mia cara amica, hai perfettamente ragione, ecco le vere migliori amiche..ti capiscono al volo!

"Esatto! Ma questa volta è grave , molto grave, la situazione! "Le rispondo finalmente.

"Su dimmi, che gli spacco la faccia.."mi dice, scoppio a ridere e poi incomincio a raccontare dell'accaduto, quel dannato accaduto!

"..ed ecco come toglierlo dai coglioni! " finisco il mio discorso con un occhiolino alla mia cara amica, che in questo momento è nel più totale silenzio.

"Che mi dici? Svegliaa Ermi! "Le muovo una gamba.

"Ok, è molto scioccante, sappiamo entrambe che quel coglione è nato per rompere le palle,ma non capisco cosa gli è successo. È vero che stiamo sempre a litigare con lui, ma per non aver parlato è veramente esagerato ciò che ha fatto! Inoltre, come ti ho sempre detto io ti stimo! Hai fatto bene a non rispondergli e avergli tirato lo schiaffo o anche detto tutte quelle parole! Sei un mito!" Mi sorride e mi abbraccia, poi continua:" però, lui non credo abbia ascoltato le tue parole, sicuramente domani farà come ogni giorno, ovvero romperci i coglioni."
Forse ha ragione , ma questa volta basta!

"No, questa volta con me ha finito! Con te può pure scherzare o fare altro, ma con me no! Sai che io quando dico basta lo faccio, infatti da domani, ovviamente non mi lasciare da sola e poi anche se ci rompe le palle tu rispondigli come sempre ed io lo eviterò! "

Dopo la lunga chiacchierata con Ermi, sono tornata a casa, i miei genitori non c'erano così sono salita in camera, mi sono cambiata e sono andata a letto.

Driiiin, Driiiin..

"Dannata sveglia! " bofonchio. Mi giro nel letto, ma continua a suonare, quindi sono costretta ad alzarmi.

Mi incomincio a preparare, prendo tutto ed entro in bagno, dove dopo quindici minuti fuoriesco già pronta. Preparo lo zaino, scendo le scale, saluto mamma ed esco di casa.

Oggi non sento la musica, non voglio sentire niente.

Arrivo in classe e come sempre c'è già qualche compagno. Ermi c'è, ovviamente, mi avvicino la saluto con il nostro tipico 'ciao cogliona' e vado a sedermi nel mio banco.

Dopo circa cinque minuti la campanella suona e la prof con tutta l'altra parte della classe entra.

Ermi mi dà un pizzicotto e io la guardo male, poi mi sussurra:"vedi chi c'è? " E con il capo fa segno alla figura di Giovanni, la mando a fanculo e faccio finta di niente. Ottimo inizio!

Come ogni mattina, sento calciarmi la cartella ma non mi giro come sempre, mi limito a tirarla in avanti, in modo da poter evitare.

Dopo poco vedo una pallina arrivarmi sul banco, seguita da altre, ma come già fatto le ignoro, Ermi si gira per guardarlo male , perché sta infastidendo anche lei, sento in risposta solo una risata. Quella maledetta risata! Stringo le mani in due pugni, ma mi trattengo nel picchiarlo a sangue. La prof sta continuando a spiegare, ma io, come tutti,non la stiamo seguendo.

Alzo la mano per richiamarla e quando mi guarda le dico:" prof, potrei cambiare banco? Momentaneamente vorrei spostarmi vicino Gianluca, lui mi aiuta spesso in geografia! " la prof annuisce e siccome oggi Roberta è assente approfitto per spostarmi. Rivolgo uno sguardo di scuse a Ermi, che non controbatte e mi sostiene.

Ti odio, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora