7 • Una videochiamata inaspettata

588 7 2
                                    

Anna e Viky si trovavano comodamente sedute nella vasca idromassaggio a godersi quel relax che da lì a poco sarebbe terminato, o meglio, quel lusso sarebbe terminato. Angelica, invece, stava passando del tempo con Tatiana, che, avendo saputo con triste preavviso del ritorno al Krisna, aveva deciso di passare più tempo possibile con la bionda.



La sera prima, le tre si erano divise: Anna e Viky passarono del tempo con Tom e i suoi amici, mentre Angelica preferì restare con Tatiana. Viky, ad un certo punto, sentendosi inutile perché non riusciva, purtroppo, a comprendere le conversazioni, scelse di passare del tempo al telefono con il suo fidanzato Giulio, maledicendosi per non essersi mai concentrata abbastanza durante le lezioni di inglese, ritenendola una lingua che non le sarebbe mai servita, nonostante i dinieghi di Anna che le diceva ripetutamente di seguire, poiché l'inglese è una lingua universale e le sarebbe tornata utile in futuro.Anna riuscì ad inserirsi molto di più nella cerchia di amici dell'attore, che la fecero sentire come parte integrante del gruppo sin da subito, anche se le dispiaceva che Viky restasse tutta sola a parlare con il fidanzato nella suite; certo non era da sola ma con Giulio a telefono, però non era la stessa cosa di averlo vicino fisicamente.

Tom le chiese di più sulla sua vita, sulle materie che aveva studiato a scuola, e soprattutto sui film che lei preferiva guardare, scoprendo che amava il genere fantasy più di qualunque altro genere, e che preferiva un buon libro all'uscire e andare a divertirsi in una discoteca. Preferiva la tranquillità alla vivacità, ma quando voleva, poteva essere anche esuberante e fare caciara. Tom, invece, era più o meno come lei, gli piaceva il silenzio ma c'erano momenti in cui preferiva uscire con gli amici e andare a bere, adorava il fantasy e il fantascientifico. ed era sempre stato un bravo ginnasta, infatti gli piaceva allenarsi in palestra e tenersi in forma.

Parlarono di tutto e niente, curiosi di sapere sempre di più sull'altro, e soprattutto vogliosi ancora di guardarsi senza una fine. Volevano conoscere ogni minimo dettaglio fisico o caratteriale, per imparare a conviverci e a voler bene anche quelli. Perché ormai era chiaro: il bene tra quei due era già nato, lo dovevano solo coltivare mano mano.



Anna, però, non gli disse nulla, non fece menzione su quello che sarebbe successo nei prossimi giorni, ovvero il dover tornare al Krisna e restarci fino alla fine della sua permanenza lì a Bali. Inoltre, il come si sarebbero visti o sentiti e che cosa sarebbe cambiato tra di loro una volta a casa, restava un mistero ben lontano dal voler essere conosciuto.

Quando la ragazza vide l'ora e si accorse di quanto enormemente fosse tardi, salutò Tom con un piccolo bacio e gli altri con un'alzata di mano, dirigendosi nella suite, dove trovò una Viky che l'aspettava annoiata, informandola che Angelica era passata dicendole di voler passare la notte con Tatiana. Viky ne era entusiasta così come Anna, e volevano solo il meglio per la loro amica, questo era ormai ovvio.

Le due amiche si alzarono quella mattina con il desiderio di rilassarsi nell'idromassaggio del resort, avendo prenotato l'altra visita ai templi di Tanah Lot e Uluwatu rispettivamente di martedì e giovedì, mentre la loro amica ancora non si era fatta viva.

"Angy non mi risponde, che dici, è il caso di preoccuparci?", le chiese Viky con un po' di agitazione, mentre guardava la sua amica completamente assorta nei suoi pensieri. 



Decise così di posare il cellulare e introdursi nuovamente nella vasca accanto a lei.

 "Anna?!", la richiamò.

"Cosa?!", rispose l'altra sobbalzando, ma di poco.

"Ma a che stai pensando?"Anna abbassò il viso e serrò le labbra; dopo qualche secondo si decise a parlare.
"Pensavo a questa situazione con Tom, a quanto è assurda, e quanto la nostra vacanza qui a Bali sia stata completamente stravolta del tutto. Il nostro obbiettivo era quello di divertirci insieme, fare stupidaggini insieme e restare insieme. Invece, Angy è con Tatiana, io sto provando a conoscere Tom Holland, ma ci credi? Mentre tu te ne stai un po' per fatti tuoi perché non capisci i nostri discorsi, altrimenti potresti integrarti, ma non te ne faccio una colpa, assolutamente, però mi dispiace, capisci, mi dispiace. Io ho baciato Tom Holland, ancora non ci credo Viky, non ce la faccio", le rispose Anna portandosi una mano sul cuore come per calmare quella forte adrenalina.

"Ma tesoro, sta tranquilla. Per quanto riguarda me, sai bene che sono felice. Essere qui con voi era uno dei desideri più importanti che avevo e che siamo riuscite a realizzare. Credi che io non mi stia divertendo? Mi sto divertendo tantissimo invece! Ci sta che non capisco i discorsi e quindi mi sento un bel po' fuori luogo, ma questo non mi ferma. E' solo una vacanza per me, non ci dovrò convivere con loro per tutta la vita. E poi cosa pensi, che non mi faccia piacere stare in compagnia di Tom Holland? Io sono super entusiasta, questa è stata forse la cosa più bella in assoluto che sia successa a Bali, dopo ovviamente la tua felicità, che pian piano stai ritrovando, e quella di Angy. Cara mia, so che è impensabile questa situazione, ma è la realtà, e spero diventi la tua realtà per tanto tempo, così da dimenticare la sofferenza che hai passato in questi ultimi anni. Se lui ti rende felice, allora sii felice insieme a lui. Si, è un attore, okay, ma è un lavoro. Lui, come ben sappiamo è una persona come tutti noi, quindi tranquilla. E' conosciuto per il suo lavoro ma è più vero di me e te messe assieme, sorella. Angy poi è Angy, dev'essere felice, e se Tatiana è la sua felicità ben venga, altrimenti arrivederci. Io la mia felicità l'ho lasciata a Napoli e sono sicura di ritrovarla quando tornerò, perciò pensate a voi, alle vostre situazioni che sono un po' più complicate, io baderò a voi e mi divertirò lo stesso. Viva la vita sempre, sorella", sorrise Viky correndo ad abbracciare la sua amica che ricambiò l'abbraccio energicamente.

"Spero tu abbia detto la verità, cioè che ti stai divertendo lo stesso."

"Vita mia, mi sto divertendo da pazzi, specialmente alle feste. Quella nella villa di Tom è stata uno sballo."

"Angy si starà dando da fare con la bella spagnola, eh?", chiese poi la ragazza con faccia maliziosa.

"Di sicuro, toccherà solo a te poi", rise Viky meritandosi un'occhiataccia da parte dell'altra.

"Scusami, potresti evitare di dirlo?!"

"No che non posso, so che Angy lo ha già fatto, ma anche per te arriverà quel momento fidati, e spero proprio che succeda con Tom. Mi fido di lui, so che non ti farebbe del male."

Anna non ci aveva mai pensato a dirla tutta, quella era sempre l'ultima delle ipotesi, non le andava molto di crearsi un'aspettativa e poi vederla cadere in brandelli perché l'altro non aveva soddisfatto questa sua idea.

 "Non mi va di parlarne in ogni caso", ribadì lei.

"E invece, mi dici ora come Tom ha preso la notizia del ritorno al Krisna? Ieri avevi sonno e non hai voluto dirmi assolutamente niente, ora però voglio sapere cosa ti ha detto", fece curiosa l'amica con un sorriso.

Anna abbassò lo sguardo e sbuffò, andando con una mano a togliersi un capello che le era caduto dinanzi al viso.

"In verità, io non gli ho detto niente."

Viky la scrutò accigliata all'istante.


"Come non gli hai detto niente? E perché?"

"Perché non lo so, anche se non è così grave, siccome la distanza è breve se prendi un taxi. A piedi ci vorrebbe minimo un'ora. In realtà non volevo mettergli questo tarlo nella testa, e sono un po' amareggiata, arriverà la sua ex ed io sarò ad un'ora o otto minuti di distanza da qui!", esclamò Anna prendendosi la testa tra le mani. 

"D'accordo, beh, potremo prendere un taxi e andare a trovarlo, o può semplicemente venire lui da noi, non è così difficile. Se ci tiene a vederti che se ne importa della sua ex, prende un taxi e viene a trovarti", affermò l'altra facendo spallucce.

"Beh, si, cioè si. Può fare così."

"E dimmi, quando hai intenzione di dirglielo?", le chiese allora Viky, incrociando le braccia al petto.

"Stasera credo."

"Spero davvero che sia così, altrimenti prenderò il traduttore e glielo dirò io personalmente. Sai che sono capace di farlo", asserì l'amica facendo ridere l'altra che prontamente annuì.

"Ragazze!", esclamò Angelica correndo verso di loro con aria felice e piuttosto esaltata.

Qualcosa di bello era sicuramente successo, per forza.

"Cosa?", le rispose Viky.

"Finalmente vi ho trovato, sono andata ovunque, dovevo pensarci subito a venire qui!", affermò la bionda col fiatone, portandosi una mano sul cuore che batteva ad un ritmo elevato.

"Beh, finalmente sei qui e sei viva!", esclamò Anna.
"Più che viva! Io e Tatiana l'abbiamo fatto!", urlò Angelica battendo le mani e saltellando ancora incredula.



Le due amiche la osservarono felici, e sorrisero alzandosi dalla vasca e, fregandosene del fatto che fossero bagnate, andarono ugualmente ad abbracciarla.

"Amica mia, questa notizia mi riempie solo il cuore di gioia, devi credermi. Sono veramente contenta per te!", dichiarò Viky.

"Posso solamente dire la stessa cosa, sei così gioiosa, non ti ho mai vista in questo stato", le disse Anna.

"Si ragazze, io non lo so, ma sono davvero felice. Tatiana è speciale e spero che questa relazione possa non finire."
"Avete mai parlato di un vostro possibile futuro?", le chiese Anna mentre si scioglieva dall'abbraccio insieme a Viky. 

"Si, lei vorrebbe venire in Italia ma non conosce benissimo la lingua, ed io mi sono offerta di insegnarle, solo che forse, probabilmente, in un possibile futuro, sarò io a trasferirmi in Spagna, da lei", sorrise visibilmente eccitata.

"Non ci vedremo più?", le domandò Viky, di punto in bianco, mettendo su un broncio.

"No, non sarà così. In primis, è presto per parlarne, perché sarò in Italia per ancora un bel po', e poi, semmai dovessi andare via ci sentiremo sempre via Skype e non solo, verrai a trovarmi ogni volta che vorrai. Non pensare che io abbandoni te o Anna. Anzi, dovete venire entrambe. Beh, in ogni caso, non sarà un problema, vi romperò le scatole ancora per molto", spiegò Angelica con un sorriso.

"Certo, ci mancherai perché non sarà la stessa cosa, ma come abbiamo appena detto, è ancora presto per pensarci!", chiarì l'altra.

"Bene, piccioncine, mi sembra che Bali abbia aiutato molto i vostri cuori solitari, eh? Ma no, ehi, no, non ringraziatemi per avervi aiutato e dato coraggio. Infondo sono la vostra amica, e se non vi aiutassi io, chi potrebbe mai aiutarvi?", fece Viky guardandole con un ghigno a dir poco malizioso.

"Scendi dal piedistallo, madame. E' forse il coraggio quello che ci mancava e tu lo hai dato a tutte e due", ammise Anna.
"Appunto, e per te vuol dire poco?", ribatté Viky, facendo ridere le altre che si diedero l'ennesimo abbraccio di gruppo.

Le tre ragazze, dopo aver parlato e gioito su quanto accaduto, si diressero nella loro suite per cambiarsi e andare a pranzare vista la loro enorme fame. Anna aveva anche ricevuto un messaggio da parte di Tom, dove le aveva detto che si sarebbero incontrati nel ristorante e che avrebbero pranzato tutti insieme. Ma ad un certo punto, mentre Angelica era sotto la doccia ed Anna si stava legando i capelli, bussarono alla porta, e Viky andò ad aprire, trovandosi davanti un uomo del personale di servizio con una busta bianca in mano.

"Salve, mi scusi, stiamo dando questo invito ad ogni suite. Si tratta di una festa esclusiva che si terrà stasera, in cui sono invitati solo i residenti temporanei che lunedì torneranno al Krisna House. Sarà una festa in costume da bagno, il proprietario ha pensato di salutarvi così. Spero che ci sarete e mi raccomando, solo voi del Krisna. Il proprietario ha due feste da organizzare, la vostra, e una più grande dove saranno invitati gli altri residenti del Mandapa. Spero possiate divertirvi. Questo è l'invito", spiegò l'uomo, porgendo cortesemente la busta a Viky che, titubante, l'afferrò con una mano rivolgendogli educatamente un sorriso, mentre Anna, che aveva fortunatamente sentito tutto, si affacciò dal bagno.

"Grazie mille per l'invito, ci saremo, arrivederci", disse la ragazza avvicinandosi all'amica in difficoltà dinanzi la porta.

Una volta che il gentile signore andò via, chiusero la porta della suite, e velocemente, Anna prese la busta contenente l'invito dalle mani di Viky e si affrettò ad aprirla.

"Mi spieghi che cosa sta succedendo?", le domandò l'amica.

Angelica, appena uscita dalla doccia, essendosi incuriosita, dopo essersi infilata un asciugamano intorno al corpo bagnato, raggiunse le altre due.

"Siamo state invitate ad una festa che si terrà in una villa, tipo quella di Tom; non dice di chi è, ma ci saremo solo noi del Krisna House. Il proprietario ha pensato di salutarci organizzando una festa in nostro onore a quanto pare. Saremo presenti solo noi del Krisna, gli altri residenti andranno ad un'altra festa, organizzata appositamente per loro. Dunque non ci saranno Tom, Sam e tutti gli altri e quindi neanche Tatiana", affermò Anna gettando l'invito sul letto.

Viky lo prese cercando di capirci qualcosa, ma era tutto inutile.

"Avevo pensato di passare queste ultime sere qui con Tatiana, e questi organizzano feste divise. Non capisco, perché non organizzare una festa e basta, così da poter ballare e cantare tutti insieme. Cos'è questa stupida distinzione? Che assurdità!", esclamò la bionda mentre allibita camminava avanti e indietro per la stanza.

"Anche io non riesco a capire il motivo di queste distinzioni, non ho capito perché non fare una festa unica e chiudere lì la faccenda", aggiunse Anna sollevando il mento e corrucciando gli angoli delle labbra.

"Cos'è, quelli del Krisna sono poveri e schifosi mentre i residenti qui sono ricchi e possono fare quello che vogliono e non possono mischiarsi con noi, gente della plebe? Che poi, io povera un corno, devo buttargli in faccia le mie due belle carte di credito?", sbottò Viky portandosi le mani ai fianchi.

"Calmiamoci, ormai è fatta. Ne parleremo sia con Tom che con Tatiana, credo abbiano ricevuto anche loro degli inviti simili per la loro festa", affermò l'amica, per poi indossare una tuta della Nike, comoda e leggera.

"D'accordo, allora andiamo a pranzo, così dopo raggiungo Tatiana per vedere come organizzarci", affermò Angelica correndo a vestirsi.

Le tre, dopo essersi sistemate, si avviarono verso la sala per il pranzo, e lì incontrarono gli altri ragazzi e Tatiana, anche se Angelica preferì sedersi al tavolo con le amiche e gli altri piuttosto che con lei, tanto l'avrebbe raggiunta subito dopo.

Tom accolse Anna con un sorriso dolcissimo, com'era solito fare, facendola accomodare accanto a lui dopo essersi dati un piccolo bacino a stampo.

Entrambi erano piuttosto riservati, non piaceva a nessuno dei due mostrarsi più di tanto davanti agli altri, ma non per vergogna, perché erano semplicemente fatti così. Era Anna, tra l'altro, quella più riservata, Tom non sapeva tenersi dentro niente ma la rispettava.

"Ciao piccolina, finalmente ti vedo", le disse l'attore prendendole la mano sotto il tavolo.

"Salve a te, ma ti ricordo che ci siamo visti ieri sera, non è poi così molto", ribatté lei con un risolino.

"Ah, quindi non ti sono mancato?", continuò corrucciando le labbra.

"No mi sei mancato, ovvio", gli rispose, dandogli un tenero buffetto sul naso.

Harry fece un finto colpo di tosse, facendo sorridere i presenti e imbarazzando i due in questione.

"Volevo ricordare ai due lì infondo che se vogliono fare i piccioncini tutto il tempo, allora che si prendessero un tavolo da soli", esordì con un ghigno.

"Dai Harry, lasciali stare. Devono godersi il momento", rispose Harrison in loro difesa.

"Per amor di Dio, sono bellissimi e perfetti, stavo solo scherzando", ammise il riccio facendo una linguaccia.
"Fratello, quando troverai anche tu qualcuna che ti interesserà, poi ne riparleremo", aggiunse l'attore mostrandogli il dito medio.

"Non preoccuparti Tom, tuo fratello troverà il tatto giusto quando conoscerà una ragazza che lo farà ammattire", replicò Charlotte con un sorriso.

Successivamente, il pranzo fu finalmente servito: c'era del riso, della pasta e del brodo. I ragazzi scelsero tra il riso e la pasta, mangiando poi in religioso silenzio godendosi il cibo.

Anna fu tra quelli che scelse il riso, era bianco con crema di funghi, molto saporito, solo che non aveva molta fame, o almeno, aveva un blocco allo stomaco che le impediva di mangiare. Tom se ne accorse, la guardava di sottecchi, e preoccupato le massaggiò una gamba. Lei, dapprima ferma con gli occhi nel suo piatto, guardò il ragazzo che le stava carezzando delicatamente la coscia.



"Cos'hai?", le chiese Tom a bassa voce evitando di farsi sentire dagli altri. 

"Niente", rispose lei portandosi un cucchiaio di riso alla bocca.

"Non prendermi in giro, Anna, ti prego, cos'hai?", insistette.
"Cosa vuoi che abbia Tom, tutto bene", gli ribadì, mantenendo gli occhi fissi nel suo piatto.

"Guardami allora, e dimmi che va tutto bene e che non hai niente di strano."

Beh, era proprio quello che lei stava cercando di evitare.

Guardarlo negli occhi sarebbe stata una sconfitta; non gli avrebbe mentito, non ci sarebbe riuscita neanche volendo. Tom era dolce e comprensivo, e meritava di conoscere la verità, alla fine non era niente di grave.

"E va bene, però te ne parlerò in privato. Finiamo di mangiare e poi vieni in suite con me."

"D'accordo, mi giuri che non è niente di grave?", le domandò ancora.

"Giuro che non lo è", dichiarò infine con un dolce sorriso.

Quando ebbero terminato il primo piatto, Tom e Anna si scusarono con gli altri, dicendogli che si sarebbero assentati un attimo per poter parlare di una questione privata, ma che sarebbero tornati per mangiare il secondo.



Una volta in suite si accomodarono entrambi sul letto matrimoniale, mentre Tom si guardava intorno incuriosito.

"E' carino qui", affermò con un mezzo sorriso.

Si, carino, che peccato che dovrà andarsene prima del tempo.

"Si, molto."

"Dormi qui?", le chiese, indicando il letto matrimoniale su cui erano comodamente seduti.

"No, qui ci dormono Viky e Angelica, io dormo lì", gli rispose Anna indicando il divano-letto sotto la finestra, accanto al matrimoniale.

"Come mai lì?"

"Mi piace dormire da sola", fece spallucce.

"Allora, cosa devi dirmi di importante?"

Era arrivato il momento della verità; sarebbe stato inutile nasconderlo, tanto non avrebbe dovuto arrecare paura, ma avrebbe arrecato insicurezza in lei.

Tutto a causa di quella Elle; manco si era fatta viva e già portava problemi.

Ma forza e coraggio, sarebbe andato tutto bene.

La ragazza stava cominciando a parlare quando, nel bel mezzo di nulla, il cellulare di Tom prese a squillare.

 "Proprio ora; chi è rompe il cazzo!", borbottò l'attore scusandosi ripetutamente con Anna.

Stava per riagganciare senza rispondere, volendo continuare la conversazione con lei, ma strabuzzò gli occhi e Anna rimase a fissarlo perplessa.

 "Cosa succede, chi è?", gli domandò, corrugando la fronte incuriosita. 

"E' Robert Downey Jr, devo rispondere", dichiarò il ragazzo rispondendo alla chiamata FaceTime di Robert.

Oh santo Dio, porca trota, Robert Downey Jr!

Anna sentì la voce dell'attore riempire la stanza, e il cuore cominciò a batterle in maniera irrefrenabile; aveva dimenticato che Tom conosceva anche gli altri attori che lavoravano con la Marvel.

In quel momento stava di nuovo pensando a quanto quella situazione fosse surreale.

"Ehi Rob, come va?", rispose Tom, subito dopo il saluto del grande Iron Man.

"Va alla grande, tu ti stai godendo le vacanze?"

"Si, va alla grande anche qui, in effetti. Dovevi dirmi qualcosa?"

"Volevo solo dirti che presto guarderò Spider-man: Far From Home e ti chiamerò quando avrò finito, di sicuro per farti i complimenti!"

Tom gli rivolse un grande sorriso, ed era un vero tesoro in quel momento; il suo idolo gli stava dicendo che presto avrebbe guardato il suo film, e lui non poteva che esserne entusiasta. Era suo collega e amico, ma sarebbe per sempre stato il suo idolo.

"Grazie Rob, non vedo l'ora! Fammi sapere, perché io sono entusiasta del risultato, spero lo sarai anche tu!", ammise eccitato Tom.

"Di sicuro signorino, allora come stanno i tuoi?"

"Stanno bene, e la tua famiglia?"

"Anche qui, tutto bene. Sei con loro?"

"Uhm, diciamo che in questo momento no, ecco, io-"

E si bloccò a guardarla: si fermò proprio a guardare lei.

Anna si arrestò in un attimo, scrutandolo spaventata e soprattutto imbarazzata; stava origliando il discorso che stava avendo con il signor Downey Jr.

E lei aveva appena ascoltato la sua voce, porca paletta, Madre Teresa!



"Sei impegnato? Ti ho disturbato?", gli domandò Robert dall'altra parte del telefono.

"Oh, no, cioè si, però tutto è okay", ribatté completamente impacciato.

Tom si girò di nuovo a guardarla mimandole qualcosa che lei non riuscì a comprendere, difatti gli chiese a voce bassa cosa avesse detto, ma lui in tutta risposta guardò nuovamente Robert che, nel frattempo, si stava scusando per l'interruzione, dicendogli che poteva anche tranquillamente non rispondere.

"Rob, non preoccuparti, non fa niente. Sei abituato a chiamarmi nei momenti meno adatti, come in quell'intervista a Berlino", rise lui contagiando anche l'altro.
"Oh, si indimenticabile, eppure tu mi rispondi sempre!"

"Non posso non farlo, sei Robert Downey Jr, avanti!"
"Sempre il solito!"

"Ascolta Rob, vorrei presentarti una persona che diciamo sta diventando importante per me, vorrei che tu la salutassi, le farà piacere di sicuro, spero solo che non le venga un altro attacco di panico", disse Tom diventando un po' più serio e girandosi a scrutare la ragazza di fianco a lui.

Anna strabuzzò gli occhi e diventò pallida in meno di un minuto, mentre scuoteva la testa ripetutamente; fece per alzarsi dal letto venendo poi bloccata in tempo da Tom.



Oh, si, oh penso proprio di sì, era proprio quello: un altro attacco di panico, stava arrivando.

 "Allora, chi è? Sarei lieto di conoscere questa persona che sopporta un bambinone come te!", rise l'attore.

"Sta avendo una crisi di panico, un attimo solo."

Tom poggiò il cellulare sul letto impostando il muto per qualche secondo, poi prese le mani di Anna e le baciò delicatamente.

"E' una persona proprio come me e come te. Sono impazzito anche io la prima volta che l'ho visto, ma ora sei qui con me e soprattutto, lui è dietro un telefono, devi solo parlare. Hai un inglese impeccabile e sono sicuro che sarai perfetta, su avanti", la incoraggiò l'attore con un sorriso così dolce e premuroso.

Quel ragazzo riusciva sempre a convincerla.

"D'accordo, vai!", esclamò lei torturandosi le mani.

Tom riprese il cellulare e sorrise all'attore dall'altra parte del telefono riattivando il microfono.

"Rob, ti presento Anna."



E successe tutto così, in un attimo: Tom voltò il cellulare dalla sua parte e un Robert sorridente alzò la mano destra in segno di saluto.

Oh Vergine Maria, santo cielo benedetto!

"Ehi!", la salutò.

La stava salutando Robert Downey Jr! Questo era irreale, questo, decisamente.

 "Ciao Robert! Ti ammiro tantissimo, non ci credo, uhm, io sono Anna", farfugliò lei evidentemente imbarazzata. 

"Ciao tesoro, come stai? Mi fa molto piacere, sei una fan della Marvel?", le chiese.

"Oh decisamente!", esclamò con un luccichio negli occhi verdi smeraldo.

"Mi raccomando, non chiedere niente al signorino accanto a te se non hai visto Endgame o qualsiasi altro film, altrimenti ti dirà tutto in meno di un minuto. Non sa tenere la bocca chiusa."

"Lo so bene, infatti sto sempre attenta a non chiedergli niente", rise lei insieme all'attore.

Stava ridendo con Robert Downey Jr!

Ma quale santo stava interferendo nella sua vita? Ma facciamo nomi e cognomi, per favore!
 Bisogna ringraziare questa entità!


"Ehi, voglio ricordarvi che sono qui!", esclamò Tom fintamente stizzito.

"Lo sappiamo bene bambinone! Ora vado, è stato un piacere conoscerti Anna, spero di poterti rivedere e soprattutto risentire la tua incantevole voce", le sorrise Robert.

"Oddio, cioè voglio dire, certo, lo spero anche io di vederti nuovamente. E' stato un onore conoscerti!", ammise lei felice.

"Ehi, Mr. Stark, mi sta per caso rubando la ragazza?", gli chiese divertito Tom.

Ragazza? In che senso, ragazza? Oh divino!

"Parker non ti rubo nessuno, sono affascinante più di te e questo devi accettarlo."

"L'ho accettato già tempo fa, Mr. Stark."

"Ci sentiremo presto, allora! Mi raccomando, non rispondere se sei in dolce compagnia", gli disse Robert.

"Seguirò il consiglio, alla prossima", concluse Tom prima di staccare la chiamata e riporre il cellulare in tasca.

Anna lo stava guardando senza riuscire a capire granché, era ancora confusa dopo quello che era appena successo. Aveva parlato con Robert Downey Jr e non vedeva l'ora di dirlo alle sue amiche, la fangirl che era in lei stava uscendo fuori, e non era il momento più adatto.

"Tutto bene?", le domandò Tom.

"Tutto bene, tutto b- Dio mio! Ho parlato con Robert Downey Jr!", urlò: non riuscì a contenersi.

"Si, ringraziami che ti ho salvata da un altro imminente attacco di panico!", esclamò lui sorridendo.

"Grazie di tutto Tom, mi stai regalando gioie."

"Però prima mi stavi per dire una cosa e voglio assolutamente sapere di cosa si tratta, perché dovrei anche io dirti una cosa e spero che tu la possa prendere bene, ecco", le disse facendo spallucce.

Ah, pure lui doveva dirle qualcosa; niente, dopo le gioie arrivano sempre i dolori, era la vita, di merda, ma pur sempre la vita.

"E' una cosa che mi farà paura?", gli chiese incuriosita.

"Uhm, beh, dipende dai punti di vista."

"Ah."

"Non preoccuparti, su avanti, dimmi questa cosa, temo che faremo più tardi del previsto per il secondo", rise.

Anna annuì e gli prese le mani, aveva bisogno di conforto e di un po' di coraggio, e prendere le mani di Tom l'aiutava molto.

"Ci hanno riferito che lunedì torneremo al Krisna, hanno aggiustato il guasto elettrico, quindi dovrò passare l'ultima settimana lì, dove dovevo alloggiare con le altre dall'inizio. In compenso andrò a fare altre visite guidate e visitare la sorgente, sarà divertente ma, ecco, non sarò qui con te", spiegò lei con gli occhi lievemente lucidi.

Aveva paura che si sarebbero distaccati, perché otto minuti con un taxi non sono niente, ma non era la stessa cosa di alloggiare nello stesso albergo e vedersi ogni volta che gli pareva e piaceva, in più si sarebbe aggiunta questa Elle e la situazione non andava migliorando, solo peggiorando. Per quanto non voleva pensarci, era più forte di lei.

Tom le sorrise e strinse le mani nelle sue con più forza, poi se le portò alle labbra dandole un leggero bacio, delicato ed estremamente dolce.

"Non ci sono problemi, ho calcolato questa probabilità e non sarà un problema, ogni sera ci vedremo, te lo prometto, fin quando sarò qui a Bali ed anche tu, non ci saranno problemi. Prenderò un taxi e ti raggiungerò, d'accordo? Non avere paura, non mi perderai", la rassicurò, andando a posarle una mano sulla guancia sinistra carezzandola premurosamente.
"Ho paura di quello che succederà una volta che sarò andata via", aggiunse con un leggero sbuffo.

"In che senso?"

"Puoi capire. La settimana prossima arriverà qualcuno qui, ed io-"

"No, no. Fermati. Se parli di Ellicia nessun problema. Non mi importa che sarà qui, può starci quanto vuole non sono interessato a lei, capito? Non è un problema mio e soprattutto nemmeno un problema tuo. Non temere nessuno, sono le altre che devono temere te. Okay?", le rispose interrompendo velocemente le sue parole e i suoi pensieri.

Anna gli era grata, lui la stava risollevando pian piano; non aveva mai avuto nessuno che le dicesse queste cose, e soprattutto non si era mai sentita così desiderata da un ragazzo. Era felice e voleva viversela, perché ne sarebbe valsa assolutamente la pena.

"Andrà tutto bene?", gli chiese, come per avere un'ulteriore rassicurazione.

"Andrà tutto bene", ribadì, sporgendosi per darle un bacio, un bacio casto che si trasformò subito dopo in un bacio piuttosto appassionato.

Un effetto così caldo e dolce, con brividi lungo tutto il corpo, non gliel'aveva mai fatto provare nessuno, era un effetto del tutto nuovo, che le piaceva; eccome se le piaceva.

Si staccarono, e Anna poggiò dolcemente la testa nell'incavo del collo di Tom, ripensando al fatto che con Robert, prima, l'aveva definita la sua ragazza, ma non se la sentì di affrontare il discorso.

"Prima ti ho detto che dovevo dirti una cosa."



Anna sollevò il mento e lo guardò negli occhi, attentamente, chiedendogli implicitamente di continuare a parlare.

"Ormai parlo di te a tutti, quando sono felice non faccio altro che parlare e parlare della cosa che mi fa stare così bene e quindi, parlo di te notte e giorno. I miei genitori hanno sentito parlare di te veramente troppo, e ti hanno intravisto la scorsa volta alla festa, ed ecco, volevano conoscerti. Ed io vorrei presentarti ai miei con grande piacere", dichiarò lui con un enorme sorriso.

Oh madre mia.

La ragazza stava per avere un attacco di panico, peggio del precedente.

I genitori di Tom erano di sicuro persone squisite, ma era troppo presto, non si erano nemmeno dati un'etichetta, lei non sapeva cosa fossero. Si stavano, probabilmente, solo frequentando.

Anche se prima l'aveva definita la sua ragazza, ma rivolgendosi a Robert, a lei non lo aveva mai detto. Forse stava solo scherzando.

"I tuoi cosa? Ma io non so, cioè ci conosciamo da poco e-"
"Calmati, non agitarti. Non ci dobbiamo sposare, e sanno che sei un'amica, un'amica un po' speciale, ma un'amica. Quindi non avere paura, sarà tutto molto informale. Non andare in panico per nulla. Sapevo che avresti avuto paura ma ti giuro che non è niente di esagerato", le rispose Tom, bloccando ancora una volta i suoi pensieri.

"D'accordo, quando?"

"Stasera, prima della festa, hai ricevuto anche tu l'invito, no?"

"Sai che le feste sono divise?", gli fece Anna.

"In che senso sono divise?", le domandò Tom corrugando la fronte.

"Si, hanno fatto una festa solo per noi del Krisna e un'altra per i residenti ufficiali. Assurdo vero?"

"Ma sono impazziti, cosa cambia?"

"Non lo so, ma penseremo a come vederci dopo, no? Perché ci vedremo!", esclamò lei speranzosa, facendo sorridere l'attore.

"Certo che ci vedremo, non avere dubbi. Andiamo a mangiare ora. Oh, e ti senti meglio adesso, piccolina?", le chiese.

Che tenerezza, che paradiso di tenerezza quel ragazzo.

"Va molto meglio."

Il ragazzo la prese per mano e insieme si avviarono dagli altri che li stavano ancora aspettando per mangiare il secondo, nonostante fosse passata quasi un'ora.

Quattro ore dopo;

Anna e Viky stavano aspettando che Angelica tornasse nella suite poiché dovevano parlare su quanto era accaduto tra Anna e Tom qualche ora prima, e lei era con Tatiana discutendo sul da farsi per quanto riguardava quella sera.

Erano stese sul letto, facendosi le coccole dopo aver fatto l'amore ancora una volta.

"Quindi, ci vediamo dopo mezzanotte?", le domandò Angelica.

"Si, ci vediamo dopo e verrai qui, con me. Passeremo la notte insieme", le sorrise Tatiana.

"Di nuovo?", fece la bionda sorridendo.

"Ti dispiace per caso?"

"Per niente, rifaremo l'amore ancora e ancora?", chiese lei prendendola per il viso e inumidendosi le labbra.

"Ci puoi scommettere", ribatté la spagnola chinandosi e baciandola con passione.

"Allora ci vediamo stasera, vado da Anna e Viky adesso."

Angelica si mise a sedere e afferrò i suoi indumenti sparsi lungo il pavimento.

"Si, ma prima o poi me le presenterai?", le domandò Tatiana.

"Beh, si, sicuramente", rispose intanto che si rivestiva in fretta e furia, "allora a stasera, straniera. Spero tu possa accogliermi già in lingerie!", esclamò con un ghigno.

"Sorpresa mia bella bionda."


Si diedero un veloce bacio e la bella Angelica tornò dalle sue amiche, in suite.

Le due stavano giocando ad Uno per passare il tempo, comodamente sedute sul letto matrimoniale.

"Smettila di buttare +2! Mi stai facendo prendere tutte le carte dal mazzo!", esclamò Anna furiosa.
"Ma non è colpa mia, le ho qui, che faccio me le tengo?", le rispose Viky.

"Ragazze, scusate, sono qui, possiamo parlare? Dopo la partita, ovviamente", esordì Angelica entrando in stanza.

"Certo, aspetta che io perda di nuovo e poi parliamo!", sbottò Anna, sbuffando sonoramente.

In seguito alla vittoria di Viky e alla furia di Anna, avendo perso per l'ennesima volta, le tre si sistemarono meglio sul letto, iniziando a parlare di cosa fosse successo qualche ora prima.

"Siccome hai detto di avere questa notizia così grandiosa, allora prego, perché sono tutta orecchie, e non stare arrabbiata con me. Com'è che si dice? Sfortunata in gioco e fortunata in amore, e mi sa che hai avuto un culo enorme, quindi fa silenzio", dichiarò Viky rivolgendosi ad Anna che le sorrise.

"Io e Tom siamo venuti qui, in suite. Volevo parlargli in privato della questione sul Krisna, che lunedì saremmo tornate lì. Beh tutto bene, avevo agitazione per nulla, mi ha tranquillizzata subito, dicendomi che sarebbe venuto a trovarmi sempre e che non devo assolutamente temere la sua ex, Elle. Però, prima di tutto questo, il cellulare di Tom aveva iniziato a squillare, e indovinate un po' chi era?!", fece lei entusiasta.

"Sua madre?", esordì Viky.

"Elle?", continuò Angelica.

"No! Robert Downey Jr!", urlò ancora incredula.

"Cosa?", ribatterono le due simultaneamente e sorprendentemente allibite.

"Si! Ho parlato anche io con Robert, ho parlato con lui è stato assurdo, è stato strabiliante, io non posso ancora realizzare quanto accaduto, ma vi giuro è stato il momento più bello della mia vita. Sapete quanto io ami Robert Downey Jr, non me lo sarei mai aspettato che un giorno avrei fatto FaceTime con lui, grazie ovviamente a Tom", spiegò la ragazza battendo le mani esaltata sotto lo sguardo scioccato delle due.

"Ma tu hai un culo enorme, fanculo!", asserì Viky.

"Davvero! Prima Tom nella sauna, poi Robert in videochiamata. Non è possibile!", esclamò la bionda.

"Ma non so cosa stia succedendo nella mia vita, so solo che sono molto felice. Anche se..."

Anna guardò le sue amiche e poi alzò gli occhi al cielo, le altre due la scrutarono curiose e si scambiarono uno sguardo veloce, tornando poi a rivolgere l'attenzione alla ragazza.

"Cosa succede?", chiese la più vivace delle tre.

"Tom mi ha confessato che i suoi genitori vorrebbero conoscermi."

"Lui ha parlato a loro di te?", le domandò la bionda visibilmente scioccata.

"Si, cioè, Tom gli ha detto che sono un'amica, anche se loro hanno capito che c'è più di un'amicizia tra me e lui, ma mi ha assicurato che non sarà niente di importante, solo una conoscenza normale. Senza impegno, ecco."

"Allora non hai nulla da temere, tranquilla. Ma sarà un passo avanti, sorella. Questo ti fa capire quanto comunque ci tenga a te!", le fece notare Viky entusiasta.

"Si, lui mi ha detto che parla di me continuamente, e ne sono pienamente lusingata, e nonostante lui mi abbia tranquillizzata non riesco ad essere pienamente rilassata. Ho sempre un po' di ansia", affermò.

"Sta tranquilla, andrà tutto bene. Sei bellissima e dolcissima, se ne accorgeranno anche loro; che tu abbia un po' d'ansia è una cosa normale, sono comunque i suoi genitori, non parliamo di amici a caso. Ma vedrai che andrà tutto liscio come l'olio e passerà in men che non si dica", la rassicurò Viky.

"Sono assolutamente più che d'accordo. E' un segno in più da parte sua, sai? Gli stai a cuore", aggiunse Angelica.
"Si, certo, ne sono felice. Non voglio dubitare di lui, voglio solo lasciarmi andare. E a te, come va con Tatiana? Ti sei messa d'accordo con lei?", le domandò Anna con un sorriso.
"Si, tutto benone. Stasera dopo la festa andrò da lei, passerò la notte lì e beh, sono felice anche io", rispose la bionda con un occhiolino.

Successivamente, le tre si misero all'opera per la serata, scegliendosi un costume per l'occasione e scegliendo la pettinatura più adeguata, avendo in mente anche un trucco abbastanza particolare.

Angelica indossò, in occasione della festa, un costume veramente particolare: era un due pezzi viola brillantinato. Il pezzo di sopra era piccolo e a triangolo e lo slip era brasiliano a vita bassa. Sopra aveva optato per un pareo a maglia, nero e velato, esso faceva intravedere interamente l'intero bikini che aveva indosso. I capelli li aveva lasciati lisci e si truccò molto poco, facendo però attenzione all'eyeliner, con cui disegnò una piccola onda che chiuse con un fiocco molto piccolo, e alla labbra un semplice lip gloss. Ai piedi indossò delle zeppe alte a infradito nere, e in più un bracciale sul polso sinistro in argento e completamente brillantinato anch'esso come il bikini.

Viky, invece, indossò un costume interamente leopardato, il pezzo di sopra era a triangolo e lo slip a vita alta. Anche lei, come Angelica, scelse di indossare un pareo nero, ma esso era un velo che andava a coprire solo dalla vita fino alle ginocchia. I capelli li aveva laccati all'indietro, e alle orecchie, come al solito, scelse di indossare i suoi cerchi, stavolta color oro. Il trucco sempre molto appariscente, com'era da lei solito fare, con rossetto color rosso fuoco e sugli occhi un filo di eyeliner disegnato con precisione. Ai piedi indossò delle infradito basse di colore nero.

Anna, per quella sera, optò per un costume di colore bianco, simile a quello indossato il giorno precedente in spiaggia. Quel costume glielo aveva regalato Giovanni l'estate prima, e lo aveva indossato solo una volta quando era stata con lui a mare, siccome era scollato sui seni e come al solito, si faceva troppi complessi su quel davanzale che si ritrovava. Era un costume intero, bianco e con uno scollo profondo a V, con alla vita una piccola catenina color argento, quasi come a voler essere una cintura. Era molto bello, non si poteva negare. Sopra indossò lo stesso kimono del giorno prima e i capelli li aveva asciugati mossi, e quindi lasciati al naturale. Il trucco era molto semplice, con un filo di eyeliner e alle labbra una tinta matte rosa confetto. Volle però, fare una cosa abbastanza particolare: con dei glitter adesivi argento di misura media, andò a contornarsi la parte inferiore dell'occhio, dall'inizio fino alla sua estremità, e quello fu un tocco di classe e originalità. Come orecchini scelse di indossare dei cerchi color argento, e ai piedi dei sandali con un tacchetto medio sempre di color argento.

Quella sera le tre ragazze splendevano più che mai, erano una più bella dell'altra ed erano pronte per affrontare quella serata, o per meglio dire, quella festa, ma soprattutto, Anna era pronta a fare breccia nel cuore dei genitori di Tom.   





Angolo autrice: Ciao a tutti, come state? Scusate se sono letteralmente morta in questi mesi, ma ho avuto molto da fare; prometto che tornerò ad aggiornare ogni settimana, o almeno ci provo! Spero che questo capitolo possa esservi piaciuto.

Un abbraccio e alla prossima!

Amore BaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora