Capitolo 18

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Le urla di Bangchan riempivano tutta la stanza assieme alle piccole risate di Woojin, sembrava trovare sadicamente divertente premere un pezzo di metallo incandescente sul petto praticamente nudo del suo ormai ex collega.
Il tuo vice era al maniero russo solo da un giorno e non ne poteva già più.
La cosa che più lo inquietava era che il ragazzo che tanto si divertiva a stuzzicarlo con quel palo, che era quasi sul punto di sciogliersi da quanto era caldo, era che ancora non gli aveva posto nessuna domanda.

Bangchan aveva la fronte che grondava di sudore e non sapeva come uscire da quella situazione, sapeva solo di dover resistere fino a che non sareste arrivati, la fiducia era l'ultima cosa che gli rimaneva, assieme al localizzatore in quel posto così scomodo.
Trovava ridicolo dove lo avesse dovuto mettere, ma era l'unica opzione possibile.
Prima di arrivare in quell'edificio si era fatto scivolare quel piccolo oggettino nei pantaloni e nell'intimo, lì Woojin lo avrebbe trovato solo se avesse deciso di violentarlo in un raptus di follia. La cosa non avrebbe stupito Bangchan, non sarebbe stata la prima volta che avrebbe cercato di violare uno dei suoi vecchi amici.
Quando finalmente Woojin si era stancato di tormentare il rosso davanti a lui con quel pezzo di metallo si era scougato la fronte, il calore aveva fatto sudare anche lui.

"Sei un pazzo..."

Aveva sussurrato Bangchan col fiatone. Non resisteva già più, ma se avesse ceduto sapeva che le conseguenze sarebbero state addirittura peggiori.

"Questo era un assaggio piccolo Channie"

Aveva detto arrotolandosi le maniche della camicia fino ai gomiti prima di sfregarsi le mani e dare un'occhiata a tutto ciò che aveva sul tavolino lì a fianco per torturare Bangchan.
Aveva preso un martello troppo grande per i gusti del minore e aveva iniziato a giocarci mentre la povera vittima si agitava sulla sedia su cui era legato.

"Abbiamo ricevuto una soffiata"

Aveva detto Woojin, facendosi passare il martello da una mano all'altra.

"Sappiamo che il Capo dei Capi ha un erede"

Era andato avanti, alzando lo sguardo dal martello al ragazzo che aveva un'espressione sorpresa dipinta sul volto.

"Davvero?"

Aveva chiesto, figendosi sorpreso. Bangchan recitava bene, ma per sua sfortuna il maggiore non si fidava.

"Non fare lo spiritoso"

Aveva detto assottigliando lo sguardo.

"Come si chiama questo erede?"

Aveva chiesto e Bangchan cominciava a tremare nel vedere il suo vecchio compagno avvicinarsi facendo rimbalzare il martello nella mano sinistra.
Aveva iniziato a pensare se dirglielo, terrorizzato dall'enorme martello. Se avesse divulgato qualsiasi informazione saresti morta e sarebbe stato costretto per tutta la vita a scappare da un'organizzazione che lo avrebbe trovato in un nonnulla e gli avrebbe fatto passare le pene dell'inferno, facendogli desiderare di essere nell'inferno vero per avere un po' di sollievo.

"Non sapevo nemmeno avessero un erede"

Aveva infine detto Bangchan guardando il ragazzo davanti a lui negli occhi, che forse l'aveva preso come uno sguardo di sfida.

"Risposta sbagliata"

Aveva risposto Woojin e l'attimo dopo la vista del minore era annebbiata dalle lacrime, le orecchie gli fischiavano e aveva lanciato l'urlo più forte che avesse mai fatto, gli bruciava la gola. Il dolore del martello che si era abbattuto in pieno sul suo ginocchio era qualcosa di indescrivibile, e man mano che il tempo andava avanti aumentava.

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