Eri arrivata al maniero molte ore dopo.Woojin si era già svegliato da parecchio, ma era legato e aveva la testa coperta. Si stava automaledicendo per essersi fidato mentre sibilava insulti in tua direzione fra i denti.
Gli avevate scoperto gli occhi una volta raggiunto il tuo seminterrato, lasciandolo lì per tutto il resto della nottata mentre voi dormivate. Era rimasto lì a rimuginare finché -verso le dieci del mattino- eri scesa con i tuoi compagni. Avevi dei pantaloni cargo neri, una felpa enorme rubata a Bangchan dello stesso colore, dei guanti neri e degli anfibi. Avevi una mascherina nera per coprirti il viso e un berretto sotto cui avevi nascosto i capelli.Ti eri avvicinata, togliendogli il sacchetto dalla testa osservandolo. Lui non ti aveva riconosciuta, non poteva vederti in viso e se fossi stata la ragazza della sera prima non ti saresti coperta, non ne avresti avuto bisogno.
Ti scrutava truce mentre tu lo guardavi fingendo di non averlo mai visto. Lo infastidivi, non era mica un animale chiuso in uno zoo."Hai finito?"
Ti aveva chiesto rabbioso. Tu in risposta ti eri allontanata.
"Sei tu Kim Woojin?"
Avevi chiesto in coreano, una lingua in cui il tuo accento si sentiva parecchio, facendogli capire che eri l'erede che tanto stava cercando.
"E anche se fosse?"
Aveva risposto aggressivo alla tua domanda retorica, facendoti ridere.
"Morirai in entrambi i casi, ma potrei essere più indulgente se decidi di collaborare"
Avevi detto, camminandogli attorno e sbattendogli le mani sulle spalle, massaggiandogliele e facendolo sussultare. Non aveva ancora capito se fossi maschio o femmina, non ci riusciva dalla tua voce. Cambiava quando cambiavi lingua, non poteva riconoscerti.
Avevi dato un'occhiata fugace ai tuoi compagni, notando che guardavano con odio e disgusto Woojin. Jeongin inaspettatamente tremava, ancora impaurito nonostante la causa del suo terrore fosse legata come un insaccato a una sedia. Aveva insistito lui per vedere il prigioniero, non lo avevi costretto, sarebbe stato di cattivo gusto e ingiustamente cattivo da parte tua."Jeongin, esci per favore"
Gli avevi chiesto in modo gentile, anche se eri pienamente cosciente che non avrebbe obbedito, sapevi com'era fatto.
"No, voglio stare qua"
Aveva risposto lui cercando di mostrare una sicurezza che in realtà non aveva. Tu avevi lasciato stare il tuo ostaggio per avvicinarti a quel ragazzo testardo, ti ricordava un bambino viziato a cui negano un gioco.
"Non voglio litigare ora, ho altro da fare, esci da questa stanza"
Avevi detto con voce ferma, guardandolo negli occhi. Lui non si era mosso, facendoti sospirare, perché non ascoltava mai con le buone? Gli avevi dato le spalle, lavandotene le mani e dando il compito a qualcun'altro.
"Per favore Felix, portalo via da qua"
Avevi detto mentre tornavi ad osservare il ragazzo legato.
"Vedo che il frocetto continua a non ascoltare"
Aveva fatto notare Woojin. Una mossa stupida da parte sua, farvi innervosire nella sua posizione non era una scelta intelligente: aveva appena insultato la metà dei suoi colleghi. A un tratto si erano tutti bloccati, chi lo guardava triste e chi truce. Changbin si era quasi fiondato sul maggiore dopo aver notato la tristezza che era comparsa improvvisamente nello sguardo del suo ragazzo mentre tentava di portar fuori il minore fra loro a fatica. Stava per tirare un pugno che il prigioniero si era preparato ad incassare con un sorriso soddisfatto sulle labbra, ma gli avevi bloccato il braccio.
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Poisonus Rose
FanfictionDopo la fine del conflitto fra mafie Italiana e Russa, y/n -l'ultima erede dell'impero italiano- si trasferisce dagli alleati asiatici per sfuggire alla ricerca dei russi.