Era arrivato sabato, entro qualche ora saresti partita per la missione e avresti concluso il piano.
Ti veniva quasi da vomitare al pensiero di ciò che avresti dovuto fare. Entro qualche ora saresti dovuta stare a un tavolo con Woojin e accettarne le avances, sentivi un conato di vomito al solo pensiero di sentire le sue mani toccarti, ti disgustava.In quel momento stavi consolando Bangchan, era notte fonda, aveva avuto un altro incubo e ora stava di nuovo piangendo.
Gli stavi accarezzando i capelli mentre pensavi seriamente di assumere uno psicologo, avevi paura che il tuo vice avesse traumi troppo gravi per poter risolvere i problemi che ne sarebbero risultati da solo. Non volevi assolutamente sapere cosa aveva passato, volevi solo che stesse meglio."Chan"
Lo avevi chiamato mentre lo accarezzavi, lui aveva tirato su col naso una delle ultime volte. Aveva lasciato un gemito uscirgli dalle labbra, come a dirti di andare avanti. Aveva pianto per almeno un quarto d'ora, eri corsa da lui sentendo il solito urlo che aveva preceduto le lacrime.
"Che ne dici di andare da uno psicologo? Così magari potrebbe andare meglio con gli incubi"
Avevi detto stringendolo di più a te, tirandolo su per farlo stare più comodo.
Era sdraiato sopra di te con la testa sul tuo petto, teneva le braccia attorno alla tua vita, senza stringere, e ormai si stava quasi per riaddormentare.
Era passato poco tempo da quando era tornato, forse cercando di fare qualcosa da subito per sarebbe riuscito a guarire in poco tempo.
Aveva annuito, solleticandoti la pelle del collo coi capelli, facendoti sorridere e prudere la zona."Va bene, se pensi che possa aiutare mi fido"
Aveva risposto il ragazzo sbadigliando senza coprirsi la bocca.
Eri felice si stesse riaddormentando sereno. Quella non era la prima volta della settimana in cui dormivate assieme a causa dei suoi incubi, fortunatamente avevi il sonno leggero e riuscivi a sentire la sveglia dalla tua stanza e a svegliarti in tempo per andare a scuola.Pensavi che magari con l'aiuto dei medici il suo stato sarebbe migliorato e si sarebbe rimesso in sesto in un paio d'anni, forse anche meno.
Il ragazzo intanto si era riaddormentato fra le tue braccia, lo avevi capito grazie all'allentarsi della sua presa sul tuo girovita.
Ti aveva lasciato la maglia del pigiama fradicia, ma almeno era riuscito ad addormentarsi serenamente, avevi continuato ad accarezzargli i capelli finché anche tu non ti eri abbandonata alle braccia di morfeo.
Mentre lo coccolavi -accertandoti fosse comodo e a suo agio- lo osservavi, guardavi i gessi, le bende e le cicatrici, avresti voluto accarezzarle, ma avevi paura che si sarebbe svegliato.
Eri molto preoccupata per lui, per la sua salute, i tuoi compagni erano troppo impegnati a ricoprire il loro hyung di attenzioni e non si erano accorti fossi tesa.
Eri rimasta turbata dallo stato in cui era tornato a casa, sia fisico che mentale, e avevi sinceramente paura a lasciarlo a casa senza poterlo controllare tutto il giorno tutti i giorni.
Non ti importava di dover dormire con lui, ne delle opinioni che avevano i tuoi colleghi a riguardo, volevi proteggerlo, ne aveva bisogno ora che era così fragile.
Avevi paura di lasciarlo con Jeongin, quel ragazzo era troppo immaturo per capire i limiti che i traumi di Chan imponevano. Non capiva che non poteva abbracciarlo e toccarlo come voleva quando voleva, che il maggiore ne soffriva e che aveva bisogno di tempo per far tornare tutto come prima.
Purtroppo non era nemmeno l'unico: Felix era quasi uguale. Al ragazzo piacevano gli abbracci, le carezze e le coccole più che a ogni altro in quella casa, e da quando il suo hyung preferito era tornato nemmeno lui mancava di ricoprirlo d'affetto.
Bangchan dal canto suo faceva del suo meglio per non far notare il suo malessere ai due più piccoli, anche se non gli riusciva molto bene a vederlo dall'esterno.
Mancava quel Chan che cercava sempre degli abbracci, mancava da troppo tempo e doveva tornare.
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Poisonus Rose
FanfictionDopo la fine del conflitto fra mafie Italiana e Russa, y/n -l'ultima erede dell'impero italiano- si trasferisce dagli alleati asiatici per sfuggire alla ricerca dei russi.