Capitolo 123

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Prima di iniziare:
1) Ho scritto questo capitolo ascoltando 'Young and beautiful' di Lana del Rey, e nulla ve lo consiglio perché è stupenda secondo me in questo contesto (cioè, è sempre stupenda ma shh).
2) Preparate i fazzoletti, piccolo consiglio della vostra Kalluto🙃
Buona lettura!



Tobio pedalava nella maniera più rapida esistente, con tutte le sue forze che il suo corpo contenesse, volendo raggiungere la sua destinazione il prima possibile.



Il vento autunnale gli sferzava violentemente il viso perennemente corrucciato mentre sfrecciava fra le strade di Miyagi, facendogli socchiudere appena le gemme blu di tanto in tanto, mentre i polpacci e le cosce chiedevano pietà a causa del dolore, spingendo con forza verso i pedali per aumentare la velocità delle ruote della sua bici, le mani strette intorno al manubrio di gomma, quasi stritolandolo con il palmo.



Gli unici suoni che il suo udito fu in grado di captare risiedevano nel rumore delle foglie secche che, cadute dagli alberi, coprivano l'asfalto delle strade e a ciò si aggiunse anche il fiatone che fuoriusciva dalla bocca appena spalancata del corvino.



Il cuore pompava in maniera così brusca che Tobio quasi riuscì a percepire il suo sangue scorrere fra i vasi sanguigni, con la paura che quell'organo potesse uscire dalla sua gabbia toracica e dal petto da un istante all'altro, sentendolo arrivare in gola a causa dell'agitazione che faceva tremare impercettibilmente il suo intero organismo: la sua era una corsa contro il tempo, avendo ormai compreso che quest'ultimo fosse inaffidabile e che non potesse fidarsi.



Non poteva più aspettare, non voleva più aspettare, non dopo le parole che aveva letto su quel foglietto, adesso ripiegato nella tasca del suo cappotto, che gli rimbombavano ad un ritmo quasi martellando nel suo cervello, spingendolo ad accelerare sempre di più e costantemente, ignorando il dolore alle gambe e ringraziando gli anni di allenamento che gli stavano permettendo ancora di pedalare a quella velocità da ormai un quarto d'ora.



Tuttavia quel nervosismo che gli scorreva nelle bene in modo frenetico si alleviò impercettibilmente, sentendosi cullato dalla voce rauca e dolce del nonno che percepiva ripetere quasi come un mantra le parole scritte da egli stesso in quella lettera.



'Caro Tobio,
so che probabilmente quando leggerai questa lettera sarai addolorato e distrutto. Lo so e va benissimo così, anzi, non dovresti tenerti tutto ciò dentro. Hai tantissimi difetti, sei testardo, a volte saccente, sei molto impacciato quando si tratta di relazionarsi con qualcuno, sei un asino a scuola e sei perfettino alla millesima potenza, questo lo sai bene, ma più di tutti tu hai un enorme cuore d'oro. Non lasciare che la mia morte oscuri quella luce che c'è in te perché, anche se non più dal mondo dei vivi, io ti sosterrò sempre e comunque...'.



Tobio non ricordava esattamente quanto tempo ci avesse messo solo per aprire quel foglio, tremante come una foglie per l'agitazione e lo sbigottimento causato dall'aver ritrovato l'unica cosa che gli rimaneva di suo nonno.



'...I dottori mi avevano detto che, nonostante le mie condizioni stessero migliorando, non avrebbero retto ancora per molto. Quindi adesso, nel bel mezzo della notte, ti sto scrivendo questa lettera, dato che potrei perdere la capacità di muovere anche solo un dito da un momento all'altro. Purtroppo il mio viaggio sta terminando, ma il tuo non finisce qui...'.



Probabilmente, aveva ipotizzato, gli era caduto dalla tasca l'ultima volta che lo aveva portato al cimitero con sé prima di perderlo, la stessa giornata in cui aveva trascorso il pomeriggio al campo di girasoli insieme a Shoyo, il vento lo aveva portato via e qualcuno di passaggio lo aveva depositato su una tomba abbandonata.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora