Capitolo 34

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I due arrivarono nella stanza del primino, accomodandosi sul letto di quest'ultimo.



Dopo qualche istante di silenzio, il più grande parlò.



"Allora, mi spieghi cosa è successo?".



Shoyo chinò lo sguardo verso le sue mani che, poggiate sulle gambe, erano unite, come se volesse darsi conforto da solo.



Si morse il labbro inferiore, e gli occhi tornarono ad essere lucidi.



Kenma percepì il cuore frantumarsi alla vista del suo migliore amico ridotto in quel modo.



Gli si avvicinò e lo abbracciò, carezzandogli con una mano la schiena e con l'altra la folta chioma arancione.



"K-Kageyama..." riuscì a dire tra i singhiozzi, provando a soffocarli posando la bocca contro la stoffa della felpa di Kenma.



"Avete litigato?" iniziò il biondo, continuando a stringere a sé il più basso.



Quest'ultimo rispose con un mugolio, che doveva star a significare un 'Sì'.



"Perché?".



Il rossiccio non rispose subito, ci mise qualche momento per formulare la frase e far uscire le parole.



"Io gli avevo chiesto come secondo lui avrebbero reagito i nostri compagni di squadra quando avrebbero saputo del nostro rapporto" iniziò, smettendo le lacrime e posando il mento sulla spalla della testa a budino.



"E lui?" lo incitò a continuare, l'alzatore del Nekoma.



"Lui mi ha detto che se i ragazzi non fossero stati d'accordo sarebbe stato meglio lasciarci, per salvare la sua reputazione".



Gli occhi di Kozume si spalancarono e, istintivamente, in modo protettivo, si ritrovò a rafforzare la presa attorno al busto del primino.



Come poteva avergli detto una cosa simile?



Sarebbe davvero disposto ad abbandonarlo pur di fare bella figura con la squadra?



Kenma non poteva credere alle sue orecchie, ma il suo lato razionale lo fece ragionare.



"Sei sicuro che abbia detto proprio queste esatte parole?" domandò non troppo convinto, il biondo, prendendo per le spalle il piccoletto e staccandosi dall'abbraccio.



"Beh..." fece Hinata, grattandosi con un dito la guancia e distogliendo lo sguardo.



"Shoyo" lo chiamò, il più grande, con sopracciglia corrugate e sguardo insospettito.



"Diciamo che lo ha detto in un altro modo! Ha detto che se non lo avessero accettato allora la squadra si sarebbe divisa, l'equilibrio si sarebbe distrutto e cose simili" disse scocciato il più centrale, muovendo la mano da un lato all'altro, come per sminuire quei dettagli a suo parere futili.



Alla fine Kageyama aveva comunque detto delle cose brutte!



"C'è differenza tra quello che ha detto lui e quello che hai detto tu, lo sai?" constatò Kozume, a braccia conserte.



My Little Sunshine~ KageHina ||Completata||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora