Capitolo VIII - Massaggi e messaggi

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Ricordo di aver riaperto gli occhi, e di aver cercato Francesca. Ho girato la testa verso di lei ed ho trovato il biondo, disteso sul lettino accanto a me, ansimante.

Francesca era sopra di lui e lo stava scopando forsennatamente.

Metto in pausa il film.

"Walter, qui è successo qualcosa che vorrei dirti."

Mi sono sentita una stronza.

"Lorenzo, dopo aver massaggiato prima me e poi Francesca, si è avvicinato a lei e l'ha baciata. Si sono baciati. Lorenzo si è spogliato davanti a me e si è disteso sul lettino al posto di Francesca.

Lei ha iniziato a succhiarglielo. E poi le è salita sopra ed ha iniziato a ....

Io non riuscivo a non guardarli.

E lì, in quel momento mi ha chiesto di prendergli il cellulare dalla sua borsa.

Lo ha preso, e lei senza smettere di... , si è fatta un selfie e poi ha armeggiato un po' col cellulare.

Walter, ha mandato una sua foto mentre era sopra Lorenzo a Paolo.

Io...

Io non so cosa...

Io ci sono rimasta. Così...

Tu?

Cosa ne pensi?"

Adesso mi ero superata. Nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

Spingo il tasto play. Il film riparte.

Francesca effettivamente mi ha chiesto di passarle il telefono ed ha mandato una sua foto a Paolo.

Io ero presa da quello che stava facendo e non mi sono accorta che il moro era intanto dietro di lei.

Le ha leccato accuratamente il culetto, si è tirato su, l'ha abbracciata da dietro facendo sparire il suo cazzo, sì a questo punto era un gran bel cazzo, nel suo culetto. con un movimento lento fluido ma incessante.

Avevo davanti ai miei occhi, a portata di mano, uno spettacolo che finora pensavo fosse prerogativa di qualche pornostar di alto livello.

In cinque secondi mi sono sentita avvampare dalla testa ai piedi.

Ho guardato Francesca.

Gli occhi chiusi.

La bocca serrata in una smorfia.

Lentamente ha aperto gli occhi.

Le labbra tirate hanno iniziato a sorridere.

Mi ha rivolto lo sguardo tendendomi il cellulare.

"Sorellona, prendi. Fammi una foto. Anzi no, fai un video, cinque o dieci secondi."

Io?

"Registra e mandalo a Paolo su Whatsapp, è già aperto e lui è in linea."

Riprende a cavalcare incessantemente i due.

Ho preso il cellulare e meccanicamente ho inquadrato i tre. Ho registrato e inviato il tutto a Paolo senza neppure riguardarlo.

Dopo pochi attimi un bip. Istintivamente ho guardato il cellulare che avevo in mano.

Era Paolo. Una faccina, anzi no, un cuore rosso.

Mi sono resa conto che quello che pensavo di aver capito finora di lei e Paolo era ampiamente sorpassato dagli eventi.

Un altro bip.

MinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora