"Sei una cagna!"
"Sì padrona, sono una cagna ed adesso vorrei essere la tua cagnolina fedele."
Il sangue adesso è un fiume impetuoso che scorre nel mio corpo.
"Alzati. Andiamo in camera. Abbiamo ancora un lavoro da completare per oggi. Io resterò in silenzio con lui. Tu digli di me e di Paolo. Deve sapere tutto."
Mi avvio verso la camera. E stavolta il ticchettio dei tacchi a spillo precede quelli felpati di Francesca. Siamo uscite da quella stanza con dei ruoli ed adesso rientriamo. A parti invertite.
Mi siedo sul letto e faccio segno a Francesca di procedere.
Lei si avvicina a Walter, immobile, in silenzio. Accarezza leggera con il palmo della mano il suo petto, quasi per risvegliare i suoi sensi, per fargli sentire che è tornata da lui.
Le dita di Francesca si stringono improvvisamente intorno ai capezzoli di Walter.
Sento un grugnito trattenuto a stento. Francesca soddisfatta della reazione sposta una mano fra le sue gambe. Accarezza il membro sgonfio raccogliendo le palle morbide nel palmo della mano.
"Ciao Walter, Paolo è rientrato dalla gita con Mina e mi stava raccontando della pesca. Ma adesso sono di nuovo da te. Tu stai bene? Sei comodo?"
"Sì Francesca sto beniss..."
La frase di Walter si trasforma in un gemito prolungato, quasi il verso di un animale ferito. Vedo la mano di lei contrarsi, stretta, intorno alle palle di Walter.
"No Walter, non ci siamo. Credo di essere stata chiara prima."
La mano non molla la presa. Walter respira affannato con la bocca aperta. Vorrebbe urlare, forse maledirla o bestemmiare. Ma riesce nonostante tutto a trovare dentro di sé la forza per non farlo. Raccoglie le forze, probabilmente sa che ha solo un altro tentativo prima che lei lo faccia svenire dal dolore.
"Padrona sto benissimo." Con un filo di voce sussultante.
Francesca mi guarda. Annuisco in silenzio per farla continuare.
La mano si apre in una carezza morbida.
Il risarcimento per la punizione o la preparazione alla prossima.
La mano lentamente accarezza l'uccello di Walter.
"Paolo mi ha raccontato della sua serata. Sai, Mina non ha perso l'occasione di farsi scopare da lui. Mi ha raccontato tutto, nei dettagli. È una gran donna. Sei un uomo fortunato ad averla accanto. Non è da tutte prendere nel culo l'arnese di mio marito."
Pausa.
Francesca sembra soppesare le forme di Walter. Lentamente espone il glande ai nostri sguardi.
"Walter, sei eccitato per me o perché ti piace che la tua donna scopi con altri senza dirtelo?"
Nella mano di Francesca è comparso un corto frustino nero con la punta fatta con un largo rettangolo di cuoio.
"Io sono..."
Francesca muove il polso rapidamente, la frusta colpisce in pieno la punta del membro di Walter. Geme, geme in maniera composta, dignitosa.
"Padrona, io sono eccitato per te, per quello che stai facendo."
Stavolta la punta del frustino atterra in pieno sulle palle.
"Walter, voglio la verità, tutta."
Lui prende fiato. Tenta vanamente di emettere un suono che possa essere definito una voce.

STAI LEGGENDO
Mina
Cerita PendekMina, una donna. Due coppie di amici. L'amica più giovane che la spinge a prendere coscienza del proprio corpo e della sua voglia di vivere ancora. L'inizio di un percorso alla riscoperta di sé