25 novembre 1939
L'arrivo di Veronika a New York era stato salutato da una intensa nevicata che aveva reso tutto più lento, candido e silenzioso.
Il suo primo pensiero fu come fosse simile alla neve di Monaco quella bufera che zittiva il caos di una città così grande rispetto a quella in cui era nata.
Il vento gelido le solleticava il collo, esposto alle intemperie. I suoi lunghissimi capelli non c'erano più. Faceva parte della nuova identità che possedeva. Prima di prendere la nave per il nuovo mondo, Veronika aveva preso le forbici dal cassetto della scrivania di Erskine, nella camera d'albergo di Francoforte e aveva iniziato a tagliare le lunghe ciocche. Erskine la aveva aiutata a sistemare le ultime ciocche, mentre sedeva con lei sul bordo di una vecchia vasca da bagno ingiallita.
Quello che rimaneva ora era un lungo caschetto che le sfiorava appena la base del collo. La sua nuova vita incominciava con un taglio, netto, del passato.
Realizzati i documenti falsi, ora compariva come Lana Kreutzer, una ventenne di Berlino in America come insegnante di tedesco e francese. Il suo vecchio precettore era stato ferreo sull'istruirla al francese e all'inglese, e gliene fu grata. Poteva trovare facilmente lavoro.
Finché non si calmarono le acque, Veronika avrebbe vissuto in un appartamento difronte a quello del professore, così da poterla sempre sorvegliare.
Il suo curriculum, davvero notevole, le permise di diventare insegnate privata in casa di molti ricchi newyorkesi che le affidarono l'istruzione di bambini spesso discoli e testardi. Ma Veronika riuscì a farsi amare da loro, anno dopo anno.17 maggio 1942, ore 21.30
La guerra dilaniava l'Europa, e anche gli Stati Uniti si preparavano ad affrontare Hitler, arruolando sempre più giovani nell'esercito.
Veronika, ora conosciuta da tutti come Lana, compiva 22 anni quel 17 maggio. Il professor Erskine, ora al servizio del governo americano, la stava aspettando alla Stark Expo dove esaminava i giovani aspiranti soldati pronti per arruolarsi, per festeggiare il suo compleanno. In quegli anni in America, il professore era stato per lei come un padre, confortandola, proteggendola e aiutandola a non abbandonarsi ai dolorosi ricordi della sua vita precedente in Germania. Era il suo migliore amico.
Uscita dal suo appartamento, chiamò un taxi che la portò alla Star Expo. Scesa dalla vettura, davanti allo spettacolo luminescente della mostra che gli si presentava davanti agli occhi, sistemò il suo abitino di seta celeste, la cui gonna tendeva ad alzarsi sopra il ginocchio, fastidiosamente. La allegria avvolgeva le persone, chi con una nuvola di zucchero filato in mano, chi sulla ruota panoramica che rideva a crepapelle.
Veronika intravide il professore davanti al padiglione per gli arruolamenti, intento a salutare un giovane rachitico, dinoccolato e dai folti capelli biondi. Quest'ultimo se ne andò, un fiero sorriso sul volto gracile. Veronika si avvicinò al professore, posandogli un bacio sulla guancia barbuta. Lui ricambiò con un abbraccio, e accompagnandola ad una bancarella dove le offrì un bicchiere di whisky ambrato."Sono cosi felice di vederti serena, Lana" disse il professore, che in un solo sorso bevve il liquido torbido.
"Sto bene in effetti, Monaco mi appare solo qualche volta nei sogni. E poi il lavoro mi tiene occupata, sono sempre impegnata con quei piccoli monelli. Però ammetto che sono adorabili."
Sorrise mentre pensava ai gemelli Thompson o a Rose Wellington, le pesti a cui insegnava. Famiglie facoltose che ben la pagavano e che le permettevano di vivere agiatamente ma senza dare nell'occhio.
"Chi era il giovanotto con cui parlavi, Abraham?" Chiese Veronika impertinente.
"Una persona che sarà il futuro dell'America, ne sono certo." Disse il professore, un sorriso speranzoso a illuminargli il volto sincero.
"È per quel progetto del siero?" Chiese la giovane, osservando intorno con aria circospetta.
Il professor Erskine annuì cautamente, seguendo il suo sguardo che vagava.
"Sì, secondo la mia teoria se Johann Schmidt ha assunto il siero non perfezionato, e questo ha amplificato la sua sete di potere e tutti i lati negativi e violenti della sua persona, ora che è messo a puntino, su un uomo buono e coraggioso dovrebbe fare lo stesso: amplificare i lati del suo carattere. E quello Steve mi sembra il candidato ideale. Sonderemo il suo coraggio, ma sono già sicuro della risposta."
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Soldati dell'inverno : L'inverno nel cuore
Fanfiction"ore 20. 36, Innstrasse Lara e Nicholas Hegel erano seduti a tavola dei Konrad, una influente famiglia ebrea di banchieri, di cui il figlio, Adam, era un perfetto scapolo per la loro Veronika. Lara sarebbe passata sopra il loro orientamento religio...