Frasi†

Trentatré

"E stavamo alzati tutta la notte, come se non avessimo bisogno di dormire."

"E se non riesci a cambiare, trova chi è come te."

"Sono arrivata al punto in cui l'unica mancanza che riesco a sentire è la mia."

"E inizierai a vivere solo quando comincerai ad amare veramente."

"Tu lasci una scia di vita quando ridi."

"La cosa che mi fece innamorare di lui non era il modo in cui mi parlasse, ma il modo in cui raccontasse di me, al resto del mondo.
Ero come una storia, una favola.
"Lei è come il sole, ha i capelli del sole."
"Lei è come il mare, ha gli occhi come il mare."
"Lei è diversa, lei è l'amore."
Non mi diceva mai queste cose, si limitava a parlare di me agli altri.
Una volta gli chiesi
"Di chi sei innamorato?"
Mi rispose : "Di lei."
Gli chiesi immediatamente chi fosse lei, e lui immediatamente fece un sorriso e mi baciò.
"Lei è quella che ho appena baciato. Lei è come una storia, e come tale merita di essere raccontata.""

"Io non voglio il mondo. Io voglio te."

"Un immenso grazie a chi ci ha delusi, perchè grazie a loro abbiamo capito che meritiamo di più."

"E io che vedo solo il tuo sorriso,
Che fa sembrare tutto straordinario,
Come te"

"Se un giorno io volessi di più di tutto quello che già ho,
Ti troverei dentro un'altra vita
Con lo stesso sguardo perso, ma sincero"

"Ci siamo presi a pugni e poi a baci fino a ridere.
Le mani ci hanno fatto male senza volersi mai staccare."

"Per non volerti condividere insieme agli altri, per sentire la tua mancanza appena parti."

"Ti vedo ancora nel rosso e nel nero, nei pomeriggi in compagnia del joystick e dei popcorn, nei vizi dei bambini e nelle sigarette fumate a metà poggiate sul ciglio della strada. Ti vedo ancora anche se non incrocio più i tuoi occhi nel bar del centro e se non guidi più accanto a me gettando un occhio alla strada e un altro al mio viso che ti guarda e si illumina d'improvviso.Ti vedo ancora nelle rughe accanto agli occhi di uno sconosciuto che vaga per i corridoi, nelle mattine di primavera con le maglie Vans e le snickers consumate dalla pioggia di marzo. Ti vedo ancora qui su un divano scomodo a progettare il prossimo tatuaggio, a cercare di non arrabbiarti per comprendere meglio i motivi dietro alle mie scelte, ma , come i miei sbalzi d'umore, non li capivi mai. E mi amavi mai quando ti prendevo le mani, quando ti baciavo il collo e ti accarezzavo i fianchi? Mi amavi mai pure se ero un impegno troppo grande? Poi non credo fosse stato questo il problema, che firmavi contratti a tempo indeterminato e rispettavi per ogni consegna ogni scadenza. Credo più tu abbia pensato, ad un certo punto, che forse non valevo tutti i tuoi sforzi, perché sai una difficile come me non la impari mai e ti stanchi a correrle sempre dietro. Hai ragione ma dimmi almeno perché se prima ne valevo la pena, adesso non più."

"Non vi credete troppo moralisti a giudicare i comportamenti degli altri senza nemmeno conoscerli e pretendere di sapere i motivi dietro ad ogni scelta? E comunque sia, cosa non vi è chiaro di "ognuno si faccia gli affari propri"?"

"Farsi paranoie assurde perché non ti ha salutato e poi scoppiare a piangere di gioia perché era vergognoso: TOP."

"Ora piangerai, mi rimpiangerai, quando arriverà il peggio non mi troverai."

"La chiamano attrazione fisica perché "ti sbatterei al muro ogni volta che mi guardi anche per sbaglio" era troppo diretto."

"Non sei più al mio fianco
E questo fa male
Ma tanto che importa
Da tempo abbiamo smesso di parlare"